Vicenza ore 22,58 fino alle 23, 11 blak aut di elettricità su Vicenza Centro. Oscurata anche rete internet. L'energia elettrica alle 23,11 ha ripreso ad essere disponibile regolarmente nelle case e nelle strade.
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domenica 18 dicembre 2011
sabato 17 dicembre 2011
Programma mostre Isole Venezia 2012
La Fondazione Musei Civici dell Isole Veneziane nel 2012 programma sette mostre, a partire da quella su Francesco Guardi, nel terzo centenario della nascita, che si terrà al Museo Correr e a Ca' Rezzonico - Museo del Settecento veneziano da settembre 2012 a gennaio 2013 e che darà testimonianza degli ultimi importanti studi scientifici sull'opera dell'artista, oltre a presentare opere mai viste a Venezia. Le altre mostre annunciate sono «Primavera a Palazzo Fortuny: avere una bella cera» (Museo Fortuny, 10 marzo-28 giugno), «Sartorio e Venezia» (Ca' Pesaro, primavera 2012), «San Michele in isola. Cenacolo di umanisti o 'caput ordinis' dei Camaldolesi?» (maggio-agosto 2012), «Moda e cinema 1840-1940» (Museo di Palazzo Mocenigo, settembre-dicembre 2012), «Uecker e Castellani» (Ca' Pesaro, autunno 2012) e «Fortuny e Wagner» (Museo Fortuny, novembre 2012-marzo 2013). (Ansa)
venerdì 16 dicembre 2011
Governo Monti - Napolitano al via.
Il Governo Monti ha incassato il via libera della Camera al decreto legge salva-Italia con 402 sì, 75 no e 22 astenuti. Stamani il governo aveva ottenuto la fiducia con 495 sì, 88 no e 4 astenuti. In tutto 130 (124 assenti e 6 in missione)
domenica 11 dicembre 2011
sabato 10 dicembre 2011
giovedì 8 dicembre 2011
edarpruduction: Canale: edarproduction 01/ago/2009 - 08/dic/2011
edarpruduction: Canale: edarproduction 01/ago/2009 - 08/dic/2011: Canale: edarproduction 01/ago/2009 - 08/dic/2011 Close Rendimento 253.865 Visualizzazioni 61 iscritti Coinvolgimento 353 Mi piace 9...
Vicenza un Imprenditore residente in centro arrestato.
Arrestate 57 persone e una ventina di indagati, con al centro una falsa fidejussione per la costruzione di un centro commerciale. L'indagine ha aperto, altri due filoni di indagine: quello legato al «governo» del ciclo del calcestruzzo , e quello relativo al condizionamento, delle elezioni politiche e amministrative tra 2007 e 2010.
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"Crolla tutto" La Francia fa tremare il mondo.
La Francia fa tremare il mondo: "Crolla tutto"
Juncker: "Serve accordo solido, non un'intesa"
Il vertice europeo, se fallisse, potrebbe far crollare il sogno della moneta unica. E tutti i mercati sono col fiato sospeso
foto Ap/Lapresse
mercoledì 7 dicembre 2011
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Comun Spare Tarmasia Vila Fontana Madona San Pierin Crosare Venere Campalan Core_zo Vilimpenta Menà: Verona, Cerea , Sangiovanni Lupatoto e altri 11 co...: Primavera 2012 con Verona, sono 14 i comuni prossimi alla scadenza dei mandati di sindaci. Si voterà nei comuni di: Caldiero, Casaleone, ...
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venerdì 2 dicembre 2011
280 euro in meno a ogni pensionato.
Bortolussi: “La mancata rivalutazione costerà 280 euro a ciascun pensionato”
“Se il Governo Monti deciderà di non agganciare le pensioni al costo della vita, ciascun pensionato italiano subirà un taglio medio di 280 euro l’anno.mercoledì 30 novembre 2011
IRAN "A Isfahan colpito sito nucleare"
IRAN
"A Isfahan colpito sito nucleare"
Londra annuncia azioni dure
Secondo il Times, fonti di intelligence israeliana sostengono che l'esplosione di lunedì scorso non è stata accidentale. Già il 12 novembre colpita base missilistica. Dopo l'assalto all'ambasciata britannica, il premier Cameron minaccia gravi ritorsioni: espulso staff diplomatico iraniano da Londra. Ministero degli esteri espelle personale diplomatico inglese. Roma valuta chiusura rappresentanza a Teheran
martedì 29 novembre 2011
Le aziende internazionali si stanno preparando piani di emergenza per un possibile break-up della zona euro
Le aziende internazionali si stanno preparando piani di emergenza per un possibile break-up della zona euro, secondo le interviste con decine di dirigenti di multinazionali.
Preoccupati del fatto che i leader politici europei non riescono a controllare la crisi del debito sovrano diffusione, dirigenti aziendali affermano di sentirsi obbligato a proteggere le loro aziende nei confronti di un incidente che non può più essere ignorate. Quando il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy ha sollevato la prospettiva di una uscita greca della zona euro all'inizio di questo mese, ha segnato la prima volta che alti funzionari europei avevano osato mettere in discussione la permanenza dei loro 13 anni sperimentare l'unione monetaria .Di piùSu questa storia
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"Abbiamo iniziato a pensare che cosa [un break-up] potrebbe essere simile," Andrew Morgan, presidente di Diageo Europe, ha dichiarato il Martedì. "Se si ottiene una specie molto più grande di ... cambiare intorno all'euro, allora siamo in una situazione completamente diversa. Con i paesi che escono dell'euro, hai massiccia svalutazione che rende i marchi importati molto, molto costoso. "
Preoccupazioni dirigenti 'stanno emergendo come ministri delle finanze della zona euro pesano opzioni sempre più radicale per affrontare la crisi del debito sovrano, compresa la possibilità di rifornire di prestiti della Banca centrale europea verso i paesi interessati attraverso il Fondo Monetario Internazionale.
I produttori di automobili, i gruppi di energia, beni di consumo le imprese e le altre multinazionali stanno prendendo cura di minimizzare i rischi mettendo riserve di liquidità in investimenti sicuri e controllare le spese non obbligatorie. Siemens, il gruppo di progettazione, ha anche stabilito una propria banca per depositare i fondi presso la Banca centrale europea.
Alcuni stanno esaminando consulenza di esperti sulle conseguenze legali di una divisione della zona euro per i contratti commerciali transfrontaliere e contratti di finanziamento. Al contrario, le imprese più piccole e medie imprese hanno fatto poche o nessuna preparazione finanziaria e legale.
"I partecipanti al mercato e, in misura crescente, le aziende reali dei prezzi in un break-up scenario", ha detto Jean Pisani-Ferry, direttore della sede a Bruxelles think-tank Bruegel. "E 'ancora difficile pensare l'impensabile, per non parlare di elaborare i dettagli di esso, ma qualsiasi giocatore razionale deve considerare la possibilità di esso."
Alcune aziende di portata globale dire un euro break-up sarebbe triste, ma gestibile. "Abbiamo fatto una prima analisi approssimativa sulle conseguenze della interruzione del l'euro come moneta portoghese", ha detto Jürgen Hoffmann Dieter, direttore finanziario di Volkswagen Autoeuropa, braccio portoghese della casa automobilistica tedesca. "La conclusione è che nel complesso l'impatto non sarebbe così negativo alla nostra società, come noi siamo principalmente un esportatore e appartengono a un gruppo in tutto il mondo."
Alcuni dirigenti francesi, italiane e spagnole dicono di avere i piani in atto per gravi turbolenze finanziarie ed economiche, ma non specificatamente per un euro break-up. Il rischio, ai loro occhi, è che la stabilità della regione potrebbe arrivare sotto la minaccia ancora maggiore se si è saputo che le aziende sono state contemplando il peggio.
Segnalazione aggiuntiva da Peter Wise a Lisbona, James Wilson a Francoforte e Alex Barker a Bruxelles
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International companies are preparing contingency plans for a possible break-up of the eurozone, according to interviews with dozens of multinational executives.
Concerned that Europe’s political leaders are failing to control the spreading sovereign debt crisis, business executives say they feel compelled to protect their companies against a crash that can no longer be wished away. When German chancellor Angela Merkel and French president Nicolas Sarkozy raised the prospect of a Greek exit from the eurozone earlier this month, it marked the first time that senior European officials had dared to question the permanence of their 13-year-old experiment with monetary union.
“We’ve started thinking what [a break-up] might look like,” Andrew Morgan, president of Diageo Europe, said on Tuesday. “If you get some much bigger kind of ... change around the euro, then we are into a different situation altogether. With countries coming out of the euro, you’ve got massive devaluation that makes imported brands very, very expensive.”
Executives’ concerns are emerging as eurozone finance ministers weigh ever more radical options to tackle the sovereign debt crisis, including the possibility of funnelling European Central Bank loans to struggling countries via the International Monetary Fund.
Car manufacturers, energy groups, consumer goods firms and other multinationals are taking care to minimise risks by placing cash reserves in safe investments and controlling non-essential expenditure. Siemens, the engineering group, has even established its own bank in order to deposit funds with the European Central Bank.
Some are examining expert advice on the legal consequences of a eurozone split for cross-border commercial contracts and loan agreements. By contrast, most small and medium-sized firms have made few, if any financial and legal preparations.
“Market participants and, increasingly, real businesses are pricing in a break-up scenario,” said Jean Pisani-Ferry, director of the Brussels-based Bruegel think-tank. “It is still hard to think the unthinkable, let alone to work out the details of it, but any rational player has to consider the possibility of it.”
Some businesses with global reach say a euro break-up would be grim but manageable. “We have made a first rough analysis about the consequences of the discontinuation of the euro as the Portuguese currency,” said Jürgen Dieter Hoffmann, finance director at Volkswagen Autoeuropa, the German carmaker’s Portuguese arm. “The conclusion is that overall the impact would not be so negative to our company, as we are mainly an exporter and belong to a worldwide group.”
Some French, Italian and Spanish executives say they have plans in place for severe financial and economic turbulence, but not specifically for a euro break-up. The risk, in their eyes, is that the region’s stability might come under even greater threat if it became known that companies were contemplating the worst.
