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domenica 21 marzo 2010

PIGNORANO I BENI DI DON BOSCO.

Gianluigi Nuzzi-Don Bosco finisce pignorato con sigilli a seminari, palazzi, alberghi, uffici e opere di bene. Il tribunale sta infatti eseguendo in queste ore un decreto ingiuntivo tra Milano, Roma e Torino che aggredisce i beni storici dei salesiani in Italia tra proprietà immobiliari e depositi fino ai conti correnti dove affluiscono anche gli accrediti della beneficenza destinata agli interventi e alle iniziative di solidarietà in mezzo mondo. La notizia ha dell’incredibile, soprattutto se si considera la cifra astronomica di questa esecuzione forzata contro l’Opera che da Roma coordina attività in 128 nazioni: gli ufficiali giudiziari hanno incarico di porre i sigilli a beni fino a 130 milioni di euro. Un’enormità. Non era mai accaduto nella storia recente della Santa Sede, nemmeno ai tempi dell’Ambrosiano di Roberto Calvi, nonostante i timori che i liquidatori dell’istituto del banchiere ucciso a Londra potessero rivalersi sullo Ior, la banca del papa, di Paul Casimir Marcinkus

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