Visualizzazioni totali
venerdì 29 novembre 2013
La Popolare di Vicenza disdetta i contratti di lavoro aziendali
Da IL GIORNALE DI VICENZA
La Popolare di Vicenza disdetta i contratti di lavoro aziendali
VICENZA. La Banca Popolare di Vicenza ha dato formale disdetta dei contratti di lavoro in vigore, a partire dal 28 febbraio 2014. L’Istituto spiega di aver «avviato, sin da ottobre 2012, un confronto negoziale con il sindacato per la revisione e l’ammodernamento della contrattazione aziendale, connotata dalla presenza di norme ormai obsolete. Non avendo raggiunto alcuna intesa con i sindacati negli ultimi 12 mesi, anche alla luce delle prospettive di crescita la Banca ritiene indispensabile definire un percorso connotato da tempi certi» e pertanto «si è ritenuto necessario dare formale disdetta ai contratti in essere, al pari di quanto già effettuato dalla maggior parte dei gruppi bancari italiani, definendo un lasso di tempo congruo per arrivare a soluzioni condivise».
La reazione sindacale però è dura: «Oltre 5mila dipendenti del gruppo saranno privi di qualsiasi regola e tutela contrattuale aziendale. Si tratta - commenta Pier Luigi Ledda, segretario nazionale della Fiba - di un atto gravissimo, con il quale la banca Popolare di Vicenza getta la maschera e si rivela una matrigna per tutti i suoi dipendenti. I lavoratori e le organizzazione sindacali sapranno reagire a questa provocazione con grande forza, fermezza e determinazione».
La Banca Popolare di Vicenza, ricordando di aver sempre «tutelato i livelli occupazionali, in una situazionale congiunturale ancora difficile», sostiene invece che «in uno scenario competitivo sempre più complesso e connotato da profonda crisi economica» è necessario «un processo di revisione della contrattazione, anche in considerazione degli obiettivi di crescita del gruppo».
La reazione sindacale però è dura: «Oltre 5mila dipendenti del gruppo saranno privi di qualsiasi regola e tutela contrattuale aziendale. Si tratta - commenta Pier Luigi Ledda, segretario nazionale della Fiba - di un atto gravissimo, con il quale la banca Popolare di Vicenza getta la maschera e si rivela una matrigna per tutti i suoi dipendenti. I lavoratori e le organizzazione sindacali sapranno reagire a questa provocazione con grande forza, fermezza e determinazione».
La Banca Popolare di Vicenza, ricordando di aver sempre «tutelato i livelli occupazionali, in una situazionale congiunturale ancora difficile», sostiene invece che «in uno scenario competitivo sempre più complesso e connotato da profonda crisi economica» è necessario «un processo di revisione della contrattazione, anche in considerazione degli obiettivi di crescita del gruppo».
mercoledì 27 novembre 2013
IL SECOLO DELLA SCUOLA D’INCISIONE ALL’ACCADEMIA DI VENEZIA
IL SECOLO DELLA SCUOLA D’INCISIONE ALL’ACCADEMIA DI VENEZIA
GALLERIA MEDUSA ESTE (PADOVA)
Il 30 novembre 2013 alla Galleria Medusa di Este, lo stampatore Diego
Candido Cattarin celebra l’anniversario della riapertura del presso l’Accademia di Venezia, nel 1912 , fu
affidata la cattedra al bolognese Emanuele Brugnoli.
E’ singolare che la mostra sia allestita da chi con pazienza e attenzione si è dedicato a questa professione,
e non solo, sia capace di esporre stampe d’arte che rendono l’idea di artisti che hanno fatto scuola a
Venezia. E’ un miracolo poter godere, in questa martoriata terra, i segni della sua storia, nella pratica
dell’arte incisoria talvolta snobbata dagli esperti del settore, ma di grande professionalità. Incidere significa
coniugare tecnica e talento, esperienza e progettualità, processo che implica il connubio sì degli artisti e del
gallerista, in questo evento Ugo Albanese, ma anche della tradizione tramandata dalla bottega d’arte dello
stampatore Diego Candido Cattarin.
Nei 20 anni in cui Emanuele Brugnoli tenne la cattedra d’incisione all’Accademia di Venezia, era attivo
Fabio Mauroner . Veneziano di adozione, nato nel 1884 a Tissano del Friuli da famiglia di origine nobiliare,
già nel 1905 è nella città lagunare, dove condivide con Modigliani un appartamento di fronte alla chiesa
di S. Sebastiano; infatti, si ritraggono a vicenda in due ritratti; Mauroner viaggiò molto e negli U.S.A. fu in
contatto con artisti come Whistler, Roth, Arms.
Durante il primo decennio del primo dopoguerra Giovanni Giuliani fu assistente di Brugnoli e nel 1932 viene
chiamato all’Accademia, e sarà titolare dal 1938 al 1959. In quasi un trentennio d’insegnamento, maturò
un’esperienza notevole nel campo dell’acquaforte, della vernice molle e dell’acquatinta, importantissima
per lo sviluppo e la continuità di quest’arte. Notevole è la produzione grafica di Giovanni Giuliani, in
particolare le opere dedicate al paesaggio della laguna, allora in costruzione, lo scavo del Rio Nuovo, il
rifacimento del Ponte degli Scalzi e dell’Accademia , del polo industriale di Porto Marghera, del ponte della
Libertà; i suoi allievi saranno famosi incisori: Giovanni Barbisan, Virgilio Tramontin, Bianchi Barriviera e poi
Cesco Magnolato e Mario Guadagnino .
Guido Balsamo Stella nasce a Torino nel 1882, ma già nel 1896 è nella città lagunare, dove risiede il secondo
marito della madre. Sin da prima del conflitto mondiale frequenta il gruppo di Ca’ Pesaro, poi esilia in Svezia
e nel 1919 rientra in Italia. Balsamo Stella è a Monza, dieci anni dopo, dove dirige l’importante Istituto
Superiore per le Industrie Artistiche, e dal ’36 quello d’Arte di Venezia, in quell’anno ritorna alla Biennale
d’Arte, con l’incisione Diluvio , e così nella successiva la XXI, con due lavori in vetro inciso alla mola, Orione
e Ruscello. Nel 1939 partecipa alla III Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e, due anni dopo, muore
improvvisamente ad Asolo (Treviso).
Giovanni Barbisan è di una generazione successiva a questi grandi maestri, nato a Treviso nel 1914, a
diciassette anni già frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia, e inizia la propria ricerca grafica sotto la
guida di Giovanni Giuliani e di Virgilio Tramontin, dopo l’interruzione bellica, perfezionò il suo linguaggio
segnico, sciolto nella particolare luminosità che l’ha reso uno dei maggiori acquafortisti italiani della
seconda metà del Novecento.
Virgilio Tramontin, nato a S. Vito al Tagliamento (Pordenone) nel 1908, si avvicina all’arte incisoria
frequentando la Scuola di Incisione dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, e dal 1952 è assistente di
Giovanni Giuliani. Si spegne a tarda età nel 2002, una lunga vita vissuta con un tratto da “gentiluomo”,
pacata, ma aperta e ricca sul piano intellettuale, contrassegnata da vari interessi culturali fino al rapporto
con Pasolini, suo estimatore che lo coinvolse in alcune importanti iniziative legate al recupero del
patrimonio culturale friulano.
