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mercoledì 29 febbraio 2012

Diano Marina: l'amministrazione Chiappori si oppone al trasferimento dei fondi comunali alla Banca d'Italia - Quotidiano online della provincia di Imperia

Diano Marina: l'amministrazione Chiappori si oppone al trasferimento dei fondi comunali alla Banca d'Italia - Quotidiano online della provincia di Imperia

Variati si rivolge al tribunale contro tesoreria unica: "Atto di pirateria dello Stato"

Variati si rivolge al tribunale contro tesoreria unica: "Atto di pirateria dello Stato": Achille Variati, Sindaco di Vicenza -

Tesoreria unica, Zaia: tesoriere Unicredit valuti a fondo la sua scelta

Tesoreria unica, Zaia: tesoriere Unicredit valuti a fondo la sua scelta: Regione Veneto - Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, torna sulla questione della tesoreria unica nazionale e in particolare sull'intimazione data al tesoriere regionale, Unicredit Banca, ad astenersi dal dare esecuzione alle disposizioni dell'articolo 35 del decreto legge dello scorso 24 gennaio.

lunedì 20 febbraio 2012

Regione Veneto classifica stipendi in consiglio regionale e intorno

 VENEZIA
 consiglieri regionali.

 dichiarazione redditi 2011 relativa ai redditi percepiti nell'anno 2010
 pubblicata  sul Bollettino ufficiale della Regione 16 febbraio 2012


 Classifica

Giuseppe Bortolussi, indipendente PD  529.961 euro




Mauro Mainardi (Pdl), 384.426 euro.
Marino Zorzato (Pdl), 251.338 euro  
Giancarlo Conta (Pdl) 227.583; 
Clodovaldo Ruffato con 210.742 euro
 
Giancarlo Galan 181.288.

Carlo Alberto Tesserin (Pdl) 178.117;

Luca Zaia (Lega) 164.979 euro,

Giuseppe Berlato Sella (Pd)  154.010 euro;


Maurizio Conte (Lega) 146.666; 

Dario Bond (Pdl) 144.912;

Antonino Pipitone (Idv) 143.656;

Franco Bonfante (Pd) 143.449;

Massimo Giorgetti (Pdl) 143.230; 



 Sandro Sandri (Lega) 137.104;

Diego Bottacin (Verso Nord) 128.593;

Piero Ruzzante (Pd) 127.527;

Marino Finozzi (Lega) 127.421;

Federico Caner (Lega) 126.683;



Laura Puppato (Pd) 126.133;


 Stefano Valdegamberi (Lega) 123.868. 

Franco Manzato (Lega) 122.015;

 Nereo Laroni (Pdl) 122.047;

Remo Sernagiotto (Pdl) 121.919;

Isi Coppola (Pdl) 120.829;



Giovanni Furlanetto (Lega) 120.815;


Moreno Teso (Pdl) 119.495;





Elena Donazzan (Pdl) 119.567;

 Daniele Stival (Lega) 115.419. 


Luca Colletto

 Renato Chisso (Pdl) 114.758;


 Roberto Ciambetti (Lega) 114.747;

 Santino Bozza (Lega) 114.548;


Raffaele Grazia (Udc) 112.244;

Leonardo Padrin (Pdl) 111.805; 

Sergio Reolon (Pd) 110.715;

Mariangelo Foggiato (U. Nordest) 109.365;

Matteo Toscani (Lega) 107.414;

Luca Baggio (Lega) 106.278;

Arianna Lazzarini (Lega) 105.792;

Piergiorgio Cortelazzo (Pdl) 103.921;

Pietrangelo Pettenò (Sinistra) 105.335;

Claudio Sinigaglia (Pd) 92.270;





Vittorino Cenci (Lega) 102.430;

 Gustavo Franchetto (Idv) 101.353;


Gennaro Marotta (Idv) 102.965;




Costantino Toniolo (Pdl) con 100.191 euro.



 Andrea Bassi (Lega) 98.348;

Roberto Fasoli (Pd) 97.844;

Onorio De Boni (Udc)  97.234 euro,

Bruno Cappon (Lega) 97.014;

 Andrea Causin (Verso Nord) 99.795;



Claudio Rizzato (Pdl) 94.927.
Lucio Tiozzo (Pd) 94.043;
Paolo Tosato (Lega) 93.599;

Stefano Peraro (Udc) 93.936;

Davide Bendinelli (Pdl) 89.564;

 
Nicola Finco (Lega) 86.044;
Stefano Fracasso (Pd) 85.124;



Bortoli Mauro (Pd) 82.703;

Graziano Azzalin (Pd) 86.931;



Gianpiero Possamai (Lega) 82.393;


Giuliana Fontanella (Pdl) 77.998,

Bruno Pigozzo (Pd) con 76.008 euro.