Additional reporting by Peter Wise in Lisbon, James Wilson in Frankfurt and Alex Barker in Brussels
Concerned that Europe’s political leaders are failing to control the spreading sovereign debt crisis, business executives say they feel compelled to protect their companies against a crash that can no longer be wished away. When German chancellor Angela Merkel and French president Nicolas Sarkozy raised the prospect of a Greek exit from the eurozone earlier this month, it marked the first time that senior European officials had dared to question the permanence of their 13-year-old experiment with monetary union.
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Some are examining expert advice on the legal consequences of a eurozone split for cross-border commercial contracts and loan agreements. By contrast, most small and medium-sized firms have made few, if any financial and legal preparations.
“Market participants and, increasingly, real businesses are pricing in a break-up scenario,” said Jean Pisani-Ferry, director of the Brussels-based Bruegel think-tank. “It is still hard to think the unthinkable, let alone to work out the details of it, but any rational player has to consider the possibility of it.”
Some businesses with global reach say a euro break-up would be grim but manageable. “We have made a first rough analysis about the consequences of the discontinuation of the euro as the Portuguese currency,” said Jürgen Dieter Hoffmann, finance director at Volkswagen Autoeuropa, the German carmaker’s Portuguese arm. “The conclusion is that overall the impact would not be so negative to our company, as we are mainly an exporter and belong to a worldwide group.”
Some French, Italian and Spanish executives say they have plans in place for severe financial and economic turbulence, but not specifically for a euro break-up. The risk, in their eyes, is that the region’s stability might come under even greater threat if it became known that companies were contemplating the worst.
Additional reporting by Peter Wise in Lisbon, James Wilson in Frankfurt and Alex Barker in Brussels
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lunedì 21 novembre 2011
Elezioni in Spagna
Gli indipendentisti baschi sono il secondo partito con il 22%! E in Catalunya nazionalisti catalani e indipendentisti superano il 57%!
sabato 19 novembre 2011
Zaia: “Provvedimento Roma capitale? E’ inquietante”
VENEZIA – Il governatore del Veneto Luca Zaia si dice ”inquieto” del fatto che lunedi’ il primo provvedimento che sara’ varato dal governo Monti sia quello per Roma capitale. ”Mi sembra che non sia dare una risposta al Nord – afferma l’esponente leghista -. Roma capitale potrebbe aspettare, meglio occuparsi di chi oggi non ha posto di lavoro”.
Zaia non risparmia una battuta al nuovo esecutivo tecnico: ”se il buongiorno si vede dal mattino non e’ un buongiorno per il Nord, per il Veneto”. ”Abbiamo capito che Roma ha una corsia preferenziale – aggiunge -. In un momento come questo varrebbe la pena di pensare ai disoccupati piu’ che a Roma capitale. Non vorremo che salvassimo la capitale e questa si ritrovasse ad essere deserta perche’ la gente deve espatriare, emigrare per trovarsi un posto di lavoro. Sono convinto che i romani la pensano come me”.
Da qui la proposta del governatore. ”Si potrebbe istituire un nuovo modus operandi, lo diciamo a Monti – spiega – potremmo dire che dovrebbe dar vita ad una politica di governo paritetica: un provvedimento per il Sud e un provvedimento per il Nord”.
”Questo esordio con Roma capitale ci inquieta – conclude -.Uno si aspettava da Monti come primo provvedimento un pacchetto di misure contro la crisi, se il primo e’ su Roma capitale auguri”.
i fronte al sospetto che il governo tecnico Monti spinga l’acceleratore sul centralismo, il governatore del Veneto Luca Zaia replica che la Lega ”non e’ piu’ disposta ad aspettare”.
”Il progetto del federalismo, lo dice il Capo dello Stato – sottolinea – non e’ piu’ una scelta ma una necessita”’. Per Zaia, dalla crisi si esce ”non solo con le manovre ma anche con le riforme, quelle poderose”. Il pensiero dell’esponente del Carroccio va ”ad esempio che regioni come la Sicilia che hanno 26mila forestali pagati da tutti gli italiani”.
La Lega non teme le fughe dal movimento verso il terzo polo, come accaduto ieri per il consigliere comunale di Venezia del Carroccio Marco Zuanich, passato all’Udc. Lo conferma il governatore leghista del Veneto Luca Zaia. ”Non abbiamo paura – dice -. Siamo abituati a questi via vai. E parla uno che e’ da piu’ di vent’anni in Lega”.
Per Zaia, ”l’importante e’ avere coerenza, quella che noi abbiamo dimostrato portando avanti le nostre idee, battendoci per il federalismo e l’autonomia del Veneto”. Quanto all’ipotesi di alleanze con il terzo polo e con l’Udc in particolare Zaia non lascia spazio a scenari futuribili. ”Abbiamo ben chiaro l’obiettivo e ne discuteremo nel Parlamento del Nord, ne discuteranno le segreterie – sottolinea -. Dico semplicemente che la partita del terzo polo e’ impossibile per quel che ci riguarda”.
E al leader dell’Udc Casini, che si e’ detto pronto a dialogare con la Lega, Zaia risponde: ”lo dice da molto tempo. Diceva anche che gli allevatori sono dei farabutti quando presentavo la mia legge sulle quote latte. Ho visto che pero’ gli allevatori non si sono dimostrati tali”.
La Lega ”e’ sempre pronta alle rivolte, quelle democratiche e pacifiche” e affronta ”con coerenza tutto quello che si ritrova sul campo”, ha risposto Zaia a una domanda sull’ipotesi, avanzata dal segretario veneto del Carroccio Gianpaolo Gobbo, di rivolta fiscale sul pacchetto Monti.
”In questa fase – spiega – dobbiamo difendere i veneti fino in fondo. Il che non vuol dire – precisa – che oggi ci sia una chiamata all’appello, attenderemo di vedere la convocazione del Parlamento del Nord, che e’ l’unica sede in cui si fa sintesi delle idee di tutti gli amministratori”. ”Piu’ che appoggiare le rivolte fiscali – conclude – vorrei ricordare a tutti che quando c’e’ stata l’alluvione in Veneto ho proposto io il fatto di non pagare piu’ le tasse perche’ non ci davano i soldi”.
Zaia non risparmia una battuta al nuovo esecutivo tecnico: ”se il buongiorno si vede dal mattino non e’ un buongiorno per il Nord, per il Veneto”. ”Abbiamo capito che Roma ha una corsia preferenziale – aggiunge -. In un momento come questo varrebbe la pena di pensare ai disoccupati piu’ che a Roma capitale. Non vorremo che salvassimo la capitale e questa si ritrovasse ad essere deserta perche’ la gente deve espatriare, emigrare per trovarsi un posto di lavoro. Sono convinto che i romani la pensano come me”.
Da qui la proposta del governatore. ”Si potrebbe istituire un nuovo modus operandi, lo diciamo a Monti – spiega – potremmo dire che dovrebbe dar vita ad una politica di governo paritetica: un provvedimento per il Sud e un provvedimento per il Nord”.
”Questo esordio con Roma capitale ci inquieta – conclude -.Uno si aspettava da Monti come primo provvedimento un pacchetto di misure contro la crisi, se il primo e’ su Roma capitale auguri”.
i fronte al sospetto che il governo tecnico Monti spinga l’acceleratore sul centralismo, il governatore del Veneto Luca Zaia replica che la Lega ”non e’ piu’ disposta ad aspettare”.
”Il progetto del federalismo, lo dice il Capo dello Stato – sottolinea – non e’ piu’ una scelta ma una necessita”’. Per Zaia, dalla crisi si esce ”non solo con le manovre ma anche con le riforme, quelle poderose”. Il pensiero dell’esponente del Carroccio va ”ad esempio che regioni come la Sicilia che hanno 26mila forestali pagati da tutti gli italiani”.
La Lega non teme le fughe dal movimento verso il terzo polo, come accaduto ieri per il consigliere comunale di Venezia del Carroccio Marco Zuanich, passato all’Udc. Lo conferma il governatore leghista del Veneto Luca Zaia. ”Non abbiamo paura – dice -. Siamo abituati a questi via vai. E parla uno che e’ da piu’ di vent’anni in Lega”.
Per Zaia, ”l’importante e’ avere coerenza, quella che noi abbiamo dimostrato portando avanti le nostre idee, battendoci per il federalismo e l’autonomia del Veneto”. Quanto all’ipotesi di alleanze con il terzo polo e con l’Udc in particolare Zaia non lascia spazio a scenari futuribili. ”Abbiamo ben chiaro l’obiettivo e ne discuteremo nel Parlamento del Nord, ne discuteranno le segreterie – sottolinea -. Dico semplicemente che la partita del terzo polo e’ impossibile per quel che ci riguarda”.
E al leader dell’Udc Casini, che si e’ detto pronto a dialogare con la Lega, Zaia risponde: ”lo dice da molto tempo. Diceva anche che gli allevatori sono dei farabutti quando presentavo la mia legge sulle quote latte. Ho visto che pero’ gli allevatori non si sono dimostrati tali”.
La Lega ”e’ sempre pronta alle rivolte, quelle democratiche e pacifiche” e affronta ”con coerenza tutto quello che si ritrova sul campo”, ha risposto Zaia a una domanda sull’ipotesi, avanzata dal segretario veneto del Carroccio Gianpaolo Gobbo, di rivolta fiscale sul pacchetto Monti.
”In questa fase – spiega – dobbiamo difendere i veneti fino in fondo. Il che non vuol dire – precisa – che oggi ci sia una chiamata all’appello, attenderemo di vedere la convocazione del Parlamento del Nord, che e’ l’unica sede in cui si fa sintesi delle idee di tutti gli amministratori”. ”Piu’ che appoggiare le rivolte fiscali – conclude – vorrei ricordare a tutti che quando c’e’ stata l’alluvione in Veneto ho proposto io il fatto di non pagare piu’ le tasse perche’ non ci davano i soldi”.
Marangoni, oro mondiale di pattinaggio artistico
Corriere della Sera - 7 ore fa
VENEZIA - Silvia Marangoni, 26enne di Oderzo, si è aggiudicata il titolo mondiale di pattinaggio artistico in singolo, nella specialità inline, ai Campionati mondiali che si stanno svolgendo in questi giorni a Brasilia. L'atleta trevigiana, allenata da ...