Il percorso nella storia della grafica d’arte veneziana, si conclude con le poetiche incisioni di Guerrino
Bonaldo (1941) e di Livio Ceschin(1962) , caratterizzate da tratti panteisti; infatti, notevole è l’affinità dei
due artisti contemporanei con lo stile di Barbisan, non solo appartengono a tre generazioni successive
l’una all’altra, ma anche nascono e vivono nel trevigiano. Barbisan era del capoluogo, Bonaldo risiede a
Zerobranco e Ceschin si è spostato di pochi chilometri dalla natia Pieve di Soligo, a Collalto.
Il Gallerista Ugo Albanese dichiara che il merito più grande di Diego Candido Cattarin: “è quello
di aver contribuito a far nascere in me la passione per questa bellissima forma artistica “; infatti,
lo stampatore trevigiano ma attivo a Venezia da più di sessant’anni ha fatto della sua vita un:”
tutt’uno con la creatività dell’artista... E’ per questo - afferma - che chi esegue materialmente l’incisione
non è che una faccia di una medaglia, l’altra è quella del grande artigiano che con le sue conoscenze e
capacità rendere possibile la nascita di questi miracoli”.
La mostra “Stamperia calcografica Venezia” inaugura sabato 30 novembre 2013 alle ore 17.00 presso la
galleria Medusa, via Giuseppe Garibaldi, 23 Este (Padova) e rimarrà aperta fino al 15 dicembre 2013
GALLERIA MEDUSA ESTE (PADOVA)
3 Allegati
Invito sabato 30 nov.2013.jpg
Giovanni Giuliani-Venezia.JPG
2 MB
Stamperia calcografica Venezia, una storia.doc
Candido Cattarin celebra l’anniversario della riapertura del presso l’Accademia di Venezia, nel 1912 , fu
affidata la cattedra al bolognese Emanuele Brugnoli.
E’ singolare che la mostra sia allestita da chi con pazienza e attenzione si è dedicato a questa professione,
e non solo, sia capace di esporre stampe d’arte che rendono l’idea di artisti che hanno fatto scuola a
Venezia. E’ un miracolo poter godere, in questa martoriata terra, i segni della sua storia, nella pratica
dell’arte incisoria talvolta snobbata dagli esperti del settore, ma di grande professionalità. Incidere significa
coniugare tecnica e talento, esperienza e progettualità, processo che implica il connubio sì degli artisti e del
gallerista, in questo evento Ugo Albanese, ma anche della tradizione tramandata dalla bottega d’arte dello
stampatore Diego Candido Cattarin.
Nei 20 anni in cui Emanuele Brugnoli tenne la cattedra d’incisione all’Accademia di Venezia, era attivo
Fabio Mauroner . Veneziano di adozione, nato nel 1884 a Tissano del Friuli da famiglia di origine nobiliare,
già nel 1905 è nella città lagunare, dove condivide con Modigliani un appartamento di fronte alla chiesa
di S. Sebastiano; infatti, si ritraggono a vicenda in due ritratti; Mauroner viaggiò molto e negli U.S.A. fu in
contatto con artisti come Whistler, Roth, Arms.
Durante il primo decennio del primo dopoguerra Giovanni Giuliani fu assistente di Brugnoli e nel 1932 viene
chiamato all’Accademia, e sarà titolare dal 1938 al 1959. In quasi un trentennio d’insegnamento, maturò
un’esperienza notevole nel campo dell’acquaforte, della vernice molle e dell’acquatinta, importantissima
per lo sviluppo e la continuità di quest’arte. Notevole è la produzione grafica di Giovanni Giuliani, in
particolare le opere dedicate al paesaggio della laguna, allora in costruzione, lo scavo del Rio Nuovo, il
rifacimento del Ponte degli Scalzi e dell’Accademia , del polo industriale di Porto Marghera, del ponte della
Libertà; i suoi allievi saranno famosi incisori: Giovanni Barbisan, Virgilio Tramontin, Bianchi Barriviera e poi
Cesco Magnolato e Mario Guadagnino .
Guido Balsamo Stella nasce a Torino nel 1882, ma già nel 1896 è nella città lagunare, dove risiede il secondo
marito della madre. Sin da prima del conflitto mondiale frequenta il gruppo di Ca’ Pesaro, poi esilia in Svezia
e nel 1919 rientra in Italia. Balsamo Stella è a Monza, dieci anni dopo, dove dirige l’importante Istituto
Superiore per le Industrie Artistiche, e dal ’36 quello d’Arte di Venezia, in quell’anno ritorna alla Biennale
d’Arte, con l’incisione Diluvio , e così nella successiva la XXI, con due lavori in vetro inciso alla mola, Orione
e Ruscello. Nel 1939 partecipa alla III Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e, due anni dopo, muore
improvvisamente ad Asolo (Treviso).
Giovanni Barbisan è di una generazione successiva a questi grandi maestri, nato a Treviso nel 1914, a
diciassette anni già frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia, e inizia la propria ricerca grafica sotto la
guida di Giovanni Giuliani e di Virgilio Tramontin, dopo l’interruzione bellica, perfezionò il suo linguaggio
segnico, sciolto nella particolare luminosità che l’ha reso uno dei maggiori acquafortisti italiani della
seconda metà del Novecento.
Virgilio Tramontin, nato a S. Vito al Tagliamento (Pordenone) nel 1908, si avvicina all’arte incisoria
frequentando la Scuola di Incisione dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, e dal 1952 è assistente di
Giovanni Giuliani. Si spegne a tarda età nel 2002, una lunga vita vissuta con un tratto da “gentiluomo”,
pacata, ma aperta e ricca sul piano intellettuale, contrassegnata da vari interessi culturali fino al rapporto
con Pasolini, suo estimatore che lo coinvolse in alcune importanti iniziative legate al recupero del
patrimonio culturale friulano.
Il percorso nella storia della grafica d’arte veneziana, si conclude con le poetiche incisioni di Guerrino
Bonaldo (1941) e di Livio Ceschin(1962) , caratterizzate da tratti panteisti; infatti, notevole è l’affinità dei
due artisti contemporanei con lo stile di Barbisan, non solo appartengono a tre generazioni successive
l’una all’altra, ma anche nascono e vivono nel trevigiano. Barbisan era del capoluogo, Bonaldo risiede a
Zerobranco e Ceschin si è spostato di pochi chilometri dalla natia Pieve di Soligo, a Collalto.
Il Gallerista Ugo Albanese dichiara che il merito più grande di Diego Candido Cattarin: “è quello
di aver contribuito a far nascere in me la passione per questa bellissima forma artistica “; infatti,
lo stampatore trevigiano ma attivo a Venezia da più di sessant’anni ha fatto della sua vita un:”
tutt’uno con la creatività dell’artista... E’ per questo - afferma - che chi esegue materialmente l’incisione
non è che una faccia di una medaglia, l’altra è quella del grande artigiano che con le sue conoscenze e
capacità rendere possibile la nascita di questi miracoli”.
