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martedì 23 marzo 2010

IL PARTITO DEI GIUDICI

«C'è un partito dei giudici - sostiene il premier - che interviene nella politica con il fine di cambiare i governi voluti e votati dagli elettori». Per questo, dichiara, «siamo di fronte a una malattia della democrazia, ad una vera patologia». E allora, afferma Berlusconi, «la sovranità nei fatti appartiene non più al Parlamento ma ai giudici di sinistra». «Se a questi giudici le leggi non vanno bene - spiega ancora - fanno eccezione di costituzionalità e fanno ricorso alla Corte costituzionale che è composta da 11 membri della sinistra e da quattro di centrodestra e così ottengono che tutte le volte la Corte abroghi la legge fatta del Parlamento. Conseguenza: la sovranità nei fatti non appartiene più al Parlamento, ma ai giudici di sinistra». Per questo, aggiunge il capo del governo, «nei prossimi tre anni di lavoro faremo per prima cosa una grande riforma della giustizia perché dobbiamo uscire da questa situazione di democrazia ferita e violata>>.

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