 Cristiano Corazzari (Lega) 75.826;




Claudio Meggiolaro (Ln) 54.751, 



Consiglieri, burocrati e..giornalisti .Un casodi cognonimia?
18.02|18:56
giubar
Certo i commenti , le annotazioni sono il sale del giornalismo, suscitano l'interesse del lettore. Anche il commento sul redito del consigliere regionale Pipitone "(niente male per un medico impegnato soprattutto con i carcerati del Due Palazzi di Padova)" suscita interesse ma per motivi ben diversi: il consigliere Pipitone ha infatti presentato un'interrogazione sul cumulo fra pensione e compenso che l'attuale direttore di Veneto Agricoltura percepisce dallo scorso 28 dicembre, riassunto subito con stesso ruolo il giorno dopo essere andato in pensione arrivando a percepire su base annua un reddito almeno doppio di quello denunciato da Pipitone nel 2010 . Il direttore in pensione si chiama Giorgio Bonet, l'articolo è firmato da Marco Bonet. Un caso di cognonimia?
(ma.bo.) Gentile lettore, come avrà letto di certo, analoghe annotazioni, che lei dice bene essere «il sale del giornalismo», si ritrovano anche a margine del reddito del consigliere Bortolussi, «paladino delle imprese nell’eterna lotta contro il Fisco», Mainardi, e la «lauta indennità» da lui percepita in Arcus, Tesserin, «di casa al Ferro Fini dal lontano 1990», e via dicendo, fino a Galan e l’ormai celeberrima «barca messa in vendita». E nessuno di loro, a quanto mi consta, ha presentato interrogazioni sul ruolo di mio padre in Veneto Agricoltura. Tant’è, felice di aver suscitato il suo interesse (seppur velato da un malizioso, quanto inesistente, fumus persecutionis), spero continuerà a leggerci. P.s. Peraltro non capisco perché l’inciso: «niente male per un medico impegnato soprattutto con i carcerati del Due Palazzi di Padova» dovrebbe avere un’accezione negativa o perfino ritorsiva. Aiutare i detenuti è meritorio. Così come guadagnare bene.La Redazione
Onore al merito!!Almeno in politica!!
18.02|14:32
giubar
Complimenti a chi guadagna di più. Vuol dire che sa far bene i suoi affari. E quindi farà bene anche i nostri

Verona studenti universitari contestano il Ministro Profumo e il Governo.

Verona: Giovani   studenti universitari scandiscono slogan anti-governo all'arrivo del ministro . Hanno manifestato dentro e fuori dell'Università gli studenti universitari , pacificamente  con striscioni e bandiere. Queste manifestazioni sono state autorizzate. Ma le forze dell'ordine sono state fatte intervenire anche all'interno l''Università, dove  gli studenti hanno protestato, con i megafoni, durante la cerimonia di apertura dell'anno accademico. Invitati  ad allontanarsi dall'aula magna, la polizia - su richiesta del rettore - ha ordinato ai dimostranti ad uscire, e infine li ha allontanati a forza.  La Digos denuncerà per «inosservanza dei provvedimenti dell'autorita» gli studenti universitari identificati.

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Anche a Padova contestazioni a Profumo con  lo slogan "Altro che Profumo,  l'è spuza"

http://corrieredelveneto.corriere.it/verona/notizie/universita/2012/20-febbraio-2012/profumo-contestato-centri-sociali-1903368667812.shtml?fr=correlati


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Il governatore del Veneto Luca Zaia chiede maggiore autonomia per le Università . «L'unica via d'uscita - dice Zaia all'agenzia Ansa, lanciando il messaggio al ministro Francesco Profumo - è l'applicazione di quel sistema federale che conceda agli atenei la maggiore autonomia possibile. E l'unico modo per esaltare le eccellenze, che pur esistono, come dimostra il Veneto». Per Zaia, in concreto, questo significa che «le università devono avere come riferimento le comunità regionali, e devono potersi dare costituzioni autonome, avere piena libertà di corsi e di ricerca, poter adottare metodi di contabilità non statali, ma di tipo privatistico». «Solo attraverso questa autonomia totale - conclude Zaia - tutto il sistema universitario nazionale si reggerà allora su una competizione leggibile dal mercato del lavoro e delle professioni». (Ansa)

5,5 MILIARDI di euro appena dati al Sud.

3 | Postato da blues188 | 20/02/2012 alle 15.30 da Libero

Certamente questa cosa non deve essere commentata da V feltri
Seppure sia una enorme pecca da cancellare e far tornare i politici al buon senso ma soprattutto all'onestà, la cosa non deve riguardare V feltri, poiché a lui non è stato e non sarà mai chiesti un centesimo. Se propri o vuol reclamare si indigni per quei miseri 5,5 MILIARDI di euro appena dati al Sud (oltre alle ultime leggi a solo favore del Sud): lì si che può urlare al vento la sua rabbia

«L’effettivo avviamento al lavoro di un giovane siciliano costa ai contribuenti 72mila euro»

Caso Sicilia, l'esempio di una regione con un tasso di disoccupazione doppio rispetto alla media nazionale. La Corte dei conti ha quantificato in 1,9 miliardi di euro i fondi Fse riversati nell’isola dal 2003 al 2010, cui si aggiungono altre decine di milioni per finanziare gli uffici pubblici per l’impiego. Soldi che sono andati a sovvenzionare l’esercito di 400 enti accreditati e i loro 7.300 stipendiati. Per ogni corso di formazione ha infatti trovato un posto soltanto un disoccupato e mezzo.
«L’effettivo avviamento al lavoro di un giovane siciliano costa ai contribuenti 72mila euro», ha detto il procuratore della Corte dei conti. I formatori non risolvono i problemi di occupazione altrui, ma i propri sì. E il 60 per cento delle assunzioni come addetti alla formazione (metà docenti, metà impiegati) è avvenuto dal 2000 in poi, con picchi nel 2006 e 2008, alla vigilia delle elezioni.

