Gli italiani processano ancora un Veneto: Luciano Franceschi
Questa mattina, 5.11.2013, nella mia responsabilità di Presidente del Governo Veneto, ho assistito presso il tribunale italiano di Padova alla prima udienza pubblica del processo contro il patriota Luciano Franceschi.
Il Governo Veneto riconosce nell'azione di Franceschi un valore di insorgenza patriottica veneta e rimane convintissimo che il ferimento di Pietro Gambarotto, direttore del Credito cooperativo di Campodarsego, sia stato assolutamente involontario.
Il Governo Veneto esprime perciò, come nel caso dei Serenissimi, la sua solidarietà all'azione dimostrativa messa in atto da Luciano Franceschi, azione con la quale il patriota voleva denunciare e condannare la politica di strozzinaggio messa in atto dallo Stato italiano e dalle sue banche.
Franceschi, coerentemente con le sue scelte politiche radicali, rifiuta la legittimità, la neutralità e l'obiettività del sistema giudicante che lo vuole processare, lo ha detto a chiare lettere all'inizio nella dichiarazione che ha tentato di leggere, subito censurata dal Presidente della corte perché ritenuta "non attinente al processo".
Il processo si tiene dunque praticamente a porte chiuse, un solo giornalista presente, Nicola Munaro del Corriere, e divieto alle televisioni di riprendere il dibattimento perché, secondo o giudici, il processo non avrebbe carattere "sociale". Anche al pubblico, come richiesto dall'avvocato difensore della "parte civile", è stato vietato di filmare gli evento: un processo in uno spirito da "cosa nostra"!
L'accusato si è presentato in aula in mutande e calzetti, coperto da un cappotto nero. Franceschi ha voluto così sottolineare che i Veneti, occupati da un sistema oppressivo e sfruttatore, sono ridotti "in mutande": una metafora politica calzante!
Il Tribunale italiano ha stabilito il calendario delle sue prossime udienze contro Franceschi: 14 febbraio 2014 (ore 10.30), 15 febbraio 2014 (9.00), 25 febbraio 2014 (ore 9.00).
Il Governo Veneto annuncia della prossime iniziative di sostegno a Luciano Franceschi e la costituzione di una Corte di giustizia veneta per giudicare la vicenda Franceschi come da lui richiesto al Governo Veneto.
Padova 5 novembre 2013
Albert Gardin
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