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giovedì 9 settembre 2010

I schei no i spuza.

Unicredit: Zaia, servono sbarramenti azionari (Giornale)


ROMA (MF-DJ)--"Prendo atto dell'ingresso dei libici nel capitale di Unicredit. E che in un mercato globale e' inevitabile. Ma abbiamo un impegno con i cittadini a garantire la governance delle societa' dove siamo presenti tramite gli enti. Dunque dobbiamo garantire che Unicredit continui a essere una banca del territorio. Senno' viene meno l'oggetto sociale". Lo ha detto a Il Giornale Luca Zaia, governatore del Veneto, parlando della presenza dei libici in Unicredit, nel cui capitale la Regione e' presente con Cariverona e Cassamarca.

Sempre a proposito dei libici, che attraverso la Banca centrale e il fondo sovrano detengono circa il 7% di Unicredit, Zaia ha detto di non conoscere i dettagli dell'operazione: "dal di fuori dico che se e' un'operazione di diversificazione degli asset del fondo sovrano, ne prendo atto. Ma stento a credere che la partita si fermi qui. Dico semplicemente che a questo punto bisogna ragionare su un altro sistema: mettere gli sbarramenti al possesso azionario. Spero che l'assemblea dei soci, tramite e fondazioni, inizi a porre il problema: se dobbiamo vedere scalare le nostre societa', e svuotare le nostre fondazioni, sarebbe deleterio", ha proseguito.

"Se Unicredit viene scalato da investitori stranieri, le fondazioni finiscono all'angolo. Se portano a casa il capitale accresciuto, tramite un'Opa per esempio, fanno un gran affare. Ma le scalate fatte in maniera furba non ci portano niente. Questo rischio e' in mano all'assemblea dei soci, e questi signori hanno una responsabilita' elevatissima", ha concluso Zaia. red/vs



(END) Dow Jones Newswires

September 09, 2010 02:49 ET (06:49 GMT)

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