Napolitano infastidito dalle contestazioni in Sardegna.

Napolitano contestato nel corso delle tappe della sua visita a Cagliari. Prima alla stazione marittima, poi al Comune, infine al Teatro Lirico. Contestato da:  disoccupati,  gruppi organizzati , indipendentisti sardi e  il movimento dei sindaci del Sulcis che contestano specialmente Equitalia. Napolitano s'è ifastidito quando è stato anche accusato di essere l'uomo delle banche.

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Sardigna Natzione e anti-Equitalia, manifestano con disoccupati, movimento pastori e studenti davanti al municipio di Cagliari, continuano la  protesta a Napolitano davanti al teatro Lirico. 
Napolitano replica "Non sono l'uomo delle banche".


Il giornale.it titola

Napolitano: "Io non sono il presidente delle banche"

http://www.ilgiornale.it/interni/napolitano_io_non_sonoil_presidente_banche/cagliari-welfare-spesa_pubblica-giorgio_napolitano/20-02-2012/articolo-id=573183-page=0-comments=2#1

 

 

domenica 19 febbraio 2012

La Stampa.it e La Mattina lanciano messaggi in codice al lettore di Verona e Vicenza?

Sorrettizia o deliberata volontà del gioco giornalistico? 
Scrive Amedeo La Mattina su La Stampa.it  di domenica 19 febbraio 2012 : "Perché se a Vicenza e Treviso il Carroccio può farcela da solo, altrove la musica cambia. Anche nelle due città venete i sindaci leghisti uscenti «rischiano» di vincere ma potrebbero trovarsi senza una maggioranza in consiglio comunale."

La Mattina  mette le parole giuste ma la notizia che passsa al lettore è diversa. Forse lancia messaggi?  Non si vota un bel niente a Vicenza. E' a Verona  che c'è un Sindaco uscente leghista che corrisponde al nome diTosi e non a Vicenza dove c'è Variati sostenuto dal PD. Chi legge distrattamente e non è informato è indotto leggendo  a pensare  che il voto sia su Treviso e Vicenza . Siccome la Stampa e La Mattina non sono ochi nè sciocchi, bisogna capire perché si vuole introdurre una idea di "QUI PRO QUO."  Ai posteri l'ardua sentenza.

MONITO A TOSI "NAZIONALISTA"

Verona - Il sindaco di Verona Flavio Tosi non e' piu' vicepresidente del Parlamento padano. La decisione e' stata presa dai vertici della Lega nell'ultima riunione del Parlamento del Nord: a Tosi e' stato revocato l'incarico, che e' stato assegnato al capogruppo alla Camera Dozzo. All'origine della decisione, spiegano nella Lega, ci sarebbe l'assenteismo di Tosi alle riunioni del parlamentino, ma anche le posizioni da lui assunte, 'di ispirazione nazionalista', distanti dal federalismo padano.

sabato 18 febbraio 2012

Niente pace per le Isole ex Venete Dalmate Istriane.

Si comincia con il cancellare il nome del Sincaco per cancellare una pagina di storia mai raccontata. Così a Vicenza. Nella lite tra revisionisti di tabelle e conservatori ci rimette il Popolo Veneto che contina a subire le ire della perfida Albione. Il popolo Veneto reo di essere il primo della classe in mare e in oceano.

Giovane non vedente vicentino arriva in tandem alla 'fine del mondo'

Adnkronos/IGN - ‎17/feb/2012‎


Vicenza, 17 feb. (Adnkronos) - Giunge a conclusione la Ojos del Salado - Patagonia Expedition 2012, la spedizione tra Cile e Argentina che ha visto protagonista Simone Salvagnin, ventisettenne non vedente di Schio (Vi),

"Ciò che è legittimo non sempre è onesto"

venerdì 17 febbraio 2012

Torretta, l'impianto a pollina mette in allarme gli Isolani

Biomasse a Isola  San Pietro isola vicino a  Porto Legnago -Adige -PO  e un impianto di incenerimento al guado della Torretta-Croceta confine con lo stato dei legati Pontifici Ferraresi, nel LAX VENE XK dei Sette Mari , dell'Aesis, alla foce Ostia - Ostilia Hostilia Padus Padum Padusa. Sotto el Tre-regno Menago Tartaro. Nella più grande  antica importante e foce archeologica del mondo dove i fumi dovrebbero far si che tutta la produzione orticola di alto pregio coltivata nella zona subisca un declassamento. Al peggio non c'è mai fine.

