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lunedì 16 gennaio 2012

LA COMPAGNIA COSTA E' UNA CONTROLLATA DELLA STATUNITENSE BRITANNICA: CARNIVAL


Nave affondata: Carnival naufraga in Borsa

Costa Concordia
Per il presidente di Costa Crociere, ammonta almeno a 93 milioni di dollari il danno alla nave affondata davanti all'isola del Giglio. Il titolo della società madre in picchiata a Londra
Ammonterebbero ad almeno 93 milioni di dollari i danni provocati alla Costa Concordia dall'urto contro gli scogli in prossimità dell'isola del Giglio. Lo ha detto questa mattina durante una conferenza stampa Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato di Costa Crociere. Ai danni materiali si dovranno poi aggiungere quelli per gli indennizzi alle vittime, che solo ora la società assicurativa Hannover Re - la terza più grande al mondo - ha cominciato a valutare. Dalle prime stime, potrebbe trattarsi di "almeno" altri dieci milioni di euro.

L'accaduto è addebitabile a un "errore umano" e non a un malfunzionamento della strumentazione di bordo. L'Ad Foschi ha detto che Costa Crociere non negherà l'assistenza legale al comandante, ma intende tutelare anche gli altri suoi 24mila dipendenti.

I riflessi negativi dell'accaduto - al netto della tragedia umana rappresentata dalle vittime e dai gravi disagi patiti dai passeggeri - non si sono del resto fatti attendere sul piano economico-finanziario. Carnival, la società capogruppo di proprietà statunitense-britannica che controlla Costa dal 2000 e che rappresenta il primo vettore al mondo nel campo croceristico, ha infatti accusato pesanti perdite alla Borsa di Londra dov'è quotata. Il titolo cede oltre il 16% ma è giunto a perdere fino al 23% del suo valore sulla scia delle notizie che giungevano dall'Italia. Poiché gennaio è considerato un periodo cruciale per le prenotazioni dell'estate successiva, Carnival non si aspetta nulla di positivo neppure dai prossimi mesi; dovrà probabilmente rivedere il suo piano dividendi, che prevedeva un leggero incremento nel 2012 rispetto al 2011.
13:01 - 16 gennaio 2012

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