La mostra “Stamperia calcografica Venezia” inaugura sabato 30 novembre 2013 alle ore 17.00 presso la
galleria Medusa, via Giuseppe Garibaldi, 23 Este (Padova) e rimarrà aperta fino al 15 dicembre 2013
martedì 19 novembre 2013
Appello a Luciano Franceschi di interrompere subito il suo digiuno ad oltranza!
Appello a Luciano Franceschi di interrompere subito il suo digiuno ad oltranza!
Purtroppo quello che si temeva, alla fine è successo. Luciano Franceschi, l'indipendentista veneto, membro del Parlamento Veneto e Ministro ancora in carica alle questioni monetarie venete, dopo il tentativo di "sequestro" del direttore della BCC di Campodarsego, finito accidentalmente nel ferimento di quest'ultimo, ha silenziosamente messo in atto uno sciopero della fame per raggiungere gli stessi obiettivi: indurre il sistema bancario ad una trattativa con l'imprenditoria veneta e denunciare lo stato di colonizzazione attuato dall'Italia sulla Venezia.
Da giovedì scorso, in gran silenzio, Luciano Franceschi è stato trasferito dal carcere Due Palazzi di Padova all'ospedale cittadino per tenere dotto controllo il suo grave stato di salute.
Franceschi non contesta solo il sistema bancario e lo Stato italiano ma anche le politiche pseudo-indipendentiste dei venetisti che illudono sulla possibilità di ottenere la libertà e sovranità veneta attraverso la contorta e contraddittoria legalità italiana. Il suo motto politico è sempre stato: "l'indipendenza non si chiede ma si esercita".
Franceschi è membro del Parlamento Veneto che ha sede a Spresiano e Ministro ancora in carica alle Politiche Monetarie Venete.
Albert Gardin, presidente del Governo Veneto ha mandato oggi un messaggio a Franceschi perché voglia interrompere il suo digiuno, assicurandolo che i suoi obiettivi sono negli impegni del Governo Veneto e che il suo conflitto processuale con la BCC sarà avocato, per competenza giuridica e territoriale, dalla Corte di Giustizia Veneta che istruirà il processo: "Luciano Franceschi contro il sistema bancario italiano e la politica antiveneta dello Stato italiano".
Il Governo Veneto, come ama direvFranceschi, non chiede il ritorno all'indipendenza veneta, ma la esercita!
Venezia 19.11.2013
Albert Gardin
Presidente del Governo Veneto
Presidenza del Governo Veneto
Via Pio X, 6
31127 Spresiano
lunedì 18 novembre 2013
Wow, la macchina inventata a Este per depurare l'acqua a Fukushima
Wow, la macchina inventata a Este per depurare l'acqua a Fukushima
L'ingegnere Adriano Marin ha creato Wonderful Water in un garage per pulire gli atomi radioattivi e i fanghi
http://www.gazzettino.it/NORDEST/PADOVA/adriano_marin_fukushima_acqua_pulita_este/notizie/361934.shtml
domenica 17 novembre 2013
Luciana Peretti Artista ci ha lasciati.
Luciana Peretti ci ha lasciato, ha lasciato un grande vuoto. Oggi la sua "Scaletta 62, la Saletta Cornaro, lo scrigo di belle e importanti mostre è rimasta chiusa. Non mi era mai successo di vedere la porta chiusa, di non trovare pittori, poeti, attori, musici, fotografi, incisori, tutti a godere della sua inesauribile ospitalità. Ci ha lasciati sorridente, un mese fa recitai questo nel suo Studio Galleria: http://www.youtube.com/watch?v=89H8Jg6QgIo , era Domenica il 5 ottobre 2013 nulla ci hai fatto intuire che di li a pochi giorni ci avresti lasciata.. Tre giorni dopo sei stata catturata dal male che non ti ha dato scampo. Ti dedico queste belle righe. Ora orfani tutti ci sposteremo in altro luogo per continuare a ricordarti noi che Ti abbiamo conosciuta e amata. Onore a Luciana Peretti Artista che ha lasciato anche il suo libro “VICENZA CITTà SENZ'ANIMA” della Collana: ZETA GREEN:
Qui
http://www.arteitaliana.org/peretti-luciana/
Non pochi gli scultori, pittori, artisti di teatro e di penna ancor famosi, nell'urbe lavorarono in passato; oggi pure quel seme non è morto ... .'
vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvPeretti Luciana nasce a Vicenza opera in Veneto nella specifica di Corrente figurativa Corrente astratta . Luciana Peretti nasce a Bassano del Grappa (VI), viveva e lavorava a Vicenza. Pittrice, incisore, scrittrice. Promotrice culturale, critico d’arte.
Le opere rappresentano studi di volti, maschere, cavalli, un genere figurativo simbolico-espressionista, con frammentazione dell’atmosfera. Luciana Peretti catturava l’energia del movimento, colori accesi ed evidente geometrismo. Simbolismo astratto concettuale che racchiudeva svariate tematiche.
Le incisioni riportano motivi mitologico-surrealisti-simbolici-decorativi di colore mero, seppia e tutte le gamme della stampa lito-calcografica (acqueforti, acquatinta, puntesecche, litografie su zinco). Figure basate su movimento e frattura spaziale, stampate su carta litografica.
Motivi mitologici, ispirati a racconti, balletti celebri le linoleografie incise e colorate a tempera.
Le opere più recenti si basano su ricerche minimaliste, i collage sono realizzati con carta, velina, cartoncino, polistirolo, tela, colla, vernice, bastoncini, puntine, chiodi, semi, petali, bottoni, ecc. Laureata in materie letterarie con indirizzo artistico presso l’Università di Padova in cui avevA frequentato due corsi di storia dell’arte del prof. Semenzato e uno di estetica di Viscidi. Appassionata al disegno con pastelli e gessetti oleosi, sanguigna e carboncino ha approfondito tecniche di acquarello e stampa su matrici in cartone gessato e linoleum. Realizzava dipinti ad olio, ad acrilico, collage su cartone e incisioni su zinco e gomma. L’ispirazione tratta da temi epico-storici oltre che in poemetti si riscontra sovente in alcune esecuzioni pittoriche e grafiche. Le opere dell'artista Luciana Peretti fanno parte di collezioni private e pubbliche, si trovano in Italia principalmente nelle città : Veneto - Emilia Romagna - Toscana - Friuli - Liguria - Campania - Lombardia. In Europa: Austria (Vienna) - Germania (Amburgo) In America: Stati Uniti - Argentina. Esponeva le sue opere in personali e collettive dal 1974, ha vinto premi di pittura e grafica partecipando a concorsi in diverse città Italiane.
Luciana Peretti ha sostenuto uno stage semestrale come disegnatrice e modellista presso la ditta di ceramiche La Diana di Vicenza realizzando disegni, rilievi e bozzetti.
Ha frequentato l’atelier di Giuliano Bonello a Padova, di Giuseppe Mannato e la stamperia litografica di Giuliano Busato a Vicenza per puntasecca e acquaforte.
Ha partecipato ad un corso di affresco del pittore Dario Zausa presso lo Studio 62 di Vicenza. Ha ottenuto il riconoscimento:
- Accademia di San Marco (NA) - Accademia Urania per il Veneto.
