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lunedì 22 marzo 2010
Il Cardinal Bagnasco sulla crisi italiana.
Passando a riflettere sulla situazione italiana, il card. Bagnasco ha sottolineato che “la nostra è una società vivace, che in vari campi ha delle punte di eccellenza” anche se con venature di pessimismo. Ha infatti affermato: “Da più parti si parla di un declino che sarebbe incombente sul nostro amato Paese. Perché nei paragoni, che talora si avanzano, dove l’Italia è messa per l’uno o l’altro dei suoi parametri a confronto con altri contesti nazionali, si finisce puntualmente per concludere – magari con un sottile compiacimento intellettuale – che siamo in svantaggio?”. Il presidente dei Vescovi si pone le domande: “Si tratta di irriducibile pessimismo o di cronico snobismo? Rimestare sistematicamente nel fango, fino a far apparire l’insieme opaco, se non addirittura sporco, a cosa serve? E a sospingere verso analisi fin troppo crudeli, è l’amore per la verità o qualcos’altro di meno confessabile?”. Si interroga anche su un altro fenomeno, legato alla crisi economica: quello dei suicidi di dipendenti e anche di imprenditori, “in particolare del Nordest, che nell’impossibilità a far fronte agli impegni”, “disperatamente non scorgono alternative diverse dal tragico gesto”. Di fronte a questi fatti, il presidente dei Vescovi afferma che “la crisi la si supera sforzandosi di immaginare il nuovo
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