A Bassano del Grappa la G.d.F. scopre 10 milioni frode fiscale

 Da l'Arena
Verona. Una frode fiscale da 10 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Bassano del Grappa (Vicenza) che, dalle prime ore di stamani, sta eseguendo tra il Veneto, la Lombardia e il Lazio 5 arresti e oltre 50 perquisizioni. Il blitz contro il sodalizio criminale, specializzato in frode fiscali mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, vede coinvolte anche altre 6 persone e il sequestro di beni immobili per un valore di un milione di euro. I militari delle fiamme gialle stanno operando tra le province di Vicenza, Padova, Treviso, Verona, Milano e Roma. Le indagini, coordinate dal pm bassanese Pipeschi, hanno consentito ai finanzieri di accertare che un indagato, avvalendosi di tre società di comodo prive di strutture operative, facenti capo formalmente a prestanome. Emetteva fatture per operazioni inesistenti a favore di numerose aziende operanti in svariati settori produttivi con l’unico scopo di permettere a queste ultime di evadere le imposte sui redditi e l’Iva.

mercoledì 15 febbraio 2012

domenica 12 febbraio 2012

Eurogendfor già arrivata in Grecia.

"Domani le forze dell'ordine tedesche contro i cittadini greci. E' il momento d...i mostrare la nostra ospitalità..."

Oggi sono arrivate all'aeroporto di Eleysinas le forze dell'ordine tedesche, che accompagneranno l'eurogendfor già arrivata in Grecia nei giorni 4-5 Febbraio. Inoltre ci sono celerini greci (MAT) coaudiuvati come sempre dagli ormai conosciuti plotoni del FRONTEX.

Ringraziamo il nostro collaboratore Alessandro Avellis che ci tiene aggiornati sulla situazione.

Violent protests in Greece : video news

giovedì 9 febbraio 2012

Il Vaticano smentisce vcoci su complotto ai danni del Pontefice.



  • Corriere della Sera 
  • Cronache > 
  • Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»Il Vaticano: «Siamo alla follia»

L'ANNUNCIO DURANTE IL PROGRAMMA DI SANTORO

Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»
Il Vaticano: «Siamo alla follia»

Sul quotidiano una lettera (di cui non si conosce l'autenticità) su un presunto attentato a Benedetto XVI

domenica 5 febbraio 2012

Lady Gaga tra Sanremo e Vicenza.

da : leggo.it


Trattative aperte per riuscire a portare sul palco dell'Ariston Lady Gaga. A quanto pare il fenomeno musicale del momento chiederebbe un cachet di 500 mila euro e la possibilita' di risiedere in una delle Ville Palladiane del comprensorio vicentino. Lo rivela il sito Pupia.tv. L'artista ovviamente porterebbe con se' la sua factory, la Haus of Gaga, qualcosa di molto simile alla Factory di Andy Warhol, ovvero un team di stilisti, truccatori, parrucchieri e assistenti impegnati nella cura delle sua immagine. La star non vuole finire a Montecarlo, come accadde a Madonna nel lontano 1995 per la sua prima apparizione al Festival della canzone italiana. Qualcuno avrebbe fatto notare alla cantante che Vicenza dista circa 470 km da Sanremo, ma Miss Germanotta non ha voluto sentire ragioni, chiedendo di metterle a disposizione addirittura un elicottero per raggiungere comodamente la cittadina ligure. Informato della possibilita' il Consorzio di promozione turistica Vicenzae' e' prontissimo a soddisfare le esigenze della cantante, creando anche, qualora decidesse di fare tappa, un menu' ad hoc, il "Menu' Gaga": per primo i risotti con asparagi bianchi di Bassano e con broccolo fiolaro di Creazzo ricetta locale, l'inimitabile baccala' alla vicentina piatto di punta della gastronomia tradizionale, e il brasadelo dolce tipico alle mandorle, oltre ad offrirle forniture a vita di cibi: forme di asiago, funghi di Costozza, i bisi di Lumignano e la cipolla rosa di Bassano.


Il Ministro di Roma boccia il Veneto.


