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martedì 11 gennaio 2011

"No a monopolio Stato su scuole"

VATICANO

Il Papa: "No a monopolio Stato su scuole"

Nel discorso d'inizio anno al corpo diplomatico Benedetto XVI ha parlato anche della "minaccia" che l'educazione sessuale e civile, impartita nelle scuole di alcuni Paesi europei, costituisce per la libertà religiosa. E su simboli religiosi e feste: "Basta a veti"

CITTA' DEL VATICANO - La difesa dei cristiani in Medio Oriente, l'abolizione della legge sulla blasfemia in Pakistan, il monopolio statale in materia scolastica e la le minacce dell'educazione sessuale e civile alla libertà religiosa. Sono questi i temi che Benedetto XVI ha affrontato durante l'udienza al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Per il Papa è "preoccupante" che il "servizio che le comunità religiose offrono a tutta la società, in particolare per l'educazione delle giovani generazioni, sia compromesso o ostacolato da progetti di legge che rischiano di creare una sorta di monopolio statale in materia scolastica, come si constata ad esempio in certi Paesi dell'America Latina". "Riconoscere la libertà religiosa - ha detto il Papa durante l'udienza - significa anche garantire che le comunità religiose possano operare liberamente nella società, con iniziative nei settori sociale, caritativo od educativo. In ogni parte del mondo, d'altronde, si può constatare la fecondità delle opere della Chiesa cattolica in questi campi". "Esorto tutti i governi - ha aggiunto - a promuovere sistemi educativi che rispettino il diritto primordiale delle famiglie a decidere circa l'educazione dei figli e che si ispirino al principio di sussidiarietà, fondamentale per organizzare una società giusta".

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