Numerose sono le recensioni su riviste, quotidiani e book. L'artista Peretti è stata intervistata per Bassanonet. Luciana collabora con diversi circoli culturali. Nel 1984 Luciana Peretti ha fondato con altri sei pittori il circolo culturale 'Studio 62' che ha poi gestito da sola dal 1985. Era Presidente dell’Associazione culturale 'Scaletta 62', sede di proposte e avvenimenti culturali di Vicenza, seguita nel 1999 allo Studio 62. Nel 2006 si è aggiunta alla Scaletta 62 la Saletta E.L. Cornaro.
Hanno scritto sull'artista Luciana Peretti i critici:
Salvatore Maugeri - Roberto Melli - Giuliano Bonello - Antonio Zanellato - Paolo Rizzi - Giorgio Segato - G. Cassio - Fazzia - Piero Franceschetti - Aldo Lucchetti - Anisa Baba Bressan - Stefano Ebert - Fiorenzo Rizzetto - Giuliano Menato - Arcangelo Persano - Lia Pinelli Pontello - Gianni Giolo - Michela Mussato - Maria Grazia Martina - Maria Lucia Ferraguti - Remo Schiavo - Graziella Zardo - Marica Rossi - Maurizia Veladiano - Laura Vicenzi.
Le recensione scritte per le opere dell'artista Luciana Peretti sono state pubblicate sulle riviste: Eco d’arte ’79 - Nuovi Orizzonti (NA) 1979 - Almanacco del Candelaio ’79 - La Zattera ’79 e ’80 - ArteTriveneta ’83 - Bolaffi ’83 - Il Giornale di Vicenza ’83 - ’84 e 2008 - La Rua - Il Corriere vicentino - Voci visentine ’84 - La voce dei Berici ’84 - Il Nuovo Ezzelino ’85 - Il Gazzettino ‘85 - Quatro ciacoe ’90 - La Galassia ’94 - Realtà Vicentina 1993, 1995, 1996, 2000 e 2002 - Il Gazzettino (PD) 2003 - La Domenica di Vicenza 2002, 2004 e 2008 - Exibart 2008 e Bassanonet 2009. _______________________________________________________________________________________ LA POETICA DI LUCIANA PERETTI - PENSIERO CRITICO
Luciana Peretti poetessa ed artista bassanese.
"… La sua attività poetica è documentata nelle raccolte "Tre di cuori" e "Melograno effimero" pubblicate entrambe dall’Editrice Veneta, quest’ultimo un libro artistico e corale creato con Livia Munari e con la figlia Michela Mussato, a sua volta artista fine e sensibile. Altre sue poesie sono contenute in "Farfalle Beat" edito da Brotto e in annuali "Quaderni di poesia". L’autrice ha pubblicato per Campanotto scritti inediti dedicati a Vicenza: "Città senz’anima" nel 2006 e "L’anima di Vicenza" nel 2007. Bellissima la sua immagine di una città spettrale che ritiratasi nei pressi del Lago di Fimon, mentre ascolta - d’anatre gli starnazzi e dei galletti / il canto - piange sconsolatamente il suo passato."
Laura Licenzi 2009
Descrizione del Libro di Luciana Peretti “VICENZA CITTà SENZ'ANIMA”
Collana: ZETA GREEN:
Non pochi gli scultori, pittori, artisti di teatro e di penna ancor famosi, nell'urbe lavorarono in passato; oggi pure quel seme non è morto ... .'
________________________________________________________________________________________ ANTOLOGIA CRITICA
"... La passione della Peretti per i versi in poesia e per le arti figurative, in particolare per la raffinatezza dell’incisione e per le tecniche sperimentali, si accostano in armonia in una produzione energica e vitale, in un’espressione che sembra voler fuggire al bianco della carta e che riaffiora in un’arte composita in cui le parole sembrano assumere colore e dimensione e i quadri parlano con voce di luna."
Laura Licenzi 2009
“… L’evoluzione di un’artista colta e aggiornata, capace di cogliere l’anima cangiante di una contemporaneità frastagliata e segreta, ... uno sviluppo in cui la ricerca diviene il fulcro di un procedimento creativo denso d’interrogativi e snodi formali di notevole efficacia espressiva”.
Maurizia Veladiano - 2008
"Nell'arcobaleno"
Olio su tela - cm 50x60
“Ritratti-collage che costituiscono le opere più recenti della pittrice vicentina”:
“Non si tratta, come si potrebbe credere, di un’operazione dadaista, un collage cioè realizzato secondo le leggi del caso per conseguire puri ritmi compositivi. Il ricorso a materiali altri non esclude il principio della composizione tradizionalmente intesa, anzi, persiste in quest’opera un’esigenza estetica presente in tutte le composizioni dell’artista. Con materiali poveri e di scarto: carte e cartoni di ogni tipo, ritagli di giornale, foto di rotocalco, Luciana Peretti fa rivivere momenti del vissuto legati a emozioni e ricordi”
Giuliano Menato - 2008
"Luciana Peretti creativa di lungo corso, presenta ora, accanto ad istallazioni di contenute dimensioni, dipinti e collage pieni di forza e di vitalità, dove permangono accenni delle figurazioni di sempre come i cavalli, ma dove a primeggiare sono le atmosfere della fiaba e la danza dei colori."
Marica Rossi - 2008
"Tre cavalli e nuvole" - 1998
"Percezione, emozione e ricordo delle cose viste si fondono in un’idea artistica di realtà, ove ad ogni emozione sensoria corrisponde un’analoga forma colore. … Il tema del cavallo, … incarna un ideale di libertà e bellezza che si è conservato nel tempo, ma la figura dell’animale, proiettata negli spazi liberi dei cieli, entra qui in un circuito cosmico di pura astrazione, all’interno del quale perde ogni connotazione naturalistica, caricandosi di valenze simboliche. Nel concepire la composizione vi è un esplicito richiamo al futurismo di Balla, laddove la plasticità che sorge dal pieno diventa il fondamento del dinamismo, e l’entusiasmo del fare si esprime attraverso una dinamica idealizzata della lotta e un’accesa policromia.
L’arte per la Peretti significa sempre qualcosa, non è un fatto puramente casuale. Con materiali poveri e di scarto: carte e cartoni di ogni tipo, ritagli di giornale, foto di rotocalco, ella fa rivivere, secondo un ordine mentale, momenti del vissuto, legati a emozioni e ricordi. L’effetto complessivo, per la vivacità del colore, elemento fondante che coagula gli elementi estranei, ha una corsività quasi graffitista, rende per dati sommari ma incisivi la fissità dell’immagine. I temi della gioia e del dolore, dell’incontro e della solitudine, soprattutto dell’incomunicabilità, interpretati da figure singole o accoppiate, si alternano in queste immagini che pongono assillanti interrogativi. …Ogni area pittorica all’interno del quadro è resa in modo ugualmente significativo, … ... La differenza cromatica indica lo spostamento motorio e direzionale delle figure evocate. Il quadro riunisce diverse prospettive che manifestano il dinamismo del soggetto. La lavorazione delle superfici acquista volume quando l’osservatore ricostruisce, a partire dagli elementi figurativi riconoscibili, l’insieme della rappresentazione. Insomma, una sapienza del fare che conferisce dignità artistica all’umiltà dei materiali. Una bella selezione di incisioni a puntasecca è degno corollario ai quadri dipinti. Confluiscono in esse molti motivi che costituiscono il vasto repertorio di immagini familiari all’artista. Figure della realtà e del sogno, del mito e della storia, e ancora dell’amato cavallo, rese con segno incisivo, ma vibrante."