da la nuova Venezia 
di Renzo Mazzaro
VENEZIA
Viaggia più forte del vento gelido che tira da nord-est la sberla che arriva da sud e centra il faccione infreddolito del Veneto, che già pensa al fine settimana. E’ un manrovescio del governo tecnico: lo statuto della Regione approvato dopo dieci anni di fatiche non va bene nè punto nè poco all’alta burocrazia romana che lo impugna davanti alla Corte Costituzionale. La notizia piomba sui palazzi regionali di primo pomeriggio, riferita a voce. Mancano riscontri scritti, siamo ancora alla ricostruzione orale ma l’impressione è enorme. Qualcosa che assomiglia al naufragio della Costa Crociere. Nessuno se l’aspettava. I rilievi vengono dalla presidenza del consiglio dei ministri che contesta l’autonomia finanziaria. E’ un punto chiave dello statuto. Per la verità hanno eccepito anche sulla legge elettorale, sul numero dei consiglieri, sulla specificità di Belluno, questioni date per minori, sulle quali la diversità di vedute era nota e il contrasto atteso, sulla base delle verifiche corse in questi giorni tra Venezia e Roma. Una storia nella storia: il governo Monti chiedeva chiarimenti alla giunta Zaia, perché l’esecutivo parla solo con l’esecutivo; la giunta Zaia si documentava con il Consiglio regionale, dove Carlo Alberto Tesserin presidente della commissione statuto passava i pomeriggi al telefono, per poi rilanciare le risposte a Roma. Mai che da Roma abbiano parlato di autonomia finanziaria. Questo fa scattare l’increduilità. Tesserin pensa all’imboscata politica. Non è l’unico a rifiutare il ruolo di un capitano Schettino alla veneta: anche il presidente del consiglio regionale Valdo Ruffato fa balenare l’ipotesi di un «possibile dispetto», nato come ritorsione al Veneto governato dalla Lega che fa opposizone al governo Monti. Direte che l’ipotesi è tirata, certo addolora il povero Luca Zaia che se ne lamenta pubblicamente. Diamo subito lo stop a questa deriva veneta piagnucolona, perché bisogna stare ai fatti. A decidere per il ricorso in Corte Costituzionale risulta sia stato determinante il parere di Vittorio Grilli, ministro per l’economia e le finanze, già direttore generale del Tesoro con Giulio Tremonti ministro. Tutto, meno che un ignorante in materia. D’altra parte in un governo dei professori nessuno è fesso per definizione, come a Napoli.
Autonomia finanziaria. Non piace ai professori l’articolo 30, comma 4, del nuovo statuto, che dà alla Regione, d’intesa con il consiglio delle autonomie, la «facoltà di adattare i vincoli della legislazione statale in materia di ordinamento della finanza pubblica alle specifiche esigenze del Veneto». Sostengono che è in totale violazione dell’articolo 119, comma 2 della Costituzione, il quale prevede che «i Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le Regioni stabiliscono e applicano tributi ed entrate proprie in armonia con la Costituzione e secondo i princìpi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario». Come dire: giovanotti, state precostituendo la possibilità di eludere l’obbligo. Non va bene.
La replica. Ma quale elusione, dicono dal Veneto: abbiamo semplicemente ripreso le possibilità date dall’articolo 17, comma 1, lettera c, della legge sul federalismo fiscale 42/2009: «Le regioni possono adattare, previa concertazione con gli enti locali, le regole e i vincoli posti dal legislatore nazionale, differenziando le regole di evoluzione dei flussi finanziari dei singoli enti in relazione alle diversità delle situazioni finanziarie esistenti».

Il Ministro di Roma boccia il Veneto.


da la nuova Venezia 
di Renzo Mazzaro
VENEZIA
Viaggia più forte del vento gelido che tira da nord-est la sberla che arriva da sud e centra il faccione infreddolito del Veneto, che già pensa al fine settimana. E’ un manrovescio del governo tecnico: lo statuto della Regione approvato dopo dieci anni di fatiche non va bene nè punto nè poco all’alta burocrazia romana che lo impugna davanti alla Corte Costituzionale. La notizia piomba sui palazzi regionali di primo pomeriggio, riferita a voce. Mancano riscontri scritti, siamo ancora alla ricostruzione orale ma l’impressione è enorme. Qualcosa che assomiglia al naufragio della Costa Crociere. Nessuno se l’aspettava. I rilievi vengono dalla presidenza del consiglio dei ministri che contesta l’autonomia finanziaria. E’ un punto chiave dello statuto. Per la verità hanno eccepito anche sulla legge elettorale, sul numero dei consiglieri, sulla specificità di Belluno, questioni date per minori, sulle quali la diversità di vedute era nota e il contrasto atteso, sulla base delle verifiche corse in questi giorni tra Venezia e Roma. Una storia nella storia: il governo Monti chiedeva chiarimenti alla giunta Zaia, perché l’esecutivo parla solo con l’esecutivo; la giunta Zaia si documentava con il Consiglio regionale, dove Carlo Alberto Tesserin presidente della commissione statuto passava i pomeriggi al telefono, per poi rilanciare le risposte a Roma. Mai che da Roma abbiano parlato di autonomia finanziaria. Questo fa scattare l’increduilità. Tesserin pensa all’imboscata politica. Non è l’unico a rifiutare il ruolo di un capitano Schettino alla veneta: anche il presidente del consiglio regionale Valdo Ruffato fa balenare l’ipotesi di un «possibile dispetto», nato come ritorsione al Veneto governato dalla Lega che fa opposizone al governo Monti. Direte che l’ipotesi è tirata, certo addolora il povero Luca Zaia che se ne lamenta pubblicamente. Diamo subito lo stop a questa deriva veneta piagnucolona, perché bisogna stare ai fatti. A decidere per il ricorso in Corte Costituzionale risulta sia stato determinante il parere di Vittorio Grilli, ministro per l’economia e le finanze, già direttore generale del Tesoro con Giulio Tremonti ministro. Tutto, meno che un ignorante in materia. D’altra parte in un governo dei professori nessuno è fesso per definizione, come a Napoli.
Autonomia finanziaria. Non piace ai professori l’articolo 30, comma 4, del nuovo statuto, che dà alla Regione, d’intesa con il consiglio delle autonomie, la «facoltà di adattare i vincoli della legislazione statale in materia di ordinamento della finanza pubblica alle specifiche esigenze del Veneto». Sostengono che è in totale violazione dell’articolo 119, comma 2 della Costituzione, il quale prevede che «i Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le Regioni stabiliscono e applicano tributi ed entrate proprie in armonia con la Costituzione e secondo i princìpi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario». Come dire: giovanotti, state precostituendo la possibilità di eludere l’obbligo. Non va bene.
La replica. Ma quale elusione, dicono dal Veneto: abbiamo semplicemente ripreso le possibilità date dall’articolo 17, comma 1, lettera c, della legge sul federalismo fiscale 42/2009: «Le regioni possono adattare, previa concertazione con gli enti locali, le regole e i vincoli posti dal legislatore nazionale, differenziando le regole di evoluzione dei flussi finanziari dei singoli enti in relazione alle diversità delle situazioni finanziarie esistenti».

