Terremoto amministrativo a Castagnaro. Da ieri mattina, come accaduto qualche settimana fa a Nogara, il consiglio comunale è ufficialmente sciolto. L'assemblema è decaduta a causa delle dimissioni di 9 consiglieri - 4 di maggioranza e di tutti e 5 i rappresentanti dei due gruppi di minoranza - messe nero su bianco con una scrittura privata autenticata dal notaio Gabriele Noto di Verona e protocollata alle 9 di ieri in municipio davanti al comandante della polizia locale Carlo Lodola e all'agente Enrico Salvadori. Un atto che ha fatto venir meno 9 consiglieri su 17. A firmarlo sono stati i tre assessori Christian Formigaro, Jonathan Modenese e Giampietro Valentini, ed il consigliere di maggioranza Luca Formaglio. Con loro il capogruppo di minoranza di «Lega Nord-Lista civica Castagnaro Menà» Andrea Trivellato e i suoi consiglieri Massimo Bettarello, Nicola Sordo e Laura Maragno, e l'unico consigliere d'opposizione di «Lista civica Castagnaro Menà insieme nel cuore» Katty Gerardo. A decidere lo strappo sono stati i quattro consiglieri di maggioranza, da tempo non più in sintonia con il sindaco Luca Sordo e parte della giunta. Un malessere mai palesato pubblicamente - nei consigli comunali la maggioranza è sempre stata unita nel votare - ma evidentemente covato e meditato nelle retrovie. Anche se nella lettera di dimissioni non vengono riportate le ragioni dell'uscita di scena dei 9, qualche motivo comincia ad emergere: «Posso solo dire», spiega Christian Formigaro, «che la decisione è stata meditata e non presa d'impeto. I rapporti si sono via via deteroriati, soprattutto nelle ultime settimane, sia per tensioni personali che per scelte amministrative non condivise. Prepareremo un documento ufficiale per rendere pubbliche le nostre ragioni». La Lega, fiutata la «maretta» in Giunta, ha ovviamente preso la palla al balzo. «Dal 2009 votiamo contro ogni importante decisione, mai condivisa, presa da questa amministrazione», commenta il leghista Trivellato, «soprattutto nel sociale e nel bilancio. Per non parlare dello sviluppo del paese, assente da anni». «Non si può lavorare tranquillamente quando la maggioranza non è compatta», afferma Katty Gerardo.
Sorpreso e sconcertato si dimostra l'ormai ex sindaco Sordo «Non me l'aspettavo», dice, «nessuno di loro mi ha mai chiesto un colloquio o un confronto, cosa che si dovrebbe fare se si hanno delle responsabilità verso i cittadini. Penso che si tratti di malesseri di tipo personale, visto che né io né il resto della maggioranza abbiamo mai avuto comunicazione di dissensi politico-amministrativi. Tradimenti di questo tipo sono i più infami. Bastava parlare chiaro, invece di nascondersi dietro a presunti impegni dell'ultim'ora o a finti mal di pancia. Una cosa è certa: sentite le loro ragioni, uscirò con documenti che la diranno lunga su tutto. E non è escluso nemmeno che mi ricandidi, visto che la legge me lo consente».
Elisabetta Papa
Sorpreso e sconcertato si dimostra l'ormai ex sindaco Sordo «Non me l'aspettavo», dice, «nessuno di loro mi ha mai chiesto un colloquio o un confronto, cosa che si dovrebbe fare se si hanno delle responsabilità verso i cittadini. Penso che si tratti di malesseri di tipo personale, visto che né io né il resto della maggioranza abbiamo mai avuto comunicazione di dissensi politico-amministrativi. Tradimenti di questo tipo sono i più infami. Bastava parlare chiaro, invece di nascondersi dietro a presunti impegni dell'ultim'ora o a finti mal di pancia. Una cosa è certa: sentite le loro ragioni, uscirò con documenti che la diranno lunga su tutto. E non è escluso nemmeno che mi ricandidi, visto che la legge me lo consente».
Elisabetta Papa
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