SPORT/VENETO: FELICITAZIONI ZAIA PER ORO SILVIA MARANGONI Agenzia di Stampa Asca
Benzinaio ucciso a coltellate nel Vicentino
Giornale Radio Rai - 17 ore fa
Il rapinatore ha tentato di farsi consegnare l'incasso, ma la vittima si è opposta ed è scoppiata una colluttazione, durante la quale il malvivente ha colpito il benzinaio tre volte. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio, in viale Europa, ...
Benzinaio ucciso a coltellate nel Vicentino, il killer confessa Il Quotidiano Italiano
RAPINE: BENZINAIO UCCISO A COLTELLATE NEL VICENTINO AGI - Agenzia Giornalistica Italia
ll Terzo polo in un congresso a Verona
RaiNews24 - 1 ora fa
"Questo e' l'ultimo governo in grado di far uscire l'Italia dalla crisi. Se dovesse fallire, non fallisce solo il governo Monti ma rischia di fallire l'Italia intera". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini concludendo il convegno ...
Casini: «Lega, sì al dialogo Tosi dice cose ragionevoli» Corriere della Sera
GOVERNO: FINI, SE FALLISCE MONTI FALLISCE L'ITALIA AGI - Agenzia Giornalistica Italia
giovedì 17 novembre 2011
lunedì 14 novembre 2011
I Piromani chiamati a spegnere l'incendio Italia.
"Misure di emergenza di una tassa sul patrimonio e proprietà, e forse un raid notturno sui depositi bancari,"
"That would rule out the emergency measures of a wealth and property tax, and possibly an overnight raid on bank deposits"
Ma ai margini della politica ci sono già quelli che raffigurano il Commissario Monti - che è in quota da Goldman Sachs, la banca d'investimento, nel suo consiglio di consulenti internazionali - come strumento dei "padroni dell'universo", insieme a Mario Draghi, capo del la Banca centrale europea ed ex dirigente di Goldman Sachs.
"Questa è la banda di criminali che ci hanno portato a questo disastro finanziario. E 'come chiedere ai piromani di spegnere l'incendio ", ha commentato Alessandro Sallusti.
But on the political fringes there are already those portraying Mr Monti – who is listed by Goldman Sachs, the investment bank, on its board of international advisers – as a tool of the “masters of the universe”, along with Mario Draghi, head of the European Central Bank and former Goldman Sachs executive.
“This is the band of criminals who brought us this financial disaster. It is like asking arsonists to put out the fire,” commented Alessandro Sallusti, editor of Il Giornale,
"That would rule out the emergency measures of a wealth and property tax, and possibly an overnight raid on bank deposits"
Ma ai margini della politica ci sono già quelli che raffigurano il Commissario Monti - che è in quota da Goldman Sachs, la banca d'investimento, nel suo consiglio di consulenti internazionali - come strumento dei "padroni dell'universo", insieme a Mario Draghi, capo del la Banca centrale europea ed ex dirigente di Goldman Sachs.
"Questa è la banda di criminali che ci hanno portato a questo disastro finanziario. E 'come chiedere ai piromani di spegnere l'incendio ", ha commentato Alessandro Sallusti.
But on the political fringes there are already those portraying Mr Monti – who is listed by Goldman Sachs, the investment bank, on its board of international advisers – as a tool of the “masters of the universe”, along with Mario Draghi, head of the European Central Bank and former Goldman Sachs executive.
“This is the band of criminals who brought us this financial disaster. It is like asking arsonists to put out the fire,” commented Alessandro Sallusti, editor of Il Giornale,
Il colpo di Stato è riuscito, i banchieri hanno vinto
Il colpo di Stato è riuscito, i banchieri hanno vinto, Berlusconi si è dimesso, credo non ci sia nulla da festeggiare. Monti non è stato eletto dal popolo e non ha l'obbligo di rendergli conto, non ha la preoccupazione di essere rieletto: ci aspetta un periodo di "lacrime e sangue", farà il "lavoro sporco" che nessun partito vuole fare.
Scuole cattoliche, Zaia ai vescovi «Mettiamo in mora lo Stato»
da: Il corriere del veneto.it
Il grande summit
Il governatore alza il tiro con una strategia bilaterale: taglio dei fondi e due ricorsi. Perplessità tra i vescovi. In duemila a Roncade per chiedere tutela
Luca Zaia (archivio)
RONCADE (Treviso)— La Regione alza il tiro con lo Stato centrale. E nel giorno di massimo assedio del mondo delle scuole paritarie del Triveneto a Roma e alla Regione per avere i fondi necessari a non far tracollare il sistema delle scuole cattoliche in Veneto, il governatore annuncia una doppia strategia di smarcatura e di attacco a Roma: messa in mora dello Stato per i fondi alle paritarie con ricorso eventuale alla Corte Costituzionale e ricorso contro il Patto di Stabilità. Ce n’è abbastanza per capire che i ricorsi di agosto contro i ticket non sono figli unici e che la Regione ha decisamente voltato pagina con l’ex governo amico e soprattutto col futuro governo tecnico. La scintilla è stata l’agitazione che si respirava sabato mattina nell’auditorium della Cassamarca nella tenuta di Ca’ Tron a Roncade, dove i vescovi del Triveneto avevano arruolato oltre duemila persone per far salire ai più alti gradi la protesta del mondo cattolico, soprattutto veneto, contro un sistema di finanziamenti che sta strozzando le scuole paritarie della regione.
Il grido al governatore Luca Zaia arriva in faccia in «mondovisione »: «Siamo alla fine, presidente! Perché dobbiamo essere sempre noi a pagare?». Sono mesi che a ogni occasione pubblica genitori, insegnanti, laici e religiosi delle scuole paritarie venete assediano Zaia (e i suoi assessori) sui fondi necessari al «sistema veneto» delle scuole religiose per continuare l’attività didattica. E sabato, nell’atmosfera surriscaldata di Ca’ Tron, il presidente del Veneto ha piazzato la sua difesa con annesso attacco al governo centrale: «Mettiamo in mora lo Stato sui fondi alle paritarie del Veneto: diamogli trenta giorni e vediamo se ci sono anche gli estremi per un ricorso alla Corte Costituzionale. I genitori hanno diritto a scegliere, e una scuola aperta a tutti è compito della Repubblica. In questi 18 mesi di governo abbiamo dovuto far fronte alla crisi, non si possono disconoscere gli altri problemi: 142mila persone senza occupazione, 2 giovani su 4 sotto i 30 anni che non studiano e non lavorano: abbiamo cercato di garantire a tutti lo stipendio. Abbiamo anche fatto una delibera sul pensare a ricorrere contro il patto di stabilità».
In particolare, la giunta ha incaricato il costituzionalista Mario Bertolissi di valutare se ci siano gli estremi (e pare che gli estremi ci siano) per fare un ricorso contro premi e sanzioni del patto di stabilità contenuti nel decreto 149 del 2011. Il teatro dello sfogo del governatore è stata la II Conferenza sulla scuola libera e paritaria e formazione professionale organizzata dai Vescovi del Triveneto. Uno «sfogatoio» delle realtà scolastiche paritarie di Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia sotto l’occhio preoccupato dei vescovi, che in questi mesi hanno dovuto far fronte con economie e appelli al taglio dei fondi o al ritardo registrato nell’ottenerli e che ora sono arrivati al capolinea delle richieste: «La legge che istituiva le paritarie doveva costituire una tappa, non un punto d’arrivo del sistema», ha tuonato monsignor Mariano Crociata, Segretario generale della Cei. Dalla platea il pasdaran don Carlo Velludo se n’è uscito con una «messa in mora anche alla Regione» e i vescovi presenti non hanno reagito in modo così entusiasta alla mossa di Zaia.
«Mi manca la competenza, Zaia ha fatto un’avance piuttosto ardita. Le competenze sono diverse, ce n’è una più culturale e religiosa che attiene a noi, una più politica ed economica che attiene a loro», ha detto il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti. «Bisogna sentire i giuristi—ha detto monsignor Gianfranco Agostino Gardin — non sono la Corte Costituzionale. Ognuno fa la sua parte e ognuno porta le sue ragioni. Le famiglie sono già spremute come limoni e la Chiesa cosa può fare? Vendere le chiese?». Mentre più preciso è monsignor Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza: «Mi sarei aspettato una condivisione dell’orizzonte di monsignor Crociata sul significato della pluralità e della libertà dell’insegnamento, lasciando allo Stato le indicazioni sui contenuti. Invece in questo momento di difficoltà diamo sempre agli altri la responsabilità delle cose».
Sara D’Ascenzo
14 novembre 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA
14 novembre 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA
domenica 13 novembre 2011
"Quasi colpo di stato" guidato da Napolitano, Monti, UE, club bilderberg.
Berlusconi si è dimesso da presidente del Consiglio. Ha lasciato Palazzo Chigi ma dice anche a Napolitano di condividere affatto che l’esecutivo Monti stia nascendo di fatto «contro» la maggioranza che è uscita dalle urne. E cioè contro Pdl e Lega. Monti ha una sola idea in testa: un governo tecnico tout court e nessun vincolo. Quasi un colpo di Stato, si sfoga il premier con un suo ministro. Il capo dello Stato ha preteso la testa del Cavaliere al massimo entro l’ora di cena. E così è stato. Vogliono il mio appoggio e i voti del Pdl - è il senso dei ragionamenti di Sivio Berlusconi - ma pretendono che noi non si abbia voce in capitolo su nulla. E ancora: abbiamo le mani legate dai mercati, ma è chiaro che non possiamo fidarci e che il Pdl deve restare unito e, se necessario, pronto a staccare la spina a questi burocrati.
da il giornale.it
YAOO Finanza
New York - Uno degli argomenti principali trattati nell'ultima riunione del gruppo del club dei potenti di Bilderberg, svolta il 9-12 giugno 2011 a Saint Moritz in Svizzera, pare sia stata "la liquidazione dell'Europa".
Come raccontanto dal direttore generale della Deutsche Bank J. Akkerman, tra i membri fissi della lobby che punta a istaurare un nuovo ordine mondiale........"prolungamento artificioso della crisi allo scopo di indebolire le economie nazionali.
Una delle colpe maggiori del continente e' avere 400 milioni di persone che vivono con standard di vita troppo alti e costosi per lo stato (vedi sistema di sussistenza e servizi sociali). Per combattere tali privilegi l'idea e' scatenare "un caos gestito" derivante sarebbe "utile non solo per screditare i politici, ma l'istituzione della statualita' come tale", che la plutocrazia considera il suo nemico principale.
