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sabato 17 aprile 2010

Giochi Olimpici: le Isole Venete e ex Venete per le regate.

Le elezioni regionali con il travolgente successo dellla Lega Nord ha rilanciato la voglia di Giochi del Veneto. Luca Zaia, neo-governatore del Veneto vuole appunto la candidatura per i Giochi. Il governo deve accettare il progetto dei Veneti. E la Lega, in questo momento, è l'alleato più forte del premier. Intanto la commissione tecnica del Coni è al lavoro, e non potrà non considerare che Roma le Olimpiadi le ha già avute nel 1960. La Venexia ha i numeri e sta presentando ufficialmente la candidatura al Cio, il Comitato olimpico internazionale. I cinque cerchi devono venire in Laguna e il Coni, deve dare semaforo verde.

La Lega così forte, non vuole ostacoli, nella corsa verso il 2020. La candidatura veneta è la più competitiva a livello internazionale. Ma se a Roma e dintorni vuol mettere in secca gli equipaggi della grande endolaguna delle Isole della Venaxia, c'è qualcuno che rema a favore per irrobustire la candidatura. Meglio l'alleanza dello scontro, dunque. Collaboratori del Governatore Veneto, rivelano che stanno valutando dunque l'ipotesi di mettere a punto una strategia per trovare un accordo con Zagabria e le nazioni rivierasche dell'Adriatico. E in realtà il progetto potrebbe essere più ampio. Il Cio impone che la candidatura faccia capo a una sola città e Venezia s'è fatta avanti. Ma non è esclusa la «delocalizzazione» di alcuni eventi.Le Isole della Venexia potrebbe cedere il tiro al piattello, ma anche qualche evento in Istria e Dalmazia per cementare l'idea della Olimpiadi dell'arte Venexa. E perché diventino i Giochi della solidarietà, c'è anche la possibilità di devolvere i ricavati di qualche competizione all'Aquila e Haiti, per dare spinta alla ricostruzione delle zone terremotate. L'idea dell'asse ISole Sparse Venexia, Croazia, Slovenia, Montenegro, Serbia,Albania, Grecia dovrebbe essere presentata informalmente nei prossimi giorni. Se arriverà l'ok politico, allora l'idea sarà illustrata anche al Coni e poi il fronte Veneto dialogherà con tutti. Per tendere il ponte da Pola alla grande Endolaguna.

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