Verona: Bossi taglia le ali a Tosi.


04/02/2012 -

la stampa .it

Umberto Bossi

Il leader della Lega annuncia: alle amministrative correremo da soli

In Lombardia "per adesso si va avanti". Lo  ha detto Umberto Bossi replicando, a chi gli ha chiesto se la Lega continuerà a sostenere il governo della Regione guidata da Roberto Formigoni. E alla domanda se sarà necessario un rimpasto, il Senatur, a Bergamo per un incontro pubblico a cui partecipano anche Roberto Calderoli e Roberto Maroni, ha affermato: «Quelle cose sono piccole per noi. Noi dobbiamo andare avanti con il nostro progetto».

La Lega mostra in Veneto i muscoli dell’orgoglio padano per strappare definitivamente il cordone ombelicale dall’ex alleato Berlusconi in vista delle prossime amministrative, ma anche per scrollarsi di dosso i «personalismi» della fronda interna. Vale a dire che Flavio Tosi, per volontà di Umberto Bossi, potrà correre solo con i colori dell’ortodossia del Carroccio, non con una lista che porti il suo nome. A mettere la parola fine, almeno all’apparenza, ai propositi del sindaco di Verona ci pensa il senatur in persona, presiedendo a Sarego, nel vicentino, la riunione del Parlamento padano. «A Verona ci sarà solo la lista della Lega Nord» dichiara lapidario, spiegando che un’ipotesi diversa «sarebbe danneggiare la Lega». Mentre si dice certo, a parole, che le tensioni interne al Carroccio non deflagreranno in una rottura con l’ala più lontana dal ’cerchio magicò, di fatto lancia il guanto della sfida agli avversari. La risposta di Tosi, come sempre, è quella di uno scacchista consumato, tatticamente accorto e apparentemente impegnato a evitare lo scontro diretto. «Troveremo un accordo» dice glaciale al cartellino rosso che il senatur gli sventola sul muso, rimandando la resa dei conti al Consiglio federale della Lega. Si affanna a spiegare ai giornalisti che il no alla sua lista «non c’entra niente con queste amministrative» e che i motivi «sono altri», legati «a tensioni interne: c’è il congresso nazionale in vista».

A Padova, dove nel pomeriggio si tiene il Consiglio nazionale della Liga Veneta, ricorda che quella di Verona è «l’amministrazione più importante che va al voto ed è quella di maggior peso per la Lega». Dunque, di fronte all’obbligo di cancellare la sua lista personale, Tosi ammette di pensare all’ipotesi di ritirarsi dalla competizione elettorale: «Può essere ... Adesso valuterò cosa fare». Per guardare al suo futuro la Lega sceglie di ripescare nel passato, tanto più di fronte all’ipotesi di un Cavaliere pronto a lasciare la politica. «Se Berlusconi si ritira è risolto il problema...» dice Bossi sulle geometrie delle alleanze possibili. «Meglio - rincara, confermando che con l’attuale governo non c’è nessuna possibilità di dialogo - così diventeremo il partito di maggioranza assoluta al Nord».

Correre da soli «è una decisione giusta» anche per Roberto Maroni, soprattutto in questo momento, «con il PdL che è in maggioranza» mentre la Lega è all’Aventino. Tutto questo, però, non vuol dire, per l’ex ministro dell’Interno, che le alleanze regionali debbano essere sacrificate sull’altare del nuovo corso del Carroccio. Perche «ci sono persone serie» dice Maroni e soprattutto perchè «nel 2010 abbiamo corso con il Pdl e quell’impegno lo manteniamo». Anche Bossi lascia aperto uno spiraglio al dialogo con gli azzurri, soprattutto con Alfano: «dipende da quello che propone». Meno possibilista Roberto Calderoli, pronto a ripetere che la Lega non farà mai nessun accordo con forze politiche che sostengono l’attuale governo e a ricordare le parole di Bossi: «se verrà sostenuto il governo Monti la Lombardia e il suo governatore Formigoni vanno a casa».