..........
Ecco la lista ufficiosa dei partecipanti, divisa per paese, all'ultimo meeting del Bildeberg, che WSI aveva gia' pubblicato in giugno..... (omissis)......
Goldman Sachs International Italy Bernabe', Franco, CEO, Telecom Italia SpA Elkann, John, Chairman, Fiat S.p.A. Monti Mario, President, Univers Commerciale Luigi Bocconi Scaroni, Paolo, CEO, Eni S.p.A. Tremonti, Giulio,
-----------(omissis)........
schiza su sto stramboto
http://it.finance.yahoo.com/notizie/Il-club-dei-potenti-wallstreetitalia-4105765786.html?x=0
Mario Monti , in questi giorni , per "meriti" è stato anche onorato e insignito di seggio senatoriale a vita da parte di Napolitano. 400 milioni di europei aspettano ansiosi di essere tagliati dai "privilegi". No avranno più l'auto blu, l'autista, la prebenda di mensile da 4.000 a 14.000 €uro al mese, l'uso gratuito di infiniti servizi, dagli aerei, ai ristoranti, dai teatri, agli stadi, dal dentista alla massaggiatrice. Lavorate gente, lavorate, che ai porti franchi ci sono già loro.
da il giornale.it
YAOO Finanza
New York - Uno degli argomenti principali trattati nell'ultima riunione del gruppo del club dei potenti di Bilderberg, svolta il 9-12 giugno 2011 a Saint Moritz in Svizzera, pare sia stata "la liquidazione dell'Europa".
Come raccontanto dal direttore generale della Deutsche Bank J. Akkerman, tra i membri fissi della lobby che punta a istaurare un nuovo ordine mondiale........"prolungamento artificioso della crisi allo scopo di indebolire le economie nazionali.
Una delle colpe maggiori del continente e' avere 400 milioni di persone che vivono con standard di vita troppo alti e costosi per lo stato (vedi sistema di sussistenza e servizi sociali). Per combattere tali privilegi l'idea e' scatenare "un caos gestito" derivante sarebbe "utile non solo per screditare i politici, ma l'istituzione della statualita' come tale", che la plutocrazia considera il suo nemico principale.
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Ecco la lista ufficiosa dei partecipanti, divisa per paese, all'ultimo meeting del Bildeberg, che WSI aveva gia' pubblicato in giugno..... (omissis)......
Goldman Sachs International Italy Bernabe', Franco, CEO, Telecom Italia SpA Elkann, John, Chairman, Fiat S.p.A. Monti Mario, President, Univers Commerciale Luigi Bocconi Scaroni, Paolo, CEO, Eni S.p.A. Tremonti, Giulio,
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schiza su sto stramboto
http://it.finance.yahoo.com/notizie/Il-club-dei-potenti-wallstreetitalia-4105765786.html?x=0
Mario Monti , in questi giorni , per "meriti" è stato anche onorato e insignito di seggio senatoriale a vita da parte di Napolitano. 400 milioni di europei aspettano ansiosi di essere tagliati dai "privilegi". No avranno più l'auto blu, l'autista, la prebenda di mensile da 4.000 a 14.000 €uro al mese, l'uso gratuito di infiniti servizi, dagli aerei, ai ristoranti, dai teatri, agli stadi, dal dentista alla massaggiatrice. Lavorate gente, lavorate, che ai porti franchi ci sono già loro.
venerdì 11 novembre 2011
“Mario Monti, fa parte del Bilderberg Group”
La sera del 9 novembre scorso, per la prima volta in televisione durante il TG1 di prima serata, è stata detta una cosa, mentre si parlava di Mario Monti, novello senatore a vita e forse prossimo Premier di transizione del Governo Italiano. La cosa detta è stata “Mario Monti, fa parte del Bilderberg Group”.
di Emilia Urso Anfuso (sito)
da Agoràvox.it.
http://www.agoravox.it/Mario-Monti-Bilderberg-ed-il-Nuovo.html?pagina=1
di Emilia Urso Anfuso (sito)
da Agoràvox.it.
http://www.agoravox.it/Mario-Monti-Bilderberg-ed-il-Nuovo.html?pagina=1
mercoledì 9 novembre 2011
Alluvionati 1 e 2 novembre 2010: LETTERA DI ZAIA AI VENETI SUI PROBLEMI DELLA SICUR...
Alluvionati 1 e 2 novembre 2010: LETTERA DI ZAIA AI VENETI SUI PROBLEMI DELLA SICUR...: “Care Venete, cari Veneti a un anno dalla disastrosa alluvione che ci ha colpito duramente e avendo sotto gli occhi le immagini della tra...
Il Dr. Trentin lascia il San Bortolo e va a Padova e guerra tra medici e la moglie dell'ex sindaco.
Il Dr. Trentin lascia il San Bortolo e va a Padova
SANITÀ. Lascia il reparto di terapia del dolore07/11/2011
Un altro medico lascia il San Bortolo. È Leonardo Trentin, aiuto del reparto di terapia del dolore e cure palliative, un nome molto noto e stimato all'interno dell'ospedale e fra gli addetti ai lavori di una branca, che, grazie al primario Marco Visentin, con il quale collaborava da anni, e grazie a un impegno professionale che gli ha fatto ottenere una serie di riconoscimenti anche internazionali, ha proiettato il nome di Vicenza ai vertici in Italia e all'estero. Trentin è stato chiamato a Padova allo Iov, l'Istituto oncologico veneto, ma anche Ircss, unico Istituto di ricerca della regione, dove lavora come direttore sanitario un'altra vicentina che al San Bortolo ha lasciato un ottimo ricordo, Maria Giacobbo, e dove il direttore generale, il cattedratico di radiologia dell'università di Padova Pier Carlo Muzzio, sta portando avanti un grosso programma di sviluppo assistenziale e tecnologico.
All'interno dello Iov, che negli ultimi anni ha moltiplicato numeri di pazienti, strutture, apparecchiature e moduli terapeutici, Trentin andrà a dirigere una nuova unità operativa che si occuperà in modo capillare proprio della lotta al dolore e di cure palliative. Per Trentin una promozione per uno sviluppo di carriera in un ambiente sanitario di prestigio e di qualità e, come detto, in forte espansione, anzi destinato ad assumere ancora ulteriore rilievo, ma per Vicenza una grossa perdita, che potrebbe anche mettere in difficoltà l'operatività del reparto diretto da Visentin, che è stato un autentico pioniere di questo ambito specialistico.
Con la partenza di Trentin, che in questi anni, accanto a Visentin, ha non poco contribuito a far crescere la caratura assistenziale e organizzativa del reparto a vantaggio di migliaia di pazienti soprattutto oncologici in fase avanzata, il primario potrà infatti contare solo su tre aiuti medici su un fronte di lavoro che continua registrare una domanda in sensibile aumento, e che, fra l'altro, comprende pure l'hospice, con una dotazione appena cresciuta di due posti-letto, da 6 a 8. F.P.
IL GIORNALE DI VICENZA
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Guerra tra medici e la moglie dell'ex sindaco
DENUNCIA. Una causa civile promossa dal primario di chirurgia Favretti contro un aiuto per il ricovero dell'illustre paziente diventa un casoQuerela per presunti abuso d'ufficio e falsa testimonianza
09/11/2011
Due medici apprezzati, ma ai ferri corti per contrasti professionali, e una paziente eccellente: la moglie del sindaco in carica a fine 2007. Sono i contorni della vicenda giudiziaria innescata dalla causa civile promossa dal prof. Franco Favretti, primario di chirurgia 1, nei confronti dell'aiuto Claudio Faccioni per un'asserita diffamazione. Quale? Davanti alla paziente Lorella Bressanello, moglie dell'allora sindaco e medico Enrico Hüllweck, avrebbe screditato l'operato del superiore. Dal processo, però, si è staccata una costola trasformatasi in indagine penale. La causa infatti è alle battute conclusive, ma in seguito alle numerose testimonianze Faccioni ha querelato Favretti e la teste Bressanello, rispettivamente per un presunto abuso d'ufficio e una falsa testimonianza. L'abuso, da verificare ovviamente, il primario l'avrebbe commesso favorendo la paziente facendole scavalcare la lista d'attesa perché il ricovero non era urgente. Mentre per l'ipotizzata falsa testimonianza, l'arch. Bressanello davanti al giudice avrebbe reso «dichiarazioni false sia in relazione alle modalità con le quali ha avuto accesso al servizio pubblico, sia al colloquio col dr. Faccioni».Il fasciolo penale è assegnato al pm Cristina Gava. I fatti, allora. Nell'aprile 2008 Faccioni, 54 anni, assistito dall'avv. Daniele Accebbi, è chiamato in causa dal primario Favretti, 64 anni (avv. Michele Orlando e Andrea Bombarda) perché lo avrebbe ingiuriato davanti alla paziente, ricoverata per un piccolo intervento, e pertanto gli chiede soddisfazione: danni per 50 mila euro.
L'arch. Bressanello quando Faccioni avrebbe "sceditato" il primario, spiegandole possibili complicazioni, sarebbe scoppiata a piangere ipotizzando di rinunciare all'operazione, poi eseguita. Un mese dopo la paziente avrebbe inviato una lettera di protesta al reparto contro Faccioni per il trattamento subito. Al processo Faccioni ha contestato la ricostruzione del primario e della paziente spiegando il contesto. Nel gennaio 2008 egli aveva denunciato, assieme ad alcuni colleghi, per mobbing il primario perché proveniente dal reparto di chirurgia 2 diretto dal prof. Ambrosino - imputato di calunnia contro Favretti, per dire l'ambientino -, avrebbe favorito i suoi medici, costringendo Faccioni e i colleghi ad andarsene. Circostanza, peraltro, respinta da Favretti.
