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lunedì 20 febbraio 2012

«L’effettivo avviamento al lavoro di un giovane siciliano costa ai contribuenti 72mila euro»

Caso Sicilia, l'esempio di una regione con un tasso di disoccupazione doppio rispetto alla media nazionale. La Corte dei conti ha quantificato in 1,9 miliardi di euro i fondi Fse riversati nell’isola dal 2003 al 2010, cui si aggiungono altre decine di milioni per finanziare gli uffici pubblici per l’impiego. Soldi che sono andati a sovvenzionare l’esercito di 400 enti accreditati e i loro 7.300 stipendiati. Per ogni corso di formazione ha infatti trovato un posto soltanto un disoccupato e mezzo.
«L’effettivo avviamento al lavoro di un giovane siciliano costa ai contribuenti 72mila euro», ha detto il procuratore della Corte dei conti. I formatori non risolvono i problemi di occupazione altrui, ma i propri sì. E il 60 per cento delle assunzioni come addetti alla formazione (metà docenti, metà impiegati) è avvenuto dal 2000 in poi, con picchi nel 2006 e 2008, alla vigilia delle elezioni.

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