Giuliano Menato 1983 - 2008.
Collezione dell'artista: "Paesaggio di sogno" - 2006
"I temi trattati sono molteplici, emergono in simboli del mondo quotidiano, degli eroi mitologici, dei personaggi circensi, di uomini viaggianti nella storia e nell’immaginario letterario e figurativo passato e attuale. … La tessitura paratattica degli elementi formali e simbolici, denotativi e connotativi, distingue il vuoto e il pieno, il bello e il brutto, l’amore e la morte, accosta senza pretesa di armonizzarla, la dualità della vita. L’artista infine rivaluta la forza rigeneratrice della natura, idealizza l’energia del cavallo, le ali, la musica, la libertà."
Maria Grazia Martina - 2002
"Gli oli di Luciana Peretti rappresentano varie sfaccettature dello spazio con colori vivaci campeggiati da cavalli liberi, soggetti preferiti della pittrice: nelle grafiche invece appaiono le diverse facce dell’umanità con tratti a volte primitivi o animaleschi; tutti comunque in lotta per la vita."
Michela Mussato - 2002
"L’obiettivo fondamentale della pittura della Peretti è quello di instaurare un’intima relazione tra l’occhio e la mano, in modo che questa registri con precisione e immediatezza ciò che esso percepisce. … I suoi cavalli sembrano balzare e erompere dal quadro, dando vita a una natura animata che infrange ogni vincolo e legame con la superficie che ti si libra davanti con un’icasticità esplosiva e altera che esalta e trascina con sé lo spettatore. Si resta affascinati da tanta vivezza e dinamicità del colore anche guardando le forme di quadri che suggeriscono una interpretazione metamorfica, baluginante, splendida e sfarzosa del reale. Tutto sembra muoversi, vibrare, amalgamarsi, inerpicarsi, avvolgersi su se stesso in una spirale trascendente e onirica ed esplodere in una vulcanica e prorompente simbologia che affascina e conquista.
Alla base dell’arte della Peretti si possono notare anche influssi di Aligi Sassu e di Renato Guttuso, ma la concitazione rapida e ricca di impeto espressivo del primo, quanto la forte tensione realistica del secondo sono lontane dalla sintesi stilistica audace e originale dell’arte della Peretti che la colloca tra le figure più rappresentative e significative della nostra arte contemporanea."
Gianni Giolo - 2000
“Cavalli ansiosi di volare come ippogrifi nel cielo della purezza dell’arte, di travalicare gli ostacoli, di esorcizzare quella parte di vita che più pesa nella loro tavolozza smagliante”
Anisa Baba Bressan
"Il mondo artistico di Luciana Peretti: una dimensione artistica che sconfina tra un ritmo geometrico - cubista astratto, linee di forza dinamiche-mentali-liriche, una compositiva che nasce sia dalla capacità di poter vedere al di là delle cose, sia dall'immaginazione magmatica di miriadi di colori ..."
Fiorenzo Rizzetto
"Il mondo artistico di Luciana Peretti: una dimensione artistica che sconfina tra un ritmo geometrico - cubista astrattoved una linea di forza dinamico - mentale e lirico - compositiva che nasce sia dalla capacità di poter vedere al di là delle cose, sia dall'immaginazione magmatica di miriadi di colori ..."
Fiorenzo Rizzetto
Mostre personali degli ultimi anni:
2010 - Vigardolo di Monticello Conte Otto (VI). Mostra collettiva di pittura dal 30 gennaio al 7 febbraio 2010 Pittori della Scaletta 62, Presenta la Prof. Luciana Peretti. L'artista Luciana Peretti presente con le sue opere presso Chiesetta dell'Assunta, Vigardolo di Monticello Conte Otto (VI). Orari da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 19.30. Sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30.
2009 - VICENZA: Scaletta 62, Associazione culturale Palazzo Malfatti, centro storico - SABATO 23 MAGGIO ORE 17.00 mostra collettiva People, la prof. Luciana Peretti presenta gli artisti : Luca De Gaspari - Giorgio Distante - Santina Pellizzari - Andrea Scalco - Marilena Zoccarato. Al termine: il poeta Roberto Bettero commenta le poesie della poetessa Elena Santi Bullo. - SABATO 30 MAGGIO ORE 17.00 incontro con i poeti veneziani Giovanni Turra Zan e Silvia Zoico con letture di poesie contemporanee dai loro libri: “Stanze del viaggiatore virale” e “Pollice verde”. Si raccolgono poesie dedicate ai familiari SABATO 6 GIUGNO ORE 17.00 La prof. Luciana Peretti ha analizzato l’ultima pubblicazione: “Quando il cuore batte della scrittrice Vittorina Dal Santo” In mostra dal 23 maggio al 10 giugno 2009 presso la Saletta Cornaro C.trà P.ta S. Lucia, 62 Vicenza Tel: 0444/505390 e-mail: michelalia©tele2.it 2001 - Scaletta 62, Scuola Media Marsilio (PD). 2002 - Centro musica (VI). 2006 - Frame Garden alla Scaletta 62 (VI). - Hotel Victoria (VI). - Corpo di guardia della Torre degli Ezzelini Bassano del Grappa (VI). - Galleria Primopiano Artestudio. - Al Portego Cittadella (PD). - locanda Al Capitano Cittadella (PD). - Banca Nazionale del Lavoro di Cittadella (PD). 2008 - Assicurazione Cittadella (PD) e Spazio Espositivo TeatroBerga (VI). Mostre collettive degli ultimi anni: - 2006, Studio L (VI). - Villa Thiene Quinto Vicentino (VI) .- Centro Palladio (VI) e Festa di Santa Lucia androne Palazzo Malfatti (VI) 2007. - Cooperativa Insieme (VI). - Municipio di Minerbe (VR). - Centro Palladio (VI). - Fiera di Sant’Anna di Dueville (VI). - Castello inferiore di Marostica (VI). - Mail Art alla biblioteca di Breganze (VI). - Spazio Espositivo TeatroBerga 2008. Mostre personali di Luciana Peretti: Galleria “La Vittoria” Dolo (VE) 1975, Banca d’Italia (VI) 1976, Galleria Piovese Piove di Sacco (PD) e Trattoria Scudelletta Barbarano Vicentino (VI) 1977, Galleria Al Corso Palazzo Bonin (VI) 1978, Ristorante Al Santo (PD) 1979, Hotel Smeraldo Abano Terme (PD) 1980, Galleria “Bacchiglione” (VI) e Caserma Ederle 1981, Villa Cordellina 1982, Studio 62 e fiera del rosario a Sandrigo (VI) 1985, ‘86 e 1990, Motel Agip (VI) 1986, Stamperia Busato (VI), Banca Nazionale del Lavoro di Cittadella e Ente fiera (VI) 1988, Il Caffetin Nove (VI) 1990, Studio in Via Borella (VI) 1993, Studio 62 e Banca Nazionale del Lavoro di Cittadella (PD) 1994, Villa Cita Montecchio Precalcino (VI) 1998, Scaletta 62 e Biblioteca di Pozzonovo (PD) 1999, Scaletta 62 2000, Scaletta 62 e Villa Thiene Quinto Vicentino (VI)