Quanto alla causa civile, Faccioni ha contestato la ricostruzione del superiore con le testimonianze. L'infermiera Paola Brogna al giudice ha dichiarato che dopo il colloquio con Faccioni la paziente Bressanello non ebbe alcuna crisi di pianto, precisando che «tali episodi vanno segnalati dalle infermiere alla caposala e che non ci fu alcuna segnalazione». Anche Lisa Bortoloso l'ha confermato, così come la caposala suor Lidiana, che ha escluso notizie di crisi di pianto della moglie del sindaco. La dr. Tiziana Sagazio, invece, ha dichiarato che era amica della paziente e di averla accompagnata dal primario Favretti perché sofferente, senza seguire «la normale trafila amministrativa». E l'impiegata Michela Fabris ha escluso che Bressanello sia transitata dal Cup e dal pronto soccorso. Favretti, tesi di Faccioni, avrebbe agevolato l'illustre paziente che, ricambiando il favore, gli avrebbe dato il destro con la lettera per fargli causa civile. Possibile? L'inchiesta del pm Gava servirà a far piena luce sul caso. Franco Favretti, 64 anni, è uno dei più noti primari del San Bortolo. È al centro di un contenzioso civile e penale con l'aiuto Claudio Faccioni.
Ivano Tolettini
IL GIORNALE DI VICENZA
venerdì 4 novembre 2011
«Le precipitazioni si stanno spostando sul Ponente».
Ore 17.56, Arpal: «Le precipitazioni si stanno spostando verso il Ponente»
L’Agenzia regionale per la Prevenzione dell’Ambientale Ligure Arpal ha reso noto che l’allerta 2 in Liguria è stata estesa a tutta la regione fino alle ore 12.00 di domenica. L’agenzia ha precisato che a Genova il Bisagno è rientrato nel suo letto, «ma potrebbe tornare a salire». «Le precipitazioni si stanno spostando sul Ponente». Le previsioni dell’Arpal indicano la possibilità di «violenti temporali almeno per altre 48 ore, fenomeni molto intensi e duraturi, con picchi superiori ai 100mm all’ora».
martedì 1 novembre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
ISOLA CIOSSA dispersi du pescadori.
NEL VENEZIANO
Due fratelli pescatori dispersi in mare
Si perlustra l'area a largo di Chioggia
Lucio e Giorgio Tiozzo, rispettivamente 50 e 53 anni, ciossi. Erano usciti domenica mattina a bordo di un'imbarcazione, ma non si hanno più loro notizie
VENEZIA - Due pescatori risultano dispersi in Adriatico al largo di Chioggia nel veneziano. I due, 50enni di Chioggia, usciti in mare intorno alle 4 di domenica mattina con una imbarcazione modello «sfriso» di circa cinque metri non hanno più dato notizie e nel primo pomeriggio è scattato l'allarme. Imbarcazioni della Capitaneria di porto, Guardia di finanza, carabinieri e vigili del fuoco hanno pattugliato il mare fino a sera, sono intervenuti anche due elicotteri (dei pompieri e delle fiamme gialle), inutilmente. La Capitaneria di porto, con una imbarcazione, ha proseguito le ricerche anche nella notte. Mentre da lunedì mattina si continua a cercare anche con l'ausilio dell'elicottero. Si perlustra, in particolare, il tratto davanti all'isola di Pellestrina. (Ansa)
Indipendentisti discriminati: è ora di reagire.
In relazione al procedimento disciplinare aperto dal Comune di Legnago nei confronti di Matteo Spigolon, da ieri componente del minor consiglio (direttivo nazionale), Veneto Stato esprime la più totale vicinanza e solidarietà a Matteo, vittima di un’azione persecutoria. Veneto Stato garantirà tutto il supporto, anche legale. Ci giunge notizia che a richiedere l’avvio di tale procedimento, chiaramente intimidatorio, siano stati il sindaco Roberto Rettondini e Maurizio De Lorenzi, assessore comunale e vice-segretario provinciale della Lega Nord.
Corrisponde al vero?
Se così fosse sarebbe l’ennesima conferma di come la lega, lontana ormai dai principi di libertà che ne avevano contraddistinto la nascita, sia ormai dedita unicamente a tentare azioni di vendetta per combattere gli avversari politici.
Dichiarazioni :
Matteo Spigolon : “Sono molto amareggiato per quanto accaduto, non capisco l’atteggiamento dell’amministrazione. Io ho solamente difeso i comuni, e quindi i cittadini, che con tutti i tagli dei trasferimenti si vedranno aumentare le tasse e diminuire i servizi. Ringrazio l’amico Paolo Longhi per aver preso la mia difesa.”
Lucio Chiavegato (Presidente) : “Tutta la mia solidarietà e quella di Veneto Stato a Matteo, vittima di una chiara intimidazione politica. Lui non ha fatto altro che esercitare il suo diritto di critica nei confronti di chi mette in ginocchio i nostri comuni. Se l’amministrazione intende continuare con questo suo atteggiamento persecutorio ci sarà una bella manifestazione in stile Life a Legnago, circonderemo e occuperemo il comune.”
Antonio Guadagnini (Segretario) : “Avevo contatti frequenti con l’ex sindaco di Legnago Gandini, il quale mi parlava delle difficoltà di bilancio, alle quali ha fatto riferimento Spigolon. Difficoltà che hanno tutti i comuni del Veneto. I tagli fatti da questo governo, del quale fanno parte anche i capi del sindaco attuale Rettondini, hanno peggiorato la situazione. Il provvedimento disciplinare ha quindi un chiaro intento intimidatorio, contro il quale tuteleremo Matteo nelle sedi opportune.”
martedì 18 ottobre 2011
''Tosi e' uno stronzo''. Cosi' dice Umberto Bossi.
(ANSA) - ROMA, 18 OTT - ''Tosi e' uno stronzo''. Cosi' il leader della Lega Umberto Bossi, accompagnando la frase con il dito medio, risponde alle parole di Flavio Tosi sul ''voltastomaco'' di alcuni deputati leghisti. ''Tosi' e' uno che ha portato nella Lega un sacco di fascisti, cosa che non potra' essere sopportata per molto'', aggiunge.
domenica 9 ottobre 2011
Prima di Venezia. Archeologia, storia e ambiente nelle lagune venete
"Prima di Venezia. Archeologia, storia e ambiente nelle lagune venete prima della nascita della città lagunare". Al via gli incontri
Giovedì 13 ottobre alle ore 16.30, nella sala San Leonardo a Cannaregio 1584, si terrà il primo di una serie di incontri settimanali, rivolti ai docenti e aperti alla cittadinanza, previsti nell'ambito del percorso "Prima di Venezia. Archeologia, storia e ambiente nelle lagune venete prima della nascita della città lagunare", promosso dall'Assessorato alle Politiche educative - Itinerari educativi del Comune di Venezia, in collaborazione con l'associazione culturale Centro Studi Torcellani e la Municipalità di Venezia Murano Burano.
Tema del primo incontro sarà "Lidi nascenti, lagune mutevoli. L'ambiente costiero veneziano in epoca romana e altomedievale", relatore il naturalista Michele Zanetti; seguiranno, giovedì 20 ottobre, "Venezia e Bisanzio: relazioni diplomatiche e rapporti commerciali nelle cronache del tempo", relatore Antonio Carile dell'Università di Bologna; giovedì 27 ottobre, "La navigazione nelle lagune venete", relatore Alessandro Asta, archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto; giovedì 3 novembre "Aemula Baiani Altini litora villis: uno sguardo sulla laguna in età romana", relatrice Angela Paveggio del Centro Studi Torcellani; giovedì 10 novembre "Gli insediamenti altomedievali nelle lagune venete", relatore Marco Bortoletto archeologo del Nucleo Nausicaa.
Il percorso si propone di offrire ai partecipanti un excursus storico, archeologico e naturalistico di un'area lagunare particolarmente interessante e avente inizio con le prime testimonianze di vita preromane, per concludersi con gli insediamenti civili ed ecclesiastici risalenti all'epoca altomedioevale. Un attento esame sarà riservato anche all'evoluzione dell'ambiente lagunare della costa veneta e alle trasformazioni da esso subite durante l'arco cronologico di interesse.
I cinque incontri del progetto si terranno tutti nella sala San Leonardo, alle ore 16.30.
giovedì 6 ottobre 2011
NAUTICA CIFRE BALLERINE SUI POSTI DI LAVORO
: IN CONTRASTO I TITOLI ANSA ADNKRONOS .. se la matematica non è un'opinione..
Nautica: diporto, 300 mila posti di lavoro in ultimi 5 anni
ANSA.it - 4 ore fa
(ANSA) - GENOVA, 6 OTT - Sono 13.247 ivvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv
Nautica: negli ultimi 5 anni diporto ha garantito oltre 30.000 posti lavoro (2)
Libero-News.it - 6 ore fa
(Adnkronos/Labitalia) -mercoledì 5 ottobre 2011
SIRIA: Italia richiama l'ambasciatore, GB ipotizza intervento esterno.
da. http://it.euronews.net/2011/08/02/siria-litalia-richiama-lambasciatore-dopo-la-strage-di-hama
La televisione di stato siriana trasmette immagini che mostrano uomini armati confusi tra i manifestanti. Immagini che dovrebbero mostrare al mondo come dietro alla rivolta che si allarga a macchia d’olio ci sia una regia organizzata da elementi sovversivi.
Ma nulla prova che questi uomini non siano membri delle milizie speciali infiltrati nei cortei per provocare disordini.
I numeri parlano da soli. Ieri 24 persone sono state uccise, dieci delle quali dopo la fine del Ramadan nella città di Hama divenuta uno degli epicentri della rivolta.
Da Baghdad l’ammiraglio statunitense Mullen ha nuovamente condannato la repressione scatenata dal regime di Assad chiedendo che le violenze cessino il prima possibile. “Il popolo siriano – ha aggiunto – chiede riforme e un cambio al vertice”
Parole già ascoltate in queste settimane alle quali pero’ la comunità internazionale, divisa al suo interno, non da un seguito concreto.
L’italia ha compiuto un gesto richiamando a Roma il proprio ambasciatore per consultazioni. Ma la sortita britannica in cui veniva ipotizzato un intervento esterno contro il regime ha suscitato irritazione in molte capitali.
Assad per ora ha mano libera e contro il suo popolo usa i cannoni.
Copyright © 2011 euronews
La televisione di stato siriana trasmette immagini che mostrano uomini armati confusi tra i manifestanti. Immagini che dovrebbero mostrare al mondo come dietro alla rivolta che si allarga a macchia d’olio ci sia una regia organizzata da elementi sovversivi.
Ma nulla prova che questi uomini non siano membri delle milizie speciali infiltrati nei cortei per provocare disordini.
