Sono i nove i morti accertati, 28 i feriti di cui sette 7 in gravi condizioni: è questo per ora il bilancio ufficiale delle vittime del disastro ferroviario in Val Venosta, dove stamattina un treno di pendolari è stata travolto da una frana tra Laces e Castelbello vicino Merano, lo hanno annunciato, nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Provincia Luis Durnwalder e i responsabili dei soccorsi. L'intervento per il recupero di morti e feriti è terminato alle 12.20. Sul bilancio definitivo del disastro ferroviario in Val Venosta c'è comunque ancora qualche incertezza visto che alla sala operativa della protezione civile di Bolzano mancherebbero all'appello tre persone che quindi sarebbero disperse anche se sono in corso verifiche al riguardo.
Merano - (Adnkronos/Ign). Il convoglio è uscito dai binari verso le 9, tra Laces e Castelbello. Uno dei vagoni è finito in bilico sul greto del fiume Adige. All'origine del disastro una frana provocata da un tubo per l'irrigazione.
Nei soccorsi sono coinvolte 150 persone, tra le quali 18 ambulanze con a bordo cinque medici e una sessantina di infermieri e volontari. L'ultimo ferito è stato trasportato fuori dal treno alle 12.20.
Quello di oggi è il più grave incidente ferroviario in Italia dal giugno del 2009, quando alla stazione di Viareggio la fuoriuscita di Gpl da una ferrocisterna rovesciatasi dopo aver deragliato provocò un terribile incendio nel quale persero la vita 32 persone.
Nel gennaio del 2005, l'impatto fra due treni nel pressi di Crevalcore, vicino a Bologna, provocò la morte di 17 persone e il ferimento di diverse decine di altri.
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