La prima collettiva di Luciana Peretti risale al 1974 presso la Banca d’Italia (VI) successivamente le sue opere sono state esposte presso:
Piove di Sacco (PD) 1975, la Galleria “Lo Scorpione” (VI), Villa Simes (PD) e Maschio Angioino (NA) 1979, Lerino (VI) 1980, Galleria Bacchiglione (VI) Lo Scorpione (VI) e Studio R (VI) 1981, Villa Simes Piazzola sul Brenta (PD), Galleria Lo Scorpione (VI) e fiera del rosario Sandrigo (VI) 1983, Studio 62 dal 1984 al 1995, Studio R (VI) 1983 ’84 e ‘85, Biblioteca di Sandrigo (VI) e Caserma Ederle (Vi) 1984, Studio 62, Fiera del Rosario di Sandrigo (VI) e Carmignano di Brenta (PD) 1986, Studio 62 e biblioteca di Sandrigo (VI) 1987, Studio 62, Ente Fiera (VI) e Galleria Bacchiglione (VI) 1988, Studio 62 e Scuola elementare di Ponte di Brenta (PD) 1989; Studio 62, La Galassia (VI), Galleria Il Bacchiglione (VI) e S. Giacomo (VI) 1990, Studio 62, Municipio di Piazzola sul Brenta (PD), fiera del rosario di Sandrigo (VI) e Vicenza Arte 1992, Piazzola sul Brenta Chiesetta del Temanza (PD) 1993, Villa Monza Dueville (VI), Sala Filarmonica di Camposampiero (PD) 1994, Confronti a Piazzola sul Brenta (PD), Studio 62, Galleria Vincenzo Da Castuo di Pola e Artiste in collezionismo Albignasego (PD) 1996, Abano Terme (PD), Montegrotto (PD), Scuola elementare Donzella di Adria (RO) Il Caffetin di Nove (VI) e chiesetta di San Rocco di Este (PD) 1997, Basilica Palladiana (VI), Fiera di Mandriola (PD), Biblioteca di Quero (TV), Biblioteca di Resana (TV), Cittadella (PD), Arte fiera di Venturina (Toscana), Montegrotto in piazza (PD), Fiera di Dueville (VI), Fiera Contarina (PD) e Trastevere in Arte (VI) 1998, Studio L (VI), Scaletta 62 e Trastevere in arte (VI) 1999, Studio L (VI), Scaletta 62, Trastevere in arte (VI), Abano (PD), Montegrotto (PD) e Piove di Sacco (PD) 2000, Scaletta 62, Studio L (VI), Villa Thiene di Quinto vicentino (VI), Galleria Nuova Mestre e Agriturismo Mandriola di Albignasego (PD) 2001, Scaletta 62, Studio L (VI), Basilica Palladiana (VI) e Trastevere in arte (VI) 2002, Scaletta 62, Studio L (VI), Trastevere in arte (VI), Galleria Palazzo Pengo Bassano, Arte fiera (PD), Galleria “La Cantina” Latisana (UD), Casa dell’arte Mestrino (PD), Artiste in collezionismo (PD), Fiera (PD), Arzignano in piazza (VI), Soave in piazza (VR) e Basilica palladiana (VI) 2003, Scaletta 62, Studio L (VI), Artiste in collezionismo ad Albignasego (PD), Villa Camerini Mossano (VI), chiesetta dei Ferri (PD), Torresino Cittadella (PD), Basilica palladiana (VI), Trastevere in arte (VI) e Villa Caldogno Caldogno (VI) 2004, Trastevere in arte (VI), Scaletta 62, Albignasego (PD), Mandriola (PD), Basilica Palladiana (VI), Palazzo Monza Dueville (VI), Studio L (VI) e Villa Trissino Sandrigo (VI) 2005, Chiesetta dei Feri (PD), Centro Palladio (VI), Gaya (VI) e XXV festa di Mezzavia (PD)
Ha vinto premi di pittura e grafica partecipando a vari concorsi nel vicentino, in Italia, all’estero, quali ad esempio:
- Premio Rudella di Montecchio Precalcino (VI) e 2° Premio Moretto (BS) 1975,
- 2° Premio Fogazzaro (VI) 1979 - Il 3° Premio Regione Veneto (VI) 1979 - 3° Premio Toscana '79, Oscar Scorpione (VI) ’79 - Il Premio Montecatini (FI) '79 - 3° Premio Cammarano 1980, Oscar Fogazzaro 1980 - 2° Premio ex equo Regione Veneto (arte religiosa Bacchiglione), - 2° e 3° Ezzelino da Romano 1983 e '84 - 2° Grand Prix Mediterranee (Viareggio) '83 - Premio per la grafica al Grand Prix Mediterranee (Viareggio) 1984 - Segnalazione per la grafica nella chiesetta di San Giacomo (VI) 1984 - Romano d’Ezzelino 1986 - Premio Arcella (PD) 1986, - Ponzano Veneto (PD) 1986 - Segnalazione per la grafica a Romano d’Ezzelino (VI) 1988 - 3° Premio Colli Euganei di Montemerlo (PD) 1991 - Premio Arcella (PD) 1991 - 3° Premio città di Este (PD) per la grafica 1994 - Segnalazione al premio di pittura di Ponte di Barbarano (VI) - 1° premio ex aequo per la grafica a Rosà (VI) - Lione, Nove, Montorso, Romano d’Ezzelino, Este, Napoli. |
Le opere di Peretti Luciana
http://www.arteitaliana.org/peretti-luciana/
Scomparsa Luciana Peretti Grande Artista in Vicenza .
Renato De Paoli
Tutti gli artisti che la conobbero sentono già la sua mancanza
Quante volte ci ha ospitato? Innumerevoli con il estro allegro gioviale gratuito. Doveva organizzare un'latra mostra la prossima settimana. Ora sarà in suo onore e ricordo.
Ecco la presentazione dell'Iliade in lingua veneta nella sua preziosa Scaletta 62.
|
12:30 (2 ore fa)
| |||
Ieri nel pomeriggio è scomparsa l'amica Luciana Peretti, artista e scrittrice vicentina, animatrice della Scaletta 62, luogo d'incontro per artisti della sua città , delle Venezie e d'Europa, ha dato al mondo un segno tangibile della presenza femminile nell'arte contemporanea.
Laureata in lettere, ha coniugato la sua passione per la pittura e la scrittura, producendo testi di critica d'arte e poetici, collaborando con case editrici e artisti diventati famosi, cui ha dato la prima occasione, con la sua signorilità di sempre .
Luciana Peretti ha dato forma all'idea che gli esseri umani possano condividere progetti e speranze; ha creato il sogno del salotto letterario aperto al mondo, senza paraventi o divisorio alcuno; ha offerto a tutti coloro che l'hanno conosciuta di volare liberi
Il funerale sarà martedì nella chiesa Araceli di Vicenza alle 14.45
Quante poesie quanti poeti, quanti attori recitarono ospiti suoi.
