Veneto 1945, “Viva San Marco!..San Marco par forza!..”
Nel volume
"Venetismi -diario di un gruppo di studio sul Veneto contemporaneo-"
(Cierre edizioni) ho trovato un interessante articolo di Marco Borghi
nel quale si parla di un carteggio fra il Ministero
dell'Interno e la Prefettura di Venezia avvenuto a partire dal 12 giugno
1945. In tal data il Ministero spedisce una lettera con oggetto:
"Veneto - Movimento autonomista" con la quale si chiede alla
Prefettura dettagliate notizie relativamente a un'intervista rilasciata
dal prof. Ugo Morin, presidente del C.L.N. Veneto nel quale si faceva
riferimento a "persone che tendano ad una autonomia integrale del Veneto
e alla costituzione di una Repubblica di San Marco". L'intervista era
uscita sull' "Avanti!" con l'allarmante titolo "Il bacillo Finocchiaro
contagia il Veneto?" (Finocchiaro Aprile era il leader
indiscusso del movimento indipendentista siciliano che portò la Sicilia
alla "conquista" di quell' avanzatissimo statuto speciale di autonomia
goduto ancora oggi dai siciliani).
La replica del prof. Morin è datata solamente 12 febbraio 1946 (evidentemente già allora i veneti non prendevano troppo
sul serio quello che arrivava da Roma) dopo più solleciti della
Prefettura, in uno dei quali, datato 6 febbraio 1946 il Capo di
Gabinetto parla di "movimento separatista".
E per la verità Ugo Morin, esponente azionista e parlamentare, nella sua lettera dice
"che il cronista aveva completamente frainteso ciò che io avevo detto" e
che "Oggi nel Veneto non esiste alcun movimento separatista" ammettendo
però che "In alcuni Partiti, nonchè in vasti strati della popolazione,
esiste una accentuata tendenza alla autonomia"
Sempre
nel citato articolo di Marco Borghi si fa riferimento a una
"Associazione San Marco" che nell'estate del 1945 diffonde messaggi per
la costituzione di una Repubblica Veneta (viene citata la testimonianza
del prof. Francesco De Vivo relativamente alla zona di Piove di Sacco).
Quando lessi l’articolo memorizzai la cosa e tutto sembrava essere finito li…
Invece
grazie all’amico Mao Valpiana, vecchio compagno di banco in Consiglio
Regionale, sono riuscito ad entrare in possesso di quella che considero
una preziosa testimonianza. Ecco com’è andata.
In
occasione di una rimpatriata, il buon Mao conoscendo la mia passione per
la storia veneta e soprattutto per la lotta per l’autonomia del nostro
popolo, pensò bene di portarmi l’originale di un volantino che aveva
trovato nell’archivio di suo padre Italo, nativo di Lugo Vicentino,
attivo nella resistenza nella zona di Isola della Scala (VR). Proprio in
quella zona Italo Valpiana aveva diffuso il volantino in questione, stampato dall’ Associazione “San Marco par forza” –Unione autonomista delle Tre Venezie- contenente proposte che anticipano di oltre quarantaanni i temi che sarebbero esplosi negli anni ottanta e che non hanno ancora trovato soluzioni concrete. Ecco i punti più significativi del programma dell’Associazione:
1) Autonomia e indipendenza di tutte le terre di San Marco;
2) Niente separatismi ma una “Confederazione di Repubbliche o Regioni” come la Svizzera;
3) L’epoca dei partiti è superata. Il movimento “San Marco par forza” deve rimanere un movimento al di fuori e al di sopra dei partiti;
4) Rinnovare tutti gli uffici pubblici e farli funzionare con personale veneto o, quanto meno, che abbia affinità di carattere e di sentimenti con il nostro popolo;
5) Il lavoro, il sudore e i risparmi della nostra laboriosa gente non vanno sperperati per sostenere organismi inutili e dannosi.
Il volantino si chiude con “Viva San Marco!...San Marco par forza…!” che sicuramente provocherà in tanta gente un’ emozione straordinaria, siamo, ripeto nel 1945…
E, approfittando della tribuna del Vostro giornale, chiedo ai lettori, c’è qualcuno che ha notizie in merito alla presenza nel territorio veneto di gruppi o di singoli attivisti di questa associazione ?
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