I numeri parlano da soli. Ieri 24 persone sono state uccise, dieci delle quali dopo la fine del Ramadan nella città di Hama divenuta uno degli epicentri della rivolta.
Da Baghdad l’ammiraglio statunitense Mullen ha nuovamente condannato la repressione scatenata dal regime di Assad chiedendo che le violenze cessino il prima possibile. “Il popolo siriano – ha aggiunto – chiede riforme e un cambio al vertice”
Parole già ascoltate in queste settimane alle quali pero’ la comunità internazionale, divisa al suo interno, non da un seguito concreto.
L’italia ha compiuto un gesto richiamando a Roma il proprio ambasciatore per consultazioni. Ma la sortita britannica in cui veniva ipotizzato un intervento esterno contro il regime ha suscitato irritazione in molte capitali.
Assad per ora ha mano libera e contro il suo popolo usa i cannoni.
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Cina e Russia: veto a condanna Siria
da: http://it.euronews.net/2011/10/05/onu-cina-e-russia-pongono-il-veto-su-sanzioni-alla-siria/
Cina e Russia hanno posto il veto sulla risoluzione di condanna alla Siria proposta al Consiglio di sicurezza dell’Onu da alcuni Paesi europei.
Pechino e Mosca, membri permanenti del Consiglio, hanno bocciato la bozza di risoluzione in cui si chiedeva a Damasco di porre immediatamente fine a ogni tipo di violenza contro i civili.
“Riteniamo inaccettabile la minaccia di un ultimatum per arrivare a imporre sanzioni contro la Siria. Questo approccio è contrario al principio di una pacifica risoluzione della crisi sulla base di un dialogo nazionale”, ha detto l’ambasciatore russo presso l’Onu.
Dura la reazione di Washington: “Qui non stiamo parlando di un intervento militare – ha detto la rappresentante degli usa al Palazzo di Vetro – non è come la Libia. Vedo una furbizia meschina da parte di quanti preferiscono vendere le armi al regime siriano piuttosto che stare al fianco del popolo siriano”.
Finora sono 2.700 le vittime della repressione del regime di Assad, undici i morti ieri, dopo le proteste che si sono tenute nonostante il pugno duro del governo nelle città di Edleb e di Harasta.
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Cina e Russia hanno posto il veto sulla risoluzione di condanna alla Siria proposta al Consiglio di sicurezza dell’Onu da alcuni Paesi europei.
Pechino e Mosca, membri permanenti del Consiglio, hanno bocciato la bozza di risoluzione in cui si chiedeva a Damasco di porre immediatamente fine a ogni tipo di violenza contro i civili.
“Riteniamo inaccettabile la minaccia di un ultimatum per arrivare a imporre sanzioni contro la Siria. Questo approccio è contrario al principio di una pacifica risoluzione della crisi sulla base di un dialogo nazionale”, ha detto l’ambasciatore russo presso l’Onu.
Dura la reazione di Washington: “Qui non stiamo parlando di un intervento militare – ha detto la rappresentante degli usa al Palazzo di Vetro – non è come la Libia. Vedo una furbizia meschina da parte di quanti preferiscono vendere le armi al regime siriano piuttosto che stare al fianco del popolo siriano”.
Finora sono 2.700 le vittime della repressione del regime di Assad, undici i morti ieri, dopo le proteste che si sono tenute nonostante il pugno duro del governo nelle città di Edleb e di Harasta.
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Attentato a Mogadiscio
da http://it.euronews.net/2011/10/05/colpiremo-ancora-terrore-shabaab-su-mogadiscio/
Quello di martedì a Mogadiscio potrebbe essere soltanto il primo. A meno di 24 ore dall’attentato che ha fatto almeno una settantina di morti nella capitale Somala, gli al Shabaab annunciano nuovi attacchi.
Alla dura condanna di Nazioni Unite e Washington, il gruppo islamista legato ad Al Qaida ha risposto alzando ulteriormente il tiro.
Identificati come target “militari e responsabili del governo di transizione”, un suo portavoce ha invitato i civili a evitare gli edifici istituzionali perché – ha detto – saranno oggetto di nuovi e più violenti attacchi.
Più sanguinoso dall’avvio dell’offensiva degli Shabaab nel duemilasette, l’attentato è stato bollato dalla Casa Bianca come “deprecabile e codardo”. Alla “ferma condanna” del Consiglio di Sicurezza Onu, ha fatto eco il segretario generale Ban Ki-Moon, che ha parlato di “atto ripugnante che mina gli sforzi della Somalia per un avvenire pacifico”.
Quello di martedì a Mogadiscio potrebbe essere soltanto il primo. A meno di 24 ore dall’attentato che ha fatto almeno una settantina di morti nella capitale Somala, gli al Shabaab annunciano nuovi attacchi.
Alla dura condanna di Nazioni Unite e Washington, il gruppo islamista legato ad Al Qaida ha risposto alzando ulteriormente il tiro.
Identificati come target “militari e responsabili del governo di transizione”, un suo portavoce ha invitato i civili a evitare gli edifici istituzionali perché – ha detto – saranno oggetto di nuovi e più violenti attacchi.
Più sanguinoso dall’avvio dell’offensiva degli Shabaab nel duemilasette, l’attentato è stato bollato dalla Casa Bianca come “deprecabile e codardo”. Alla “ferma condanna” del Consiglio di Sicurezza Onu, ha fatto eco il segretario generale Ban Ki-Moon, che ha parlato di “atto ripugnante che mina gli sforzi della Somalia per un avvenire pacifico”.
giovedì 22 settembre 2011
Restituzioni 2011. Tesori d’arte restaurati. Quindicesima edizione. dal 17 giugno all’11 settembre 2011 Gallerie di Palazzo Leoni Montanari Vicenza, contra’ Santa Corona 25 Prosegue a Vicenza l’appuntamento con Restituzioni, il programma biennale di restauri di opere d’arte appartenenti al patrimonio del Paese, curato e promosso da Intesa Sanpaolo, giunto alla sua quindicesima edizione. Ricordiamo gli appuntamenti di luglio collegati alla mostra: Domenica 10 luglio ore 17 (replica domenica 4 settembre) - visita guidata La visita guidata alla mostra avrà un approfondimento centrato sull’arte dell’arazzo. Sarà dedicata un’attenzione particolare all’imponente arazzo del Traviamento del figliol prodigo della Manifattura di Bruxelles messo a confronto con l’arazzo proveniente dal Palazzo Ducale di Mantova, realizzato su cartone di Raffaello. La presenza delle due grandi opere nella stessa esposizione – per usare le parole del curatore della mostra, Carlo Bertelli – consente di mettere in luce la differenza fra il linguaggio artistico rinascimentale e quello fiammingo, e offre un’occasione preziosa per capire le influenze dello stesso Raffaello sull’arte fiamminga. Domenica 17 luglio ore 10 - visita guidata La visita guidata approfondirà gli aspetti della pittura del Rinascimento nel territorio ferrarese-romagnolo-mantovano con l’analisi del San Sebastiano di Dosso Dossi, della Madonna col Bambino e angeli musicanti dello Zaganelli, e di opere di Palmezzano e Mazzola Bedoli. Sabato 31 luglio, ore 15.30 (replica il 10 settembre) - laboratorio espressivo alla scoperta dell’uso del colore: "percorso blu" Il "percorso blu" prevederà la sperimentazione dell’acquerello e della tempera medievali con illustrazione del valore del blu – dall’indaco, all’azzurrite al blu oltremare - nei racconti e nei ricettari antichi. Il percorso, della durata di due ore, comprenderà una visita alla mostra e l’attività di laboratorio rivolta a bambini ed adulti. I partecipanti saranno coinvolti in un processo interattivo, in cui potranno sperimentare in modo plurisensoriale e creativo le conoat
Newsletter del 08/07/2011 |
Restituzioni 2011. Tesori d’arte restaurati. Quindicesima edizione. dal 17 giugno all’11 settembre 2011 Gallerie di Palazzo Leoni Montanari Vicenza, contra’ Santa Corona 25 Prosegue a Vicenza l’appuntamento con Restituzioni, il programma biennale di restauri di opere d’arte appartenenti al patrimonio del Paese, curato e promosso da Intesa Sanpaolo, giunto alla sua quindicesima edizione. Ricordiamo gli appuntamenti di luglio collegati alla mostra: Domenica 10 luglio ore 17 (replica domenica 4 settembre) - visita guidata La visita guidata alla mostra avrà un approfondimento centrato sull’arte dell’arazzo. Sarà dedicata un’attenzione particolare all’imponente arazzo del Traviamento del figliol prodigo della Manifattura di Bruxelles messo a confronto con l’arazzo proveniente dal Palazzo Ducale di Mantova, realizzato su cartone di Raffaello. La presenza delle due grandi opere nella stessa esposizione – per usare le parole del curatore della mostra, Carlo Bertelli – consente di mettere in luce la differenza fra il linguaggio artistico rinascimentale e quello fiammingo, e offre un’occasione preziosa per capire le influenze dello stesso Raffaello sull’arte fiamminga. Domenica 17 luglio ore 10 - visita guidata La visita guidata approfondirà gli aspetti della pittura del Rinascimento nel territorio ferrarese-romagnolo-mantovano con l’analisi del San Sebastiano di Dosso Dossi, della Madonna col Bambino e angeli musicanti dello Zaganelli, e di opere di Palmezzano e Mazzola Bedoli. Sabato 31 luglio, ore 15.30 (replica il 10 settembre) - laboratorio espressivo alla scoperta dell’uso del colore: "percorso blu" Il "percorso blu" prevederà la sperimentazione dell’acquerello e della tempera medievali con illustrazione del valore del blu – dall’indaco, all’azzurrite al blu oltremare - nei racconti e nei ricettari antichi. Il percorso, della durata di due ore, comprenderà una visita alla mostra e l’attività di laboratorio rivolta a bambini ed adulti. I partecipanti saranno coinvolti in un processo interattivo, in cui potranno sperimentare in modo plurisensoriale e creativo le conoscenze acquisite nella visita. Apertura al pubblico: da martedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Ultimo ingresso ore 17.30. L’ingresso alla mostra, le visite guidate e i laboratori sono inclusi nel prezzo del biglietto delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari. (intero euro 5,00, ridotto euro 4,00, gratuito fino ai 14 anni). Ogni venerdì ingresso gratuito. Informazioni, prenotazioni e gruppi: numero verde 800.578875 |
Per approfondimenti: fai click qui oppure copia l’indirizzo seguente nella barra degli indirizzi del tuo browser: http://www.palazzomontanari. Per informazioni: beniculturali@intesasanpaolo. Sito web: http://www.palazzomontanari. |
mercoledì 21 settembre 2011
martedì 20 settembre 2011
Mentre il vento delle polemiche per l'improvvisa destituzione dell'esponente di punta dei giorgettiani in città continua ad ingrossarsi, anche ultimo tassello burocratico è andato a posto. Ieri pomeriggio, il sindaco Roberto Rettondini, dopo aver atteso invano che Longhi rassegnasse quelle dimissioni che l'avrebbero liberato sicuramente da un grande imbarazzo politico e personale, ha infatti ritirato le deleghe. Per poi passare, subito dopo, a firmare il provvedimento che consentirà a Nalin di prendere possesso, già da questa mattina, dell'ufficio sgombrato a forza da Longhi.
