Suore pordenonesi barricate
nell’Egitto che è in rivolta
Una telefonata dal Cairo. Dai toni concitati, pieni d’apprensione. Non la telefonata del giorno precedente, con cui le suore pordenonesi avevano assicurato di star bene. Una telefonata spaventata, dal cuore dell’inferno da quell’Egitto martoriato dagli scontri, dalle fiamme e dall’incertezza sul proprio futuro. Anche perché a poca distanza da un carcere sono fuggiti duemila detenuti.messaggero veneto
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