Visualizzazioni totali

lunedì 1 marzo 2010

VICENZA: MATERIALE ESPLOSIVO SEQUESTRATO

Roma, 1 mar. (Apcom) - Oltre un chilo e mezzo di esplosivo al plastico, di tipo C2 e C4, 6 temporizzatori muniti di pacco batteria, 18 detonatori, 6 pistole anche con silenziatore e 612 proiettili di vario calibro. Tutto il materiale esplodente era perfettamente conservato in diversi barattoli di vetro chiusi a pressione e pronti all'uso. E' quanto hanno ritrovato i militari della Gdf di Vicenza effettuando una perquisizione in casa di B.M., veneziano da anni residente nel vicentino. La quantità ed il tipo di esplosivo, pericolosissimo, ha imposto l'intervento degli artificieri della Polizia di Stato. Nell'appartamento c'era anche una cartellina di plastica contenente descrizioni e istruzioni aggiornate sugli esplosivi sia in lingua italiana che in cirillico. Lo scorso 26 febbraio, l'uomo è stato fermato e sottoposto a controllo a Vicenza mentre era a bordo della propria autovettura, un'Alfa Romeo Spider. Durante la perquisizione del mezzo sono stati trovati 2 kg di hashish ed 52.800 euro. Le successive perquisizioni in casa dell'uomo hanno fatto trovare ai militati, oltre a droga, un vero e proprio arsenale. Gli investigatori, ormai da tempo, monitoravano gli spostamenti di B.M., ed erano riusciti a rintracciare le abitazioni che utilizzava. Fermato l'uomo, sono scattate le perquisizioni: ispezionato, dapprima, un appartamento a Vicenza, all'apparenza abitato da una persona anziana che nulla aveva a che fare con il soggetto, cui aveva fittato una stanza, poi due altre unità abitative a Vicenza ed in provincia di Venezia ed, infine, un garage di un complesso immobiliare nel capoluogo berico, preso in locazione in nero. B.M. aveva la disponibilità di circa 8 chili di hashish, di 55.000 euro in contanti, in prevalenza in banconote da 500 euro e delle armi e dell'esplosivo, nascosti in una nicchia ricavata appositamente all'interno del garage, cui si poteva accedere solo strisciando. Ancora, i militari hanno trovato un vero e proprio tesoretto di schede telefoniche risultate intestate fittiziamente a terzi e pronte da utilizzare; B.M., peraltro, aveva oltre 10 telefoni cellulari, tutti attivi e funzionanti. Nell'appartamento c'era anche una cartellina di plastica contenente descrizioni e istruzioni aggiornate sugli esplosivi sia in lingua italiana che in cirillico.

Nessun commento:

Posta un commento