Qui Manuzzato alla Scaletta 62
http://www.youtube.com/watch?v=mQv8uuY7GNs
Qui Elena alla scaletta 62
http://www.youtube.com/watch?v=5apjU79c1Tc
http://www.youtube.com/watch?v=JNkhzPKAaqM
Quante poesie quanti poeti, quanti attori recitarono ospiti suoi.
Qui Manuzzato alla Scaletta 62
http://www.youtube.com/watch?v=mQv8uuY7GNs
Qui Elena alla scaletta 62
http://www.youtube.com/watch?v=5apjU79c1Tc
http://www.youtube.com/watch?v=JNkhzPKAaqM
mercoledì 13 novembre 2013
Sunia e la famiglia marocchina divisa (+playlist)
http://www.youtube.com/v/2-buyHNST-A?version=3&list=UUQ7QLR8hgvKue3P5it6N_yA&showinfo=1&feature=share&autohide=1&autoplay=1&attribution_tag=nl48sXy7MsWW7nsdmb0oBg
martedì 12 novembre 2013
sabato 9 novembre 2013
La centrale in Slovenia, a 100 chilometri da Trieste, ha subito un guasto importante
La centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, a 100 chilometri da Trieste, ha subito un guasto importante. Si sono rotte cinque delle 121 barre contenenti uranio che compongono il nocciolo del reattore. EstOvest ha sentito i responsabili dell'Agenzia per la sicurezza nucleare del governo sloveno e gli attivisti di Greeanpeace che chiedono la chiusura dell'impianto atomico.
mercoledì 6 novembre 2013
SCOMPARSO STEFANO OLIVIERI DA NOGRA, FRATELLO DELL'EX SINDACO.
http://primoweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3341%3Anogara-dal-pomeriggio-sommozzatori-in-azione-nel-tartaro-mentre-continuano-le-ricerche-di-stefano-olivieri&catid=13%3Acronaca&Itemid=53
Sono in azione i sommozzatori a Nogara lungo le sponde del Tartaro, vicino alla casa di Stefano Olivieri, fratello dell'ex sindaco Oliviero Olivieri, scomparso da ieri alle 11.
Le ricerche dell'uomo, continuate ieri e stanotte dai carabinieri, dagli uomini della Protezione civile, dagli operatori del Consorzio di bonifica Veronese e da tanti semplici cittadini che si sono divisi in squadre per battere tutto il territorio, fino ad ora, alle 16,30 di oggi, non hanno dato risultati.
Stefano si è allontanato da casa vestito con una tuta, senza documenti e portafogli. Lasciando la moglie ed i due figli, oltre al fratello, nella disperazione. Non esiste un motivo che possa giustificare quest'assenza prolungata. L'uomo era benvoluto da tutti, una persona corretta e gentile, integrata nella vita sociale ed in quella parrocchiale del paese, senza problemi economici o di famiglia. Operaio da anni alla Coca Cola di Nogara.
Ieri, sono iniziate anche le ricerche lungo il corso del torrente Tartaro che scotte a poche centina di metri dalla casa dell'uomo, anche se in quel punto l'acqua non è certo profonda. Aòl lavoro sono i sommozzatori dei vigili del fuoco di Verona. La speranza, di tutto il paese, è di ritrovare presto Stefano sano e salvo.
Navi a Venezia .. ci guadagna Roma..
Perché le decisioni sulle navi in laguna vengono prese dai Ministri di Roma?
Il rapporto tra Venezia "liberata" dall'Italia e l'Italia è come quello tra gli abitanti di un quartiere periferico napolentano e la camorra. Anche Venezia deve pagare il pizzo alla Roma della mafia per continuare a sussistere.
Gran parte del patrimonio territoriale e monumentale veneziano è stato requisito dallo Stato italiano e pure i canali e la laguna appartengono a Roma.
Venezia appare come un detenuto agli arresti domiciliari, amministrata da un pappone che ne gode del patrimonio e delle ricchezze.
Albert Gardin
martedì 5 novembre 2013
Gli italiani processano ancora un Veneto: Luciano Franceschi
Questa mattina, 5.11.2013, nella mia responsabilità di Presidente del Governo Veneto, ho assistito presso il tribunale italiano di Padova alla prima udienza pubblica del processo contro il patriota Luciano Franceschi.
Il Governo Veneto riconosce nell'azione di Franceschi un valore di insorgenza patriottica veneta e rimane convintissimo che il ferimento di Pietro Gambarotto, direttore del Credito cooperativo di Campodarsego, sia stato assolutamente involontario.
Il Governo Veneto esprime perciò, come nel caso dei Serenissimi, la sua solidarietà all'azione dimostrativa messa in atto da Luciano Franceschi, azione con la quale il patriota voleva denunciare e condannare la politica di strozzinaggio messa in atto dallo Stato italiano e dalle sue banche.
Franceschi, coerentemente con le sue scelte politiche radicali, rifiuta la legittimità, la neutralità e l'obiettività del sistema giudicante che lo vuole processare, lo ha detto a chiare lettere all'inizio nella dichiarazione che ha tentato di leggere, subito censurata dal Presidente della corte perché ritenuta "non attinente al processo".
Il processo si tiene dunque praticamente a porte chiuse, un solo giornalista presente, Nicola Munaro del Corriere, e divieto alle televisioni di riprendere il dibattimento perché, secondo o giudici, il processo non avrebbe carattere "sociale". Anche al pubblico, come richiesto dall'avvocato difensore della "parte civile", è stato vietato di filmare gli evento: un processo in uno spirito da "cosa nostra"!
L'accusato si è presentato in aula in mutande e calzetti, coperto da un cappotto nero. Franceschi ha voluto così sottolineare che i Veneti, occupati da un sistema oppressivo e sfruttatore, sono ridotti "in mutande": una metafora politica calzante!
Il Tribunale italiano ha stabilito il calendario delle sue prossime udienze contro Franceschi: 14 febbraio 2014 (ore 10.30), 15 febbraio 2014 (9.00), 25 febbraio 2014 (ore 9.00).
Il Governo Veneto annuncia della prossime iniziative di sostegno a Luciano Franceschi e la costituzione di una Corte di giustizia veneta per giudicare la vicenda Franceschi come da lui richiesto al Governo Veneto.
Padova 5 novembre 2013
Albert Gardin
sabato 2 novembre 2013
SCRITE VENETE A VENEZIA
LETTERA APERTA ALLA GENT.MA ASSESSORE ALLA TOPONOMASTICA. Gent.ma Assessora Dr.ssa Tiziana Agostini , con tutto il rispetto possibile, non stiamo qui a disquisire sulla "n" o "m" anche se interessante a livello fonologico. E' chiaro che la lingua veneta ha caratteristiche ampiamente diverse dalla lingua italiana, anche se di comune ceppo. In realtà, a mio modo di vedere, è profondamente errato prendere a riferimento un documento scritto in italiano sgrammaticato (i Cattastici). Si identifichi per un momento con un cittadino veneziano del 1786: chi scriveva o pronunciava "parrucchetta", "terrà" "salizzada"?. In questo modo si crea una nuova lingua che non ha senso. Meglio, molto meglio, anzi obbligatorio prendere a riferimento il noto vocabolario stampato "Boerio", se desidera con alcune minime eccezioni consolidate e accettate a livello linguistico e dalla tradizione popolare. Mi dica gent.ma Assessore, ma lei per scrivere in italiano usa un vocabolario della lingua italiana o cos'altro?. Non è una questione politica, è solo una questione culturale, ammesso che esista una cultura veneta. Omologare, mistificare, sostituire, interpretare sono tutti esercizi che non possono essere accettati in un libero contesto. A meno che lei non consideri il veneziano ed il veneto sistemi linguistici secondari rispetto all'italiano standard: in questo caso ognuno può liberamente sostituire, calpestare, vezzeggiare perchè privo di propria dignità culturale. In quest'ultimo caso le confesso però che mi sento profondamento offeso e calpestato nella mia origine e cultura veneta. Per me la Venethia rappresenta una delle migliori culture al mondo dotata di immensa dignità derivata anche dalla sua millenaria storia. Cordialità
di: Nicola Busin
COMMEMORAZIONE DEI VENETI MASSACRATI DELLA GUERRA 1915/1918.