«Il mio», dichiara Longhi, «non è attaccamento bramoso alla poltrona affidatami da 358 legnaghesi. Ma non intendo affatto rendermi complice dell'attacco ricattatorio fatto al sindaco e del palese oltraggio della volontà popolare».
«Sono sinceramente dispiaciuto per l'amico Paolo che in questi due anni si è dimostrato sempre all'altezza dell'incarico ricevuto svolgendolo con correttezza, competenza e grande disponibilità», ha dichiarato Rettondini. «Tuttavia», ha aggiunto il sindaco, «non avevo altra scelta di fronte al perentorio altolà degli alleati e ho dato perciò corso alle indicazioni della segreteria per portare a termine il mandato. Comunque sia, Longhi è stato lasciato solo ed affondato dai suoi: io e la Lega lo abbiamo infatti difeso e sostenuto in molte occasioni». Il «licenziamento» di Longhi non è stato però l'unico atto ufficializzato ieri dal «doge» del Carroccio. Il sindaco ha infatti messo nero su bianco anche la seconda richiesta avanzata dal presidente del Consiglio Maurizio Raganà, dal consigliere Rettondini e dal capogruppo del Pdl Riccardo Bariani per non mandare a carte quarantotto la Giunta. Ed ha quindi revocato l'incarico di vicesindaco a Loris Bisighin, l'altro pidiellino finito nella lista nera dei colleghi che, anziché silurarlo com'era nei piani iniziali, si sono limitati a ridimensionarne il ruolo. D'ora in avanti, il braccio destro del sindaco sarà Alessio Bariani, l'assessore esterno al Bilancio subentrato lo scorso marzo nell'esecutivo alla dimissionaria Anna Maria Torelli, prima vittima della faida interna al Pdl.
Giorgetti non ha comunque gradito l'impallinamento del suo assessore. «Innanzitutto», sbotta, «trovo inaccettabile che dei consiglieri facciano un'operazione di questo tipo contro un loro collega che ha ampiamente contribuito al successo della lista e della coalizione al contrario di qualche assessore esterno». «In secondo luogo», aggiunge Giorgetti, «mi rammarico che a Legnago ci sia un sindaco sotto tutela, che revocando il mandato a Longhi dimostra di avere un potere limitato ed una miopia politica che apre un clamoroso precedente di cui altri potrebbero presto fare le spese»
Con questa secondo cambio di rotta il rimpasto lampo, da cui esce vincitrice l'ala «ribelle» capeggiata da Agostino Rossini, è completato. Ora, iniziano le ripercussioni per un impallinamento maldigerito soprattutto da Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl di cui fa parte lo stesso Longhi. Che, per voce del suo presidente provinciale Roland Tedesco, ieri ha chiesto al direttivo provinciale l'esplusione dei tre consiglieri e di Rossini.
«Il sindaco», dichiara amareggiato ma sereno Longhi, «mi ha chiesto di dimettermi magari per trovarmi un posto in qualche Cda. Ma preferisco che sia stato lui a destituirmi accollandosene la responsabilità. I cittadini di Legnago mi hanno eletto con il maggior numero di preferenze di tutta la coalizione ed interpreterò perciò il mio ruolo per la città con impegno e senso del dovere sino in fondo». «Anche perchè», aggiunge, «non ho nulla da rimprovermi se non di aver fatto il mio dovere con onestà e trasparenza»
da L'arena e il blog di Paolo Longhi
domenica 18 settembre 2011
Paolo Longhi dimissonato da Assessore a Legnago la Capitale delle Isole Sparse.
Paolo Longhi alle ore Ore 12 all' aeroporto di Legnago in Vangadizza, posa della prima pietra del nuovo hangar e annuncio di " ULTIMA USCITA DA ASSESSORE".
Assessore ai LL. PP. e Urbanistica, avvocato (PDL) , dimissionato dal Sindaco Rettondini (Lega) al Comune di Legnago.
"Appetiti e mercanteggi politici hanno portato alla mia imminente caducazione da assessore".
Valdegamberi ex assessore Regionale in difesa delle libertà personali.
"Intimidazioni, querele, limitazione della libertà di stampa e libertà della persona, saccheggio delle casse pubbliche, nepotismo sfacciato a 360° Peggio dei regimi comunisti". Valdegamberi osa alzare la mano e dire no. Non è una questione di Verona, Veronese, Veneta ma nazionale.
domani ore 11.30 in comune a verona faccio una conferenza stampa sul problema della libertà di pensiero in questa città. centinaia di persone sono minacciate di querela o querelate...un clima comunista degno della corea del nord.sabato 17 settembre 2011
FERONIA: LA DIVINTA’ I LUOGHI DI CULTO E LE SUE LITURGIE
Luigi Pellini studioso veronese delle tradizioni e delle religioni precristiane Veronesi e del Veneto sarà corelatore, presso
Sala Conferenza del Castello Ducale di Fiano Romano (Roma)
22 ottobre 2011 dalle ore 16 alle ore 20, nella mattinata.
Inizio alle 10.30 sarà effettuata una visita, curata dal direttore archeologico Gianfranco Gazzetti, nell'area archeologica del LUCUS FERONIAE ubicato nel comune di Capena (Roma). La Visita e la conferenza sono aperte a tutti fino ad esaurimento posti.
All'incontro saranno presenti come relatori:
Gianfranco Gazzetti direttore archeologo presso la SABEM e Locus Ferroniae
Leonardo Magini conoscitore dei santuari laziali e dell’archeo-astronomia etrusca
Emanuela Chiavarelli antropologa esperta di culti arcaici siderali uranici
Giovanni Feo studioso e scrittore del mondo etrusco
Luigi Pellini studioso delle tradizioni e delle religioni precristiane del Veneto
Federico Gizzi storico dell’arte esperto in storia antica dell’Urbe
Sala Conferenza del Castello Ducale di Fiano Romano (Roma)
22 ottobre 2011 dalle ore 16 alle ore 20, nella mattinata.
Inizio alle 10.30 sarà effettuata una visita, curata dal direttore archeologico Gianfranco Gazzetti, nell'area archeologica del LUCUS FERONIAE ubicato nel comune di Capena (Roma). La Visita e la conferenza sono aperte a tutti fino ad esaurimento posti.
All'incontro saranno presenti come relatori:
Gianfranco Gazzetti direttore archeologo presso la SABEM e Locus Ferroniae
Leonardo Magini conoscitore dei santuari laziali e dell’archeo-astronomia etrusca
Emanuela Chiavarelli antropologa esperta di culti arcaici siderali uranici
Giovanni Feo studioso e scrittore del mondo etrusco
Luigi Pellini studioso delle tradizioni e delle religioni precristiane del Veneto
Federico Gizzi storico dell’arte esperto in storia antica dell’Urbe
Verona : Festival dottrina sociale.
da Libero.it (Adnkronos) - Con la partecipazione di circa 4mila giovani ha preso il via oggi a Verona il primo Festival della Dottrina sociale della Chiesa che si chiudera' domenica con una Lectio Magistralis del Segretario di Stato Tarcisio Bertone. Primo ospite della giornata e' stato il professore di filosofia politico all'Universita' Ca' Foscari di Venezia, Vittorio Possenti.
Secondo il professore la dottrina sociale della Chiesa "e' il patrimonio dell'intera societa'" e non deve restare chiuso in un cassetto accademico ma al contrario deve essere essere riportato alla coscienza e alla conoscenza del mondo intero. Neii tre giorni il Festival prevede incontri, manifestazioni e dibattiti dedicati al rapporto tra Dottrina Sociale della Chiesa e il mondo dell'economia, con particolare riferimento agli argomenti dell'etica, della formazione e della responsabilita' sociale dell'impresa.
Tra gli ospiti delle diverse sessioni in cui e' suddivisa la tre gironi veronese i presidenti di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni, di Federcasse Alessandro Azzi, della Banca Popolare di Vicenza Giovanni Zonin, delle Fondazioni Bancarie Giuseppe Guzzetti oltre a Giancarlo Abete, Marco Vitale, Santo Versace e Raffele Bonanni.
Secondo il professore la dottrina sociale della Chiesa "e' il patrimonio dell'intera societa'" e non deve restare chiuso in un cassetto accademico ma al contrario deve essere essere riportato alla coscienza e alla conoscenza del mondo intero. Neii tre giorni il Festival prevede incontri, manifestazioni e dibattiti dedicati al rapporto tra Dottrina Sociale della Chiesa e il mondo dell'economia, con particolare riferimento agli argomenti dell'etica, della formazione e della responsabilita' sociale dell'impresa.
Tra gli ospiti delle diverse sessioni in cui e' suddivisa la tre gironi veronese i presidenti di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni, di Federcasse Alessandro Azzi, della Banca Popolare di Vicenza Giovanni Zonin, delle Fondazioni Bancarie Giuseppe Guzzetti oltre a Giancarlo Abete, Marco Vitale, Santo Versace e Raffele Bonanni.