sabato 4 febbraio 2012

Il portaordini del Bilderberg Mario Monti ha firmato un pagherò da 900 miliardi di euro che impegna gli Italiani per i prossimi 20 anni.


di Paola Bozzini da Fb
Condivido la presa di posizione di Emilia Milone! Anche io da ora sono una sovversiva e lotterò sino alla fine contro chi vuole usurpare e cancellare i miei diritti sacrosanti di donna e di cittadina! DOWN WITH MONTI! Il peggiore imbroglione del secolo!
www.cronachelodigiane.net
E così la rapina del secolo ha avuto il definitivo suggello. I congiurati ( 486 voti favorevoli) hanno posto l'imprimatur e l'incubo si è fatto realtà. Il portaordini del Bilderberg Mario Monti ha firmato un pagherò da 900 miliardi di euro che impegna gli Italiani per i prossimi 20 anni.  
Mica male. Un finanziaria da 45 miliardi l'anno.
Complice la triade dei professionisti del fallimento ( Pdl, Pd e Terzo Polo) che ha accettato supinamente il tutto, nell'estremo tentativo di salvare sé stessa e  i propri privilegi.
Ma di cosa si tratta?
In un’aula semi-deserta e nel silenzio quasi totale dei media, la Camera ha approvato una mozione sull’Unione Europea, CoNel six pack,  che impegna il nostro Paese ad accettare le vessatorie misure europee sul rispetto del patto di stabilità e la riduzione del debito pubblico.
Un atto di sudditanza e cessione della propria sovranità nazionale sottoscritto lo scorso 9 dicembre da Mario Monti che obbliga l'Italia a ridurre del 5% annuo la quota di debito eccedente il 60% del Pil, per i prossimi venti anni.
Un impegno pazzesco, euro più euro meno, sono 45 miliardi l’anno. Sui nostri figli e nipoti graverà il macigno di una stangata mensile di quasi 4 miliardi. Insomma ogni Italiano da 0 a 78 anni sarà costretto a pagare una retta mensile di 70 euro circa per l'iscrizione al Circolo Europa. Fate voi!
Hank Aleno
FRI 3 FEB 2012

Ennesimo suicidio a Padova di un Impresario Edile.


Ennesimo suicidio a Padova...Un artigiano di 51 anni ,impresario edile di una piccola azienda, si era trovato costretto a chiudere la ditta , per poi bussare a varie porte , in cerca di lavoro..ma invano. Il baratro dell'incertezza , gli ha provocato una depressione così profonda da spingerlo al gesto estremo.

Equitalia: Giudice dichiara nulle tutte le multe via raccomandata.


www.futurodigitale.com
SENTENZA STORICA. UN GIUDICE HA DICHIARATO NULLE TUTTE LE MULTE INVIATE DA EQUITALIA VIA RACCOMANDATA. RISULTATO:TUTTE LE NOTIFICHE SONO NULLE. LA MAGISTRATURA VIENE INCONTRO AI CITTADINI E LI DIFENDE DALLO STROZZINAGGIO.

Appello di Renzo Fogliata all'unita Indipendentista Veneta.


Mi sento di appoggiare con tutto il cuore i fratelli Riondato, nobili idealisti, bravi ragazzi, candidi nell'animo. Chi attribuisse loro intenti e comportamenti di bassa caratura è certamente in mala fede e mira alla distruzione dell'idea di restituire dignità al popolo veneto.

Colgo, anzi, l'occasione per finalmente comunicare lo sgomento con cui apprendo ogni giorno delle gravi fratture che colpiscono il fronte indipendentista.

Solo un enorme grado di stupidità può condurre a risultati tanto meschini e mortificanti. Ricordino bene i responsabili che saranno additati come fieri avversari dello sforzo di ricostituire l'entità marciana. Consiglio loro, se intendono fregiarsi dell'appellativo di gentiluomini, di rimettere ad un collegio arbitrale di Pregadi, costituito da uomini probi, di loro scelta e totalmente estranei al loro conflitto, la definizione delle loro contese, accettandone poi il verdetto senza condizioni per porsi con umiltà al servizio della Patria. In caso contrario, se insistono a ricorrere alle autorità italiane di pubblica sicurezza o giudiziaria, mostreranno a tutti con chiarezza di essere nemici del popolo veneto e di volerne affossare dignità ed aspirazioni.

La Repubblica mise sempre al bando il culto della personalità, curando solo l'interesse superiore dello Stato. Non così i genovesi che dovettero la loro rovina - nonostante l'indicibile potenza economica e militare - alla frammentazione in fazioni. I Padri Veneti additano con chiarezza la strada dell'unità e dell'interesse superiore della Patria. La situazione attuale non è degna del nome Veneto.

Il nuovo anno veneto, dal primo marzo, potrebbe essere l'occasione della svolta.
Prego chi abbia a cuore l'intera questione di diffondere questo appello e di perorarne il contenuto.