Vittorio Veneto - Piazza Giovanni Paolo I
Domenica 3 novembre 2013 - ore 11/12.30
COMMEMORAZIONE DEI VENETI MASSACRATI DELLA GUERRA 1915/1918.
"GLI AUSTRIACI ERANO NOSTRI FRATELLI, NON ERANO NOSTRI MEMICI!"
Domani, domenica 3 novembre 2013, dalle 11 alle 12.30, a Vittorio Veneto, nella Piazza Giovanni Paolo I, il Governo Veneto effettuerà una commemorazione delle centinaia di migliaia di giovani mandati al massacro dal Regno d'Italia nella guerra del 1915/1918.
Una cerimonia diversa e opposta nel significato a quelle false e fasulle che il regime effettua per mascherare la tragedia esaltando le "virtù eroiche" dei giovani veneti strappati alle loro famiglie, ai loro lavori per andare a fare carne da cannone per sporchi interessi di casa Savoia. La guerra 1915/18 non condotta nell'interesse dei popoli italiani, ma una mobilitazione criminale e forzata per accrescere il peso e il prestigio di chi si era impossessato con la prepotenza e l'inganno dell'Italia.
Non saremo sicuramente in molti ma la verità non aspetta le masse per fare giustizia.
La nostra manifestazione è un'accusa alla politica patriottarda, inculcata di forza nelle coscienze delle persone con celebrazioni "ufficiali" come quelle del 4 novembre o con la falsificazione della storia nei programmi scolastici imposti ai giovani.
Il nostro proclama è una rottura del silenzio sulla guerra 1915/18 imposto dal regime, un invito ad accostarsi alla storia in modo libero e non condizionato.
Ricorderemo il milione e oltre di vittime, militari e civili, prodotte da una politica criminale dei Governi "italiani"di allora; denunceremo le bugie perpetrate dal regime tricolore per giustificare e santificare la carneficina del 1915/18.
L'anno scorso per la stessa manifestazione a Vittorio Veneto siamo stati denunciati pretestuosamente per "manifestazione non autorizzata", accusa poi archiviata dal GUP di Treviso. Il procedimento giudiziario voleva evidentemente colpire surrettiziamente le idee e gli interessi veneti che affermiamo.
Ma noi andiamo avanti, verso il riconoscimento dei diritti veneti.
Venezia 2 novembre 2013
Albert Gardin
Presidenza Governo Veneto
Via Pio X, 6
Spresiano
X X X X X X X X X X X X X X X X
Comunicato stampa del 1 novembre 2013
Vittorio Veneto - Piazza Giovanni Paolo I
Domenica 3 novembre 2013 - ore 11/12.30
COMMEMORAZIONE DEI MASSACRATI DELLA GUERRA ESPANSIONISTA DEI SAVOIA
GLI AUSTRIACI NON ERANO NOSTRI NEMICI, ERANO NOSTRI ALLEATI!
Importante manifestazione commemorativa a Vittorio Veneto delle vittime della Guerra 1915/1918. Si tratta di una manifestazione nazionale veneta in controtendenza rispetto alle celebrazioni italiane del 4 novembre che esalteranno il scarificio "eroico" delle centinaia di migliaia di giovanissime vittime.
Domenica 3 novembre 2013 - ore 11/12.30
COMMEMORAZIONE DEI VENETI MASSACRATI DELLA GUERRA 1915/1918.
"GLI AUSTRIACI ERANO NOSTRI FRATELLI, NON ERANO NOSTRI MEMICI!"
Domani, domenica 3 novembre 2013, dalle 11 alle 12.30, a Vittorio Veneto, nella Piazza Giovanni Paolo I, il Governo Veneto effettuerà una commemorazione delle centinaia di migliaia di giovani mandati al massacro dal Regno d'Italia nella guerra del 1915/1918.
Una cerimonia diversa e opposta nel significato a quelle false e fasulle che il regime effettua per mascherare la tragedia esaltando le "virtù eroiche" dei giovani veneti strappati alle loro famiglie, ai loro lavori per andare a fare carne da cannone per sporchi interessi di casa Savoia. La guerra 1915/18 non condotta nell'interesse dei popoli italiani, ma una mobilitazione criminale e forzata per accrescere il peso e il prestigio di chi si era impossessato con la prepotenza e l'inganno dell'Italia.
Non saremo sicuramente in molti ma la verità non aspetta le masse per fare giustizia.
La nostra manifestazione è un'accusa alla politica patriottarda, inculcata di forza nelle coscienze delle persone con celebrazioni "ufficiali" come quelle del 4 novembre o con la falsificazione della storia nei programmi scolastici imposti ai giovani.
Il nostro proclama è una rottura del silenzio sulla guerra 1915/18 imposto dal regime, un invito ad accostarsi alla storia in modo libero e non condizionato.
Ricorderemo il milione e oltre di vittime, militari e civili, prodotte da una politica criminale dei Governi "italiani"di allora; denunceremo le bugie perpetrate dal regime tricolore per giustificare e santificare la carneficina del 1915/18.
L'anno scorso per la stessa manifestazione a Vittorio Veneto siamo stati denunciati pretestuosamente per "manifestazione non autorizzata", accusa poi archiviata dal GUP di Treviso. Il procedimento giudiziario voleva evidentemente colpire surrettiziamente le idee e gli interessi veneti che affermiamo.
Ma noi andiamo avanti, verso il riconoscimento dei diritti veneti.
Venezia 2 novembre 2013
Albert Gardin
Presidenza Governo Veneto
Via Pio X, 6
Spresiano
X X X X X X X X X X X X X X X X
Comunicato stampa del 1 novembre 2013
Vittorio Veneto - Piazza Giovanni Paolo I
Domenica 3 novembre 2013 - ore 11/12.30
COMMEMORAZIONE DEI MASSACRATI DELLA GUERRA ESPANSIONISTA DEI SAVOIA
GLI AUSTRIACI NON ERANO NOSTRI NEMICI, ERANO NOSTRI ALLEATI!
Importante manifestazione commemorativa a Vittorio Veneto delle vittime della Guerra 1915/1918. Si tratta di una manifestazione nazionale veneta in controtendenza rispetto alle celebrazioni italiane del 4 novembre che esalteranno il scarificio "eroico" delle centinaia di migliaia di giovanissime vittime.
Iscriviti a:
Post (Atom)