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giovedì 3 febbraio 2011

Sospiro di sollievo di Silvio Berluscon

Roma, 03-02-2011 Rai News 24
La tenuta dell'accordo con Umberto Bossi ed il voto della Camera su Ruby, che amplia, sia pur di poco ( da 314 a 315 parlamentari) i numeri della maggioranza fanno tirare un sospiro di sollievo a Silvio Berlusconi ed allontanano, almeno per il momento, lo spettro del voto anticipato. Berlusconi rassicura 'l'amico' Umberto che il cammino del federalismo, nonostante la commissione bicamerale abbia respinto il decreto legge su fisco municipale, non subira' intoppi: Abbiamo i numeri per andare avanti e per approvare il provvedimento, ribadisce il premier a tutto lo stato maggiore della Lega giunto a palazzo Grazioli dopo la fumata nera della commissione bicamerale.


Parole che sembrano rassicurare i leghisti. Il Senatur, racconta piu' di qualche presente, sarebbe intervenuto solo per pochi minuti ribadendo al Cavaliere che la decisione di andare avanti e' tutta politica: il parere della bicamerale non e' assolutamente vincolate - avrebbe osservato il leader della Lega - ecco perche' dobbiamo accelerare. Quindi la richiesta di forzare la mano convocando un consiglio dei ministri straordinario per approvare il provvedimento. Evitando di comunicare, se non a ridosso della convocazione, la decisione di tenere la riunione del governo in modo da non alzare la tensione in vista del voto alla Camera sul 'caso' Ruby.


A preoccupare il centrodestra e' infatti l'eventuale reazione del Quirinale di fronte alla scelta di procedere comunque con l'approvazione del dl. Il patto con Bossi e' saldo, si va avanti. Ribadisce ai suoi fedelissimi lo stesso presidente del Consiglio che poi in serata incassa il voto favorevole di Montecitorio che, in linea con quanto indicato dalla Giunta per le Autorizzazioni, approva la decisione di rinviare gli atti dell'inchiesta milanese alla procura del capoluogo lombardo. Il Cavaliere incassa anche un voto in piu' e cioe' il si' di Aurelio Misiti, proveniente della file dell'Mpa.


Questa e' la dimostrazione che la maggioranza tiene - ha commentato il premier - abbiamo dimostrato che il Paese non e' ancora una repubblica giudiziaria. Sui numeri il presidente del Consiglio e' tornato anche in Consiglio dei ministri: Ogni votazione - ha detto il Cavaliere secondo quanto raccontano i presenti - accresce le file della maggioranza". La boccata d'ossigeno consente ora a Berlusconi di concentrarsi sulle prossime mosse.


Il premier sa bene, e' il ragionamento di molti nel Pdl, che la Lega non vuole davvero andare alle elezioni fino a quando non sara' completato il cammino del federalismo. Parallelamente, c'e' sempre da portare avanti il discorso numeri e allargamento della squadra di governo. Argomenti che saranno discussi da Berlusconi con il gruppo dei Responsabili nel corso di una cena a palazzo Grazioli.

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