Renzo Fogliata

venerdì 3 febbraio 2012

Centro moribondo, in arrivo una Proloco

da la Nuova Vicenza

Il centro storico di Vicenza è un mortorio, si dice. E’ vero. Ma la colpa non è soltanto delle amministrazioni che si sono succedute nei decenni. La colpa è anche dei cittadini che lo abitano, che sanno lamentarsi e basta (quando lo fanno, s’intende, perchè per lo più se ne stanno acquattati e godono quando vengono repressi quei fastidiosi ma limitati disagi da spritz, paghi del silenzio tombale che avvolge le strade sotto casa dopo le 9 di sera). Più attivi, perchè comprensibilmente pressati dal conto cassa, i commercianti, che vorrebbero più struscio e vasche, e qualcosa l’hanno ottenuto col recente piano parcheggi (più rotazione) e col nuovo park a San Biagio (costato la bellezza di 2 milioni di euro, però). Col risultato, tuttavia, di rendere più care le soste. Perennemente incazzati i ragazzi, che in centro non ci vanno perchè al confronto il deserto del Gobi è più divertente, e sempre meno ci andranno, visto che il Comune non pare interessato a ravvivare l’ambiente (vedi chiusura del Bar Borsa sotto la Basilica, vedi il menefreghismo totale per manifestazioni giovanili e musicali, nonché per le sorti di Campo Marzo).
Quando qualcuno si mette in testa di agire, allora, va segnalato e incoraggiato. Claudio Sasso, gioielliere e residente in centro da quarant’anni, si è posto l’obbiettivo di creare una Proloco del centro storico, che non c’è mai stata (la prima in assoluto in Italia è nata a Sandrigo nel 1961). Ci sono in altri quartieri, a San Bortolo, a Sant’Andrea, a Laghetto, ma non nel cuore della città. Il 12 gennaio scorso è stata fatta la prima riunione, e il sindaco Variati, socio onorario per statuto, sembra interessato, tanto che ha scelto un consigliere comunale per seguire la cosa, Rosario Vigneri. «Cerchiamo la collaborazione con l’amministrazione ma siamo assolutamente apartitici», ci ha rassicurato Sasso. Il primo gruppo di soci annovera alcune professoresse di arte, e lui stesso edita una rivista dedicata a temi artistici, Eikon Art Magazine. Nelle sue intenzioni, la Proloco dovrebbe essere «il braccio culturale del Comune per le attività del centro», sognando ambiziosamente di gestire «l’Ufficio Turistico» e anche «la biglietteria della Mostra in Basilica» di questo autunno. I fondi alle proloco arrivano dalla Regione e dall’autofinanziamento. Sasso pensa a «mini-festival musicali, a ridare a noi del luogo Piazza dei Signori invece che ai commercianti che vengono da fuori, ad una struttura fissa per i concerti a Campo Marzo».

Claudio Sasso
La proposta più esplosiva riguarda le auto, con tutto quel che significa in termini di inquinamento e posteggi: «Apriamo la zona ZTL alle macchine di sera». Sasso punta molto ad una rivista, di cui ha già preparato una sorta di numero zero, che dovrebbe parlare del centro e ospitare nelle sue pagine quel servizio di calendario eventi che svolgeva il defunto Citylights. «La faremo in ogni caso con un numero di copie minimo, ma se avremo, come spero, l’appoggio del Comune, sarebbe bello farne 5-10 mila copie da mettere in giro nei negozi, nei bar». Sasso è fiducioso: «Manca il tessuto sociale, ma la voglia di fare c’è. Noi commercianti, poi, non abbiamo scelta: stiamo morendo tutti, solo i grandi gruppi si salvano. Il casino di sera? Io abito in piazza Matteotti, sento casino anche solo se c’è gente che semplicemente parla. Bisogna trovare una forma di convivenza». Anche con gli altri commercianti (Ascom e Vetrine del Centro), si capisce. L’amministrazione, inoltre, sosterrà davvero l’iniziativa, o si limiterà a lisciarla per ragioni elettorali? Basta che si sbrighino, nel frattempo il centro muore…

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mercoledì 1 febbraio 2012

Trovata morta la donna di origini asiaghesi, scomparsa.

Il cadavere della donna, originaria dell'Altopiano di Asiago,
scoperto dalla polizia svizzera nei pressi di Montet. Non si conoscono per ora le cause del morte. Lo scrive  il gazzettino.it

Lino Brentan del Partito Democratico arrestato. Accusato di corruzione.

Così fan tutti.

Lino Brentan, arrestato l'ad di Autostrada Venezia-Padova
Totale delle mazzette, calcolato dai finanzieri, 170 mila euro; importo segnato dal gip Antonio Liguori per il sequestro preventivo disposto nei conti correnti di Brentan che si è  autosospeso dal Pd. ,

Potrebbe interessarti: http://www.padovaoggi.it/cronaca/lino-brentan-arresto-ad-autostrada-venezia-padova.html
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Concordia bilancio finale: 33 i morti.


La  tragedia del Concordia ha il suo bilancio finale: 33 i morti....
: Il più grande disastro della marineria italiana dall'affondamento dell'Andrea Doria che provocò 46 morti il 25 luglio del 1956, quando il transatlantico fu speronato da una nave svedese al largo delle coste del Massachusetts.