Russia Today, il media russo più noto in Occidente, ha dedicato alla proclamazione dei risultati del referendum, articoli assai ironici sull’atteggiamento dei media europei-occidentali riguardo al referendum di Crimea e sul doppiopesismo utilizzato in Europa non soltanto riguardo al vergognoso precedente del Kowsovo, provincia depredata alla Serbia con i bombardamenti della Nato, ma rispetto anche alle varie dichiarazioni di indipendenza succedutisi negli ultimi anni nel Regno Unito (Scozia) e in Spagna (Catalogna). E, con un affondo assai sintomatico, l’emittente ha anche preso in considerazione un evento tutto italiano, iniziato in parallelo proprio nella stessa domenica 16 marzo.
In particolare è stata focalizzata la notizia del referendum per la secessione del Veneto – e di Venezia – dalla repubblica italiana, una consultazione che durerà fino a venerdì prossimo “consultazione con un ampio favore di popolo: oltre il 65%” la costituzione della Republica delle Isole Sparse della Venexia autonome, confederate, indipendenti , sovrane. Lodovico Pizzati leader organizzatore, intervistato da Russia Today, hanno votato più di un milione di elettori veneti (su 3 milioni di aventi diritto) che hanno votato per la secessione.
Il Veneto, infatti, come nota Russia Today è una delle più grandi e ricche regioni d’Italia che intende riequilibrare i suoi costi, pesantemente passivi, di dare-avere con il centro dello Stato italiano. Un gap che viene sottolineato in una differenza di 20 miliardi di euro tra quanto i veneti pagano di tasse e quanto ricevono dal potere centrale.
Una domanda sorge dunque spontanea da rivolgere alla signora Federica Mogherini, ministro degli Esteri del governo Renzi, che si è diligentemente adoperata nel sostegno a tutto tondo alle sanzioni Ue contro Russia e Crimea.
Ha forse intenzione, questo governo, di vietare visti e congelare beni dei cittadini veneti – peraltro ricchi di antichi legami storici con la Crimea - che dichiareranno la loro adesione al progetto di indipendenza della loro regione dalla repubblica italiana?
Ci sarebbe da ridere. Ma, purtroppo, si tratterebbe di una risata amara. - See more at: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=23163#sthash.XpImWfQr.dpuf
In particolare è stata focalizzata la notizia del referendum per la secessione del Veneto – e di Venezia – dalla repubblica italiana, una consultazione che durerà fino a venerdì prossimo “consultazione con un ampio favore di popolo: oltre il 65%” la costituzione della Republica delle Isole Sparse della Venexia autonome, confederate, indipendenti , sovrane. Lodovico Pizzati leader organizzatore, intervistato da Russia Today, hanno votato più di un milione di elettori veneti (su 3 milioni di aventi diritto) che hanno votato per la secessione.
Il Veneto, infatti, come nota Russia Today è una delle più grandi e ricche regioni d’Italia che intende riequilibrare i suoi costi, pesantemente passivi, di dare-avere con il centro dello Stato italiano. Un gap che viene sottolineato in una differenza di 20 miliardi di euro tra quanto i veneti pagano di tasse e quanto ricevono dal potere centrale.
Una domanda sorge dunque spontanea da rivolgere alla signora Federica Mogherini, ministro degli Esteri del governo Renzi, che si è diligentemente adoperata nel sostegno a tutto tondo alle sanzioni Ue contro Russia e Crimea.
Ha forse intenzione, questo governo, di vietare visti e congelare beni dei cittadini veneti – peraltro ricchi di antichi legami storici con la Crimea - che dichiareranno la loro adesione al progetto di indipendenza della loro regione dalla repubblica italiana?
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