Risoto con i barbi identitario de le Isole
Riconoscimento speciale a due cuochi drlle Isole Sparse a Isola della Scala: ristoranti: Maria Rosa Zago, assessore e cuoca del ristorante Mamma Rosy di Casaleone, per un risotto tipico con il pesce gatto, e al quattordicenne Massimo Pizzoli, dell'agriturismo La Cubana d Aasparetto in Cantarane.
giovedì 15 settembre 2011
Venezia: L'autonomia finanziaria indispensabile.
Porti, Ap di Venezia: "Autonomia finanziaria indispensabile"
15/09/2011 11:24
"Il governo continua a non rispondere sull'autonomia finanziaria dei porti, il Parlamento continua a dire che sta insistendo sull'esecutivo, ma nulla si muove". A denunciarlo è il presidente dell'Autorità portuale di Venezia, Paola Costa, stamattina ai Magazzini del Cotone di Genova per la nona Biennale delle Città Europee e degli Urbanisti. "La proposta del senatore Luigi Grillo continua ad essere rinviata - afferma - l'autonomia finanziaria è fondamentale, senza non possiamo immaginare di mettere in concorrenza i porti italiani, non possiamo renderli responsabili di quello che fanno, non possiamo quando investire e che cosa fare". "Tra il 1997 e il 2008, prima delle crisi - conclude Costa - i porti italiani sono cresciuti del 27%, quelli europei del 50%. Abbiamo perso terreno anche quando siamo cresciuti".
15/09/2011 11:24
"Il governo continua a non rispondere sull'autonomia finanziaria dei porti, il Parlamento continua a dire che sta insistendo sull'esecutivo, ma nulla si muove". A denunciarlo è il presidente dell'Autorità portuale di Venezia, Paola Costa, stamattina ai Magazzini del Cotone di Genova per la nona Biennale delle Città Europee e degli Urbanisti. "La proposta del senatore Luigi Grillo continua ad essere rinviata - afferma - l'autonomia finanziaria è fondamentale, senza non possiamo immaginare di mettere in concorrenza i porti italiani, non possiamo renderli responsabili di quello che fanno, non possiamo quando investire e che cosa fare". "Tra il 1997 e il 2008, prima delle crisi - conclude Costa - i porti italiani sono cresciuti del 27%, quelli europei del 50%. Abbiamo perso terreno anche quando siamo cresciuti".
AL VIA LA 21° EDIZIONE DEL GRAN PREMIO NUVOLARI
da paddock
Trecento le vetture iscritte al 21esima edizione del Gran Premio Nuvolari ,di cui 70 esemplari anteguerra, e ben 61 prove cronometrate, confermano il Gran Premio Nuvolari seconda competizione di regolarità al mondo per numero di equipaggi e chilometri percorsi e prima per difficoltà tecniche. Il percorso vede confermata la formula dei “due mari” - Tirreno e Adriatico - con tappe a Pisa e Rimini. Al solito, partenza e arrivo da Mantova e transito per Parma, Livorno, Siena, Arezzo, Ravenna e Ferrara sfilando nei suggestivi centri storici, con la novità assoluta dei nuovissimi passaggi per Forte dei Marmi, Viareggio e Castel d’Ario, paese natale del Grande Tazio.
Da sottolineare la presenza della ERMINI 1100 Sport dei 1946, appartenuta e guidata dallo stesso “Mantovano Volante” in occasione dei circuiti di Campione d’Italia, Lido di Venezia, Asti e Sanremo tra il ’46 e il ’47. Con ogni probabilità tra le poche “barchetta” in attività nelle condizioni originarie, senza alcun intervento di restauro.
La carovana del Gran Premio Nuvolari partirà alle 13.00 di venerdì 16 da Piazza Sordello, nel cuore di Mantova, e passando per Parma, Forte dei Marmi e Viareggio giungerà in Piazza dei Miracoli a Pisa. Da qui, nella mattinata di sabato 17, si proseguirà verso Rimini, seconda tappa, attraverso il Circuito del Montenero e i centri di Siena e Arezzo. Da Rimini infine, domenica 18, le vetture torneranno a Mantova, non prima di aver disputato il Circuito del Castello nel centro di Ferrara e di aver attraversato Castel d’Ario a pochi chilometri dal traguardo. La cerimonia di premiazione si terrà presso il Teatro Bibiena di Mantova, alle ore 16.30 di domenica.
Trecento le vetture iscritte al 21esima edizione del Gran Premio Nuvolari ,di cui 70 esemplari anteguerra, e ben 61 prove cronometrate, confermano il Gran Premio Nuvolari seconda competizione di regolarità al mondo per numero di equipaggi e chilometri percorsi e prima per difficoltà tecniche. Il percorso vede confermata la formula dei “due mari” - Tirreno e Adriatico - con tappe a Pisa e Rimini. Al solito, partenza e arrivo da Mantova e transito per Parma, Livorno, Siena, Arezzo, Ravenna e Ferrara sfilando nei suggestivi centri storici, con la novità assoluta dei nuovissimi passaggi per Forte dei Marmi, Viareggio e Castel d’Ario, paese natale del Grande Tazio.
Da sottolineare la presenza della ERMINI 1100 Sport dei 1946, appartenuta e guidata dallo stesso “Mantovano Volante” in occasione dei circuiti di Campione d’Italia, Lido di Venezia, Asti e Sanremo tra il ’46 e il ’47. Con ogni probabilità tra le poche “barchetta” in attività nelle condizioni originarie, senza alcun intervento di restauro.
La carovana del Gran Premio Nuvolari partirà alle 13.00 di venerdì 16 da Piazza Sordello, nel cuore di Mantova, e passando per Parma, Forte dei Marmi e Viareggio giungerà in Piazza dei Miracoli a Pisa. Da qui, nella mattinata di sabato 17, si proseguirà verso Rimini, seconda tappa, attraverso il Circuito del Montenero e i centri di Siena e Arezzo. Da Rimini infine, domenica 18, le vetture torneranno a Mantova, non prima di aver disputato il Circuito del Castello nel centro di Ferrara e di aver attraversato Castel d’Ario a pochi chilometri dal traguardo. La cerimonia di premiazione si terrà presso il Teatro Bibiena di Mantova, alle ore 16.30 di domenica.
BOSSI: da Bacchelli alle Isole San Marco per il Po
Da il resto del carlino Ferrara, 15 settembre 2011 -
La giornata di sabato sara’ dedicata al Po, “la grande arteria -scrive il quotidiano del Carroccio- che collega idealmente tutta la Padania e i suoi popoli”, che il leader leghista, come di consueto, percorrera’ a bordo di un battello.
La partenza e’ fissata per le 9,30 da Mantova e l’approdo e’ previsto alle 17 a Ro Ferrarese. Proprio qui, ricorda La Padania, Riccardo Bacchelli ambiento’ la sua opera ‘Il mulino del Po’. Il traguardo e’ quello di Venezia, San Marco, che sara’ ancora una volta attraversata dal corteo dei giovani padani. Domenica, l’appuntamento, al quale i militantidella lega dell’Umbria arriveranno a piedi partendo da Assisi, fa notare La Padania, e’ fissato per le 10,30 in Riva dei sette martiri per ascoltare gli interventi di Bossi e degli altri vertici del Carroccio.
La giornata di sabato sara’ dedicata al Po, “la grande arteria -scrive il quotidiano del Carroccio- che collega idealmente tutta la Padania e i suoi popoli”, che il leader leghista, come di consueto, percorrera’ a bordo di un battello.
La partenza e’ fissata per le 9,30 da Mantova e l’approdo e’ previsto alle 17 a Ro Ferrarese. Proprio qui, ricorda La Padania, Riccardo Bacchelli ambiento’ la sua opera ‘Il mulino del Po’. Il traguardo e’ quello di Venezia, San Marco, che sara’ ancora una volta attraversata dal corteo dei giovani padani. Domenica, l’appuntamento, al quale i militantidella lega dell’Umbria arriveranno a piedi partendo da Assisi, fa notare La Padania, e’ fissato per le 10,30 in Riva dei sette martiri per ascoltare gli interventi di Bossi e degli altri vertici del Carroccio.
mercoledì 14 settembre 2011
lunedì 12 settembre 2011
Re. Veneta marineria transfrontaliera. Cominciare dal diporto.
I porti turistici come porte d'accesso per lo sviluppo economico e sostenibile dei territori interni. Anche in Adriatico bisogna lanciare il progetto come è stato lanciato nel Tirreno tra Francia e Italia.
Con questo obiettivo le ISRE VENEXIA come proporre un modello del tipo "Tpe Tourisme, Ports Environnement", per un progetto interreg strategico che punta a dare un contributo allo sviluppo economico a tutta la marineria diportistica Adriatica con accordi transfrontalieri. Molti stati da coinvolgere dalla Slovienia fino alla Grecia.
Con questo obiettivo le ISRE VENEXIA come proporre un modello del tipo "Tpe Tourisme, Ports Environnement", per un progetto interreg strategico che punta a dare un contributo allo sviluppo economico a tutta la marineria diportistica Adriatica con accordi transfrontalieri. Molti stati da coinvolgere dalla Slovienia fino alla Grecia.
giovedì 8 settembre 2011
venerdì 2 settembre 2011
Bulgarini d'elci confessa: "Sciocco io, certo."
Bulgarini d'elci , il portavoce del sindaco di Vicenza Achille Variati, confessa "Sciocco io, certo".
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http://www.google.it/search?q=sciocco&ie=utf-8&oe=utf-8&aq=t&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a
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La Rua 3 settembre a Vicenza
Apre il grande settembre vicentino con il " Giro della Rua ", l’iniziativa promossa dall'assessorato al turismo con la collaborazione del Comitato per la Rua.
Dalle ore 21 si potrà assistere al corteo della "Ruetta" , la riproduzione della giostra in scala ridotta, che sfilerà da piazza Duomo, lungo lo storico percorso dell’antica processione.
Dalle 22 la manifestazione si trasferirà in piazza dei Signori per la grande festa popolare che culminerà nella spettacolare cerimonia di illuminazione della storica Rua , ricostruita a grandezza naturale ma non trasportabile a braccia come in antico, poichè la ricostruzione fatta è in pesantissimo acciaio. In piazza Biade i ristoratori proporranno gustosi stand gastronomici .
In caso di maltempo, la manifestazione sarà rinviata a sabato 10 settembre.
Info: www.rua.vicenza.com - laruadivicenza@yahoo.it - 800905127 - assturismo@comune.vicenza.it - 0444 222169.
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