ASCA) - Venezia, 20 gen - ''Da presidente della Giunta regionale, incoraggio' e sostenne una programmazione capace di anticipare e governare il cambiamento, individuando scelte e progetti che ancor oggi conservano la loro attualita'''. E' questo il passaggio centrale del ricordo pubblico che il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato ha dedicato, aprendo la prima seduta del 2011 dell'assemblea veneta, alla figura e all'operato di Carlo Bernini, presidente della Regione Veneto negli anni Ottanta, scomparso venti giorni fa.
Ruffato ha tratteggiato l'eredita' istituzionale, politica e culturale del secondo presidente nella storia della Regione Veneto, alla guida dell'esecutivo dal 1980 al 1989, dirigente nazionale della Dc, ministro dei trasporti a Roma in due dei governi Andreotti.
''In quest'aula - ha evidenziato Ruffato - il professor Carlo Bernini ha portato la sua esperienza di politico colto, di amministratore esperto e lungimirante. A quest'aula ha chiesto e ha ottenuto la fiducia e il sostegno per guidare il Veneto in una stagione di grande sviluppo economico e sociale''. Nel ricordare la stagione della programmazione e del decentramento, Ruffato ha sottolineato la ''fertile azione di governo svolta dal politico asolano, che ha di fatto orientato l'operato della Regione ben oltre lo spettro temporale del suo decennio''.
''Da presidente della Regione, poi da ministro, da parlamentare e da dirigente nazionale della Democrazia Cristiana - ha evidenziato Ruffato - Bernini rivendico' con forza e determinazione l'identita' e le prerogative del Veneto, facendola diventare una regione autorevole nel panorama politico nazionale, protagonista del dialogo trasfrontaliero, il baricentro di una coscienza europeista tesa a costruire intese tra genti e comunita', un motore di iniziative culturali di confronto e incontro con l'Est europeo che anticiparono la stagione del crollo delle ideologie, dei muri e delle cortine di ferro''.
res/gc/alf
(Asca)
Ruffato ha tratteggiato l'eredita' istituzionale, politica e culturale del secondo presidente nella storia della Regione Veneto, alla guida dell'esecutivo dal 1980 al 1989, dirigente nazionale della Dc, ministro dei trasporti a Roma in due dei governi Andreotti.
''In quest'aula - ha evidenziato Ruffato - il professor Carlo Bernini ha portato la sua esperienza di politico colto, di amministratore esperto e lungimirante. A quest'aula ha chiesto e ha ottenuto la fiducia e il sostegno per guidare il Veneto in una stagione di grande sviluppo economico e sociale''. Nel ricordare la stagione della programmazione e del decentramento, Ruffato ha sottolineato la ''fertile azione di governo svolta dal politico asolano, che ha di fatto orientato l'operato della Regione ben oltre lo spettro temporale del suo decennio''.
''Da presidente della Regione, poi da ministro, da parlamentare e da dirigente nazionale della Democrazia Cristiana - ha evidenziato Ruffato - Bernini rivendico' con forza e determinazione l'identita' e le prerogative del Veneto, facendola diventare una regione autorevole nel panorama politico nazionale, protagonista del dialogo trasfrontaliero, il baricentro di una coscienza europeista tesa a costruire intese tra genti e comunita', un motore di iniziative culturali di confronto e incontro con l'Est europeo che anticiparono la stagione del crollo delle ideologie, dei muri e